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Pozzo di Monte Alto..ancora!!?????(Esplorazione pozzo)

Antefatto:Cristian non fa in tempo a tornare da Amatrice che, ancora polveroso, ci telefona “andiamo a Pozzo di Monte Alto?” “ma non sei stanco di scavare?” ..ovvio che no…

L’epica impresa:
Inizia triste, con il resoconto di Cristian sul lavoro fatto col CNSAS nei paesi terremotati. Ma presto la vita ha il sopravvento, come sempre. Siamo in tre, Cristian, il Nozzolone e la sottoscritta, per cui il carico è tanto ma ormai siamo allenati e, nonostante il Nozz si inventi strani sentieri, in poco tempo siamo davanti al Pozzo. Nel tempo che loro si cambiano io sono già pronta per cui faccio il nodo di Cesare e, visto che il Nozz ha sempre da ridire, mi ci appendo a dimostrazione che regge…piccolo particolare….ho il delta aperto ma non me ne accorgo. Esco per mettermi il casco, scende Cristian e lo seguo….con l’imbraco aperto, ma non me ne accorgo. Passo il frazionamento, scendo e l’occhio appannato guarda il discensore…sotto c’è un delta aperto e sta pure per uscire dall’occhiello. “SERGIOOOOO!” urlo, ma poi penso “che mi fa? Mi arrangio” e mentre faccio la chiave di blocco Cristian e Sergio si preoccupano alla massima potenza…”che è successo??? parla!!” io zitta che mi manca il fiato dall’impressione “PARLA!!“ “Non è niente, tutto sotto controllo”…uff riesco a chiudere il delta e tornare a respirare “niente di che, imbraco aperto ma ora l’ho chiuso”. E mano male che non sto 50 metri sotto con le rudiste come sudario. Bon, arriva anche Sergio e si inizia il lungo, estenuante, lavoro di scavo dell’oblò. Con vivo piacere osservo il traverso, laddove posso appendermi spavalda a controllare il lavoro altrui. Finalmente tocca a me, ma subito Sergio prende il sopravvento e mi tocca sempre far da rimessa, per cui subentra il freddo siderale della grotta con st’oblò che soffia aria gelida, ingresso basso, strano. “Ahò torno di sopra che ho freddoooooooo brrrrrrrr” tanto, con sti due, quando scavo io? Esco e mi metto a dormire, cullata dal rumore di mazzettate. Mi sveglio di colpo con un frastuono tremendo “il terremoto!!” ma no, son loro due che si danno da fare a rompere “com’è la situazione la sotto?” “abbiamo abbassato la soglia di 20 cm”. Ma non escono, a Cristian è presa la Franceschite, finchè non si passa non molla. Va beh, torno a dormire finchè sento il rumor di ferraglia, è Cristian che esce. “Si passa?” “ancora no, aiutoooooooo c’è un massone sopra di me che sta cascandooo” “Allontanati” “ma se sposto la corda mi cade sulla testa”. Come ha fatto non lo so, è riuscito a prenderlo e buttarlo di sotto. “Mi sono fatto male” Lo immagino uscire pieno di sangue invece ha un graffio sul polso. “E’ stato il sasso?” “non quello, un altro mentre smazzettavo” …e te pareva…Esce il Nozz con il muso sanguinante “e tu?” “niente di che, un sasso mentre smazzettavo”. “Cambiamoci vah che è tardi e dobbiamo portare a casa la pellaccia, tanto i soccorsi stanno tutti dai terremotati, tranne Cristian che sta con noi a farsi male autonomamente. Visto che è tardi, andiamo a mangiare a 10 euro tutto compreso tra Artena e Colleferro, elucubrando future strategie di scavo, ancora c’è da fare, la roccia più dura del mondo è proprio qua, sull’olbò di Monte Alto.
Alla prossima!! Mg 27.8.2016
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