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L'armo della discordia (Armo al Catauso di Artena)

Antefatto: Dopo una domenica uggiosa, piovosa e, per di più, di pulizia, il gruppo non ne può più, questo we non piove? Bene! Sfruttiamolo tutto, sabato e domenica.

L'epica impresa:Oggi, sabato, si va alla diaclasi di Artena per riadattarla a palestra di roccia ed utilizzarla immediatamente con le cavie Simone e Riccardo. Assieme alla sottoscritta c’è il Nozzolone (in versione Nozzolescu..), Angelo, Federica e Paolo e i neofiti cavie.
Arriviamo con corde, armi, trapano, fix e alla prima calata me ne approprio. “Questa la armo io”. gli altri entrano nella diaclasi ed armano altre vie per i nuovi. Con me resta Angelo, che insieme facciamo sempre l’accoppiata vincente “quante ne abbiamo fatte Mg!” appunto.
Angelo ha fatto il corso d’armo del CAI, ha tutti i crismi e le patacche per armare alla perfezione, per cui mi affido completamente alle sue strette istruzioni. Praticamente mi fa, a malincuore, tralasciare i vecchi affidabili ruggini spit e, al posto, mettere tutti fix. Non qua Mg, là, non là, sotto, non sotto, sopra, non sopra, di lato, e io, pedissequamente, a metterli senza fiatare. Mi fa fare coniglietti a non finire. Mi raccomando, ogni calata vuole il suo coniglietto.
Pensa che avevo sempre armato un buco dietro l’altro. Nooo!!!!!!! Sbagliato, sbagliatissimo, alla calata ci vuole il coniglietto.
Bene, se lo dice il corso speleo CAI ubbidisco, ti dirò, a me piace armare, specie se devo fare duemiliardi di buchi tutta la parete piena di fix alla faccia dell’ambientalismo. Poi sti nodi coniglietti li voglio fare belli puliti, non troppo lunghi, non troppo corti, non troppo sbilenchi. Li faccio e li rifaccio e mi vien voglia, ciliegina sulla torta, di farci anche il doppino. Che serve per attaccarsi. Però ho un dubbio, la corda che gira è quella da sopra o quella da sotto? “Sergioooooooooooooooo!!!!!!!”Senza voce mi riesce difficile urlare a sto modo, ma si vede che gli ultrasuoni gli arrivano lo stesso, fatto sta che arriva trafelato mentre gli chiedo quale sia la corda che deve girare. Ma a lui girano altre cose che subito mi urla “che cazzo stai facendo?” stavo rifacendo il nodo attaccata alla longe al moschettone del frazionamento, niente di strano. Però ho poca voce da sprecare per spiegare sto fatto elementare e vado al dunque, ossia a richiedere come devo girare sto doppino. Quello non molla e continua a trattarmi da pezza come se stessi attaccata ad uno sputo, mica alla longe con tanto di piastrina, moschettone e fix nuovo di zecca. Al ciò m’incazzo come una bestia “ma non vedi che sono attaccata come cristo in croce, mi vuoi spiegare come cazzo si gira il doppinoooooooooo!!!!!” Non lo saprò mai perché mi dà della scema (si vede che sapere come si gira è di fondamentale importanza per il cervello dell’individuo) e se ne va incazzato nero.
Angelo dà voce a quello che penso “la chemio è neuro tossica, ci vuole pazienza”. Gli ribatto che certo la chemio gli ha fatto rispuntare la personalità Nozzolescu che sopporto da una vita e mi serve appunto la pazienza, fortuna che se n’è andato dalle cavie là sotto a sfogarsi, sto quasi aguzzando le orecchie per sentire il fatidico “famo a capirse”.
“Va ben, Angelo, niente doppino, torniamo al dunque, ti piace sto coniglietto?” “Perfetto Mg!” Che dire? Angelo è un Angelo e con lui andrei anche in fondo al Corchia.
Così continuo ad armare alla perfezione e voilà, scendo contenta e soddisfatta, ancorché senza doppino. Giù vedo che hanno approntato due calate per Simone e Riccardo che si stanno allenando. Il Nozzolone intanto risale per la calata che ho appena fatto e già prevedo le critiche inevitabili. “Struscia”.
Te pareva, scendendo strusciava solo in un punto tra un coniglietto ed un altro e già avevamo deciso di metterci un fix, ma questo che vede lui è uno strusciamento che si nota solo in salita, scendendo non strusciava affatto. Così non gli pare vero di far deviare la bella discesa pulita e nel vuoto per una tutta parete struscion striscioni, te e la corda. Altro che la mia. Però alla mia osservazione dice che il suo è uno strusciamento innocuo. Simone a sto punto fa da cavia in sta nuova opzione mezza struscioni e mezza nel vuoto.
Quel che si dice un colpo al cerchio e uno alla botte. A sto punto una certa qual fame ci fa ricordare della pasticceria ad Artena, andiamo!!!!!! Tocca risanare i conflitti davanti ad una buona pastarella, che, per esperienza, so che fa da antidoto alla personalità Nozzolescu facendola ridiventare Nozzolona. Cosa che succede, da prassi.
Tanta la contentezza a vederlo ridiventare umano che mi scappa pure di mandare un sms ad Elena “tutto bene?” visto che non ha mandato altri messaggi dopo “Anna Karenina e i suoi film” e questo silenzio è ben strano in lei.
Mi risponde, meno male, è viva e vegeta e non è rimasta preda del maniaco dei castelli romani che si aggira in cerca di femmine indifese (ma quali???????) che vengono in sede nottetempo.
Alla prossima! Mg 2 marzo 2013
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