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Il calcio determinante (Esplorazione rilievo pozzo muschiato e pozzo degli acini)

Antefatto:Come al solito siamo due squadre, anzi, con Vincenzo e Gianluca tre. Quelli che partono da sabato e dormono tra zecche e stelle nel cielo e quelli comodoni che partono di domenica, ma presto. La squadra del sabato è composta da: Paolo, Federica, Federico e Patrizia; gli Itrani da Vincenzo e Gianluca, ormai in pianta stabile nei nostri vagabondaggi;
i domenicali sono Mg e Nozzolone, ma oggi abbiamo una ragazza che non conosciamo, Antonella, la dobbiamo prendere a Valmontone.

L’epica impresa: Chi sarà? Sono incuriosita, l’ha portata Fabio, altro non so. Quando la vedo penso che forse fa l’istruttrice di palestra e poi parla di bambini e penso che magari insegna roccia, ma niente di tutto ciò, parlando parlando scopro che è una poliziotta!!!!! Niente meno! Caspita, quasi collega anvedi! E ha anche due figli che vorrebbe portare in grotta con marito recalcitrante! Orco cane, questa è una tozza! Arrivati all’appuntamento con largo anticipo, raggiungiamo gli altri e gli molliamo Antonella perché noi dobbiamo farci sti due pozzi nuovi di zecca. Ci carichiamo come muli ed arriviamo al primo pozzo, pozzo muschiato, con ingresso assai angusto, allora lo lasciamo per dopo per proseguire al pozzo degli acini, questo si presenta bene, bello largotto. Scendo solo io perché è fondo solo una decina di metri e posso fare tutto da sola, rilievo e foto, con autoscatto s’intende. Appurato che la prosecuzione è praticamente inesistente, ancorché uno spiraglietto senz’aria in fondo ci sia, risalgo e passiamo al pozzo muschiato. Qua l’affare è serio. Non è per niente facile aprirlo mezze seghe come siamo. Ci alterniamo con piede di porco e martello ed unghiate, per levare un casino di radici che trattengono massoni finchè un calcione di Sergio manda di sotto un matrullo che ancora resto stupita da come ha fatto, toc, una pedata ed è cascato mezzo mondo, ahò e che c’hai de piede? Nozzolone dal piede erculeo, speriamo che non gli venga mai in mente di darmi una pedata che mi spedisce all’aldilà senza se e senza ma. Ma torniamo al pozzo, tu l’hai aperto e tu lo scendi. Ti raggiungo se serve. Non serve, è fondo sugli 11 metri e poi prosegue anche con altro pozzo, ma tocca allargarlo con ben altri mezzi che una pedata ben assestata. Allora ci pensa lui a rilevarlo e non lo fotografa, che è notorio, il Nozzolone aborre le foto. Abbiamo fatto prestissimo, quasi quasi ci scappa una nuotata la mare, che dall’alto si vede sempre molto invitante. Invece no, andiamo a casa che c’aspetta il prosaico lavoro a tavolino, scrivere seghe e stendere rilievi!
Alla prossima!Mg 17.7.2011
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