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Cambiamento climatico: 30 anni di paleoclimatologia in una grotta della Dordogna, un’analisi unica al mondo

Da 30 anni i ricercatori stanno analizzando la grotta di Villars(Dordogna), osservando la composizione delle stalattiti riescono a ricostruire l’evoluzione del clima dei tempi passati e le conseguenze del cambiamento climatico in corso.
Situata nel Périgord Vert, la cavità è adornata da magnifiche concrezioni e da dipinti preistorici che ne fanno la fama.
Dal 1993 Dominique Genty, paleoclimatologo dell’Università di Bordeaux e direttore di ricerca al CNRS, studia il clima dei tempi antichi, analizzando costantemente molteplici parametri all’interno della grotta di Villars: temperatura, formazione delle concrezioni, composizione di queste ultime e dell’acqua che ne scorre: nessuna grotta, da nessuna parte nel mondo, è stata esaminata così attentamente per un periodo così esteso.
La grotta, in particolare, si comporta in modo diverso a seconda che il clima sia caldo, freddo, secco o umido; a seconda dei casi, l’acqua si infiltra più o meno velocemente, le concrezioni si formano più o meno rapidamente e la loro composizione varia.

Ad ogni sua visita, lo scienziato effettua gli stessi rilevamenti (a trenta metri di profondità): innanzitutto la temperatura in diversi punti della grotta perchè più ci si addentra, più diventa stabile, a 4 metri sotto terra le stagioni sono quasi impercettibili; a 30 metri di profondità estate e inverno non sono più distinguibili.
E' risultato che, di anno in anno, questa temperatura media è aumentata perché anche sotto terra il cambiamento climatico si è fatto sentire nel lungo periodo.
Lo scienziato hanno dichiarato che: "30 anni fa, quando scendevo qui, c’erano 11,1°C in questa sala remota lontana dal percorso turistico. Oggi siamo a 12°C. Un grado, in una grotta, è enorme. Questo cambiamento è direttamente legato al riscaldamento climatico".
Un’altra misura è il numero di gocce che cadono dal soffitto, contate tramite sensori posizionati sotto le stalattiti. Qui molti fattori spiegano le variazioni: la pluviometria esterna ma anche la pressione atmosferica e persino le maree astronomiche.
"Raccogliamo le gocce che cadono e ne registriamo il ritmo di caduta. Ma, oltre a questo, analizziamo la loro composizione. Questa rivela molto sulle condizioni climatiche all’esterno."

Il prosieguo dei lavori avviene in laboratorio: analisi chimica dell’acqua e del calcare, misurazione degli isotopi (diverse versioni di uno stesso elemento chimico, le cui proporzioni variano in base alle condizioni ambientali).
Le stalattiti, così come gli alberi che formano gli anelli ogni anno, conservano tracce della loro crescita nel corso degli anni; le concrezioni vecchie di centinaia di migliaia di anni sono veri e propri libri aperti sul passato della grotta di Villars; contando le striature è possibile risalire al calcare di 10, 20, 100 o 200 anni fa. Ad esempio, nel calcare depositato negli anni ’60, si può misurare un alto tasso di elementi radioattivi, corrispondente al picco del periodo degli esperimenti nucleari.
La composizione del calcare testimonia anche la presenza di vegetazione in superficie o degli incendi che hanno potuto verificarsi, come nel caso avvenuto nel Medioevo sopra la grotta di Villars.
Grazie alle misurazioni e ai calcoli effettuati da Dominique Genty nel suo laboratorio EPOC (Environnement et paléoenvironnements océaniques et continentaux), oggi è possibile tracciare con precisione l’evoluzione del clima sopra la grotta di Villars per un periodo di 500.000 anni.
Ci sono sempre state variazioni climatiche ma mai come oggi; nel passato i riscaldamenti si sono sempre verificati durante periodi freddi, non durante periodi caldi e umidi come l’era in cui ci troviamo attualmente, né mai, fino ad ora, c’è stato un riscaldamento così rapido.
Dominique Genty conferma quindi, con i suoi rilevamenti, le conclusioni fornite dagli esperti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): il cambiamento climatico attuale, causato dalle emissioni di gas serra dovute all’attività umana, è senza precedenti nella storia della Terra.

Fonti: https://france3-regions.francetvinfo.fr/nouvelle-aquitaine/dordogne/changement-climatique-30-ans-de-paleoclimatologie-dans-une-grotte-de-dordogne-une-analyse-unique-au-monde

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