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I campi delle seghe (Campo di Venza)

Antefatto: Già fare un campo a Campo diVenza puzza di sega, visto che, alzandosi presto, si otterrebbero gli stessi risultati, tuttavia il GSG ama i campi, laddove si vedono tornare personaggi già considerati spariti per sempre, necessari per rinsaldare sopite amicizie, indispensabili per sottoporre i più alla tortura del trasporto allenatorio. E poi il Paolo zompettante almeno un campo all'anno lo deve fare….secondo un mio sospetto, è là che rende il meglio ed è per questo che Manuela lo segue sempre volentieri.

L’epica impresa: Il venerdì riporta siccome rondini: Patrizietta che vuole fare il campo, Ernesto anche lui, i sanpietrini idem, Rambo, pure, Mauro e Laura non ci sono ma danno l'adesione alla tortura del trasporto, arriva anche il prete per ritirare il meritato diploma e prenotarsi per qualche fioranello, suscitando le ire funeste del Nozzolescu che infiniti lutti indusse ad Mg la pietosa, la quale, non paga di aver invitato al trasporto Marcello, invita senz'altro il prete ad aggregarsi in grotte facili (cioè tutte).
Domenica mattina, tempo pessimo, sono operativi: Ernesto, Paolo, Manuela, Nozzolone, Mg, Enrico sano, Federica terminator, Rambo, Andrea e Francesca de sanpietrinis, pronti al sacrificio del trasporto; invece i Sabaudi fanno sapere che con la pioggia si bagna per osmosi il figlio/a, idem la famiglia presidenziale; Mauro e Laura, per telefono alle ore 5 di mattina, lasciano il seguente messaggio " a regà ve annate ad annegà lassù, non veniamo che qui morimo tutti".
A dire il vero era presente anche Natalino Russo, che quatto quatto sta tentando di diventare gsgino, ma, da buon napoletano, opta senz'altro per la fiera del libro.
Così ci si carica, tra una nuvola e l'altra, e si sale di buona lena fino a campo di Venza, in ordine sparsissimo e con velocità variabili.
Mg, in particolare, caricatasi più del solito, con intento meramente allenatorio "non si sa mai dovessi fare il fondo della ciauchella" , sale con la media di un millimetro al minuto…..
Viene con noi anche il cane di Patrizia, di nessuna utilità se non sporcarsi tutto di cacca non identificata e pulirsi addosso ai malcapitati con falsi intenti affettuosi.
Giunti colà, nel tempo di un panino comincia a piovere così, caricata Mg di monnezza ultrasecolare, visto il suo intento allenatorio, si torna immantinentemente a valle, che ci aspetta la famosa pastasciutta di Carmina.
Naturalmente la maggior parte della giornata passa così, stravaccati da Carmina, ciò significa che se abbiamo consumato un milligrammo di peso corporeo, ne abbiamo sicuramente acquistato un kilo netto, mai più smaltibile nell'avvenire.
Si va beh, ma a chi la sega?
Alla coppia Cirinea Mauro e Laura, primo perché sono stranamente vergini di seghe, secondo perché le loro drastiche catastrofiche previsioni non si sono avverate, siamo ancora tutti vivi e vegeti.

Alla prossima Mg 25.4.2004 CHE LIBERAZIONE!!!!!!!

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