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Catravasso verde (Discesa)

Antefatto: Nonostante l’ansia che mi attanaglia per il convegno e la presentazione del libro, tutto un lavorio di mail, relazioni, pannelli, inviti da fare, intimidazioni di Luca che mi cascano addosso appena apro la posta, mi alzo, scruto il cielo e non piove “sai che ti dico Nozzolò…andiamo!” “dove? al Catravasso Verde?” “Siiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!! aggiudicato”.

L’epica impresa: Eccoci dunque a Carpineto, prima cosa, consegnare l’invito al Sindaco, sai com’è, la città della speleologia viene al primo posto, ma non c’è una buca delle lettere in Comune, boh? Niente da fare, lo spedirò per posta che arriva stai a vedere quando. Ci prepariamo alla macchina e poi su per la salita dritto per dritto. Perché al Catravasso Verde? Perché sta sui Lepini vicino a Roma, a due passi dalla macchina, in un posto fantastico tutto roccia incisa, tassi e faggi, è un bucone che mette paura a vederlo ed è proprio tutto verde. Non marrone, verde, il che non guasta. Esplorato da Alberta e dallo Speleo Club nel 1969 con le scalette e chissà se mai risceso. Magari nel frattempo si è aperta la micidiale strettoia descritta da Alberta. Arma il Nozzolone perché io devo fotografare per bene, usa il tasso, un masso e una clessidra, bon, poi ginocchion ginocchioni arriva al fondo. “Già arrivato???????’”Si, scendi perché è bellissimo”. In effetti è bellissimo, sembra un pozzo tropicale, tutta una cascata di muschi e felci (Asplenium scolopendrium L.) tra pareti super incise e levigatissime da Spluga della Preta. Il Nozzolone m’intima di infilarmi nella strettoia, scendo appena, tanto per sporcarmi inutilmente la tuta, vedere che ci sono moschini, niente aria, niente fessure evidenti e buttare un macigno, hai visto mai “ecco fatto, l’hai tappato” “va beh, qua serve opera faraonica in ogni caso, volendo proseguire”. Faccio altre foto mentre il Nozzolone risale, disarmiamo, gironzoliamo un po’ e poi basta, il lavoro incombe e l’ansia attanaglia. Alla macchina, ecco 4 dello Shaka Zulu “che fate qua?” “foto per il convegno!” ecco anche loro con l’ansia da prestazione. Orco cane, presto che è tardi…riapro la posta..ariecco le mail intimidatorie di Luca…aspè, scrivo sta sega e mò lavoro a Lù….
Tanto pure lui è stato in giro con gruppo oggi..
Alla prossima! Mg 17.11.2013

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