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7.6.2007 Avghonima Oggi visitiamo il cuore dell'isola, boscoso, calcareo e disabitato, pieno di gole e baie stupefacenti. Decidiamo senz'altro di restare qua, nel paese medioevale di Avghonima, dove troviamo una casa antica piacevole e ben ristrutturata, contrattiamo il prezzo a 30 euro, li vale, anche solo per il terrazzo, per il silenzio, per la visione dei monti pieni di pini.
Visitiamo Anavatos, il paese disabitato in fase di ristrutturazione, arroccato su un precipizio, dove nel 1822 i turchi massacrarono tutta la popolazione, i cui resti si possono ammirare nel monastero di nea moni e qualche osso lo si può ancora trovare lungo la gola sottostante (visto che per sfuggire ai turchi qualcuno ha optato per il precipizio, da cui il detto veneto "no i te cata nianca i ossi").
Il resto della giornata lo passiamo a decidere quale delle cale sia la migliore, e davvero c'è l'imbarazzo della scelta.

8.6.2007 Affrontiamo la prima gola, partendo dalla baia di Elinda (o Elinta) e risalendo verso Anavatos.Visto che siamo in fase esplorativa, non ci portiamo l'attrezzatura, ma andiamo a vedere se la gola sia percorribile agevolmente. Lo è, il fondo è piatto, completamente asciutto, largo e sassoso, se non fosse per le pareti calcaree piene di pini, la gola di per se sarebbe alquanto noiosa e la percorrenza non troppo facile, per via dei sassetti. Ad un bivio giriamo a destra, dirigendoci verso la rocca di Anavatos, ma un salto di circa 5 metri ci blocca il cammino. Lo risalgo arrampicando ma la discesa non è per niente banale, per cui decidiamo di ritornarci, partendo dall'alto e portarci corde ed imbrachi.

9.6.2007 Andiamo a vedere il sud ovest di Chios, nella zona chiamata "Mastichoria", per la presenza di estese colivazioni di lentisco da mastice (pistacia lentiscus), dal quale si ricava, da sempre, una resina utilizzata, per lo più quale gomma da masticare e come aromatizzante. Il lentisco, visto da noi come fumo negli occhi durante le escursioni per macchia mediterranea (la nefasta "cellymassagg"), qua assume una sua dignità di alberello con tronco e rami di una certa consistenza. Ovviamente ci facciamo tentare dal mastiche che subito s'incolla ai denti, per farci capire a cosa serve. Visitiamo i paesi di Pyrghi, Mestà e Olympi, tutti medioevali, già distrutti dal terremoto del 1881, ma ristrutturati quasi completamente. Notevole davvero è Pyrghi, dalle case completamente ricoperte da decorazioni bianche e nere, scolpite nei muri con una particolare tecnica "xistà"graffiati e poi dipinti.
Il paese da solo merita una visita all'isola. Scendiamo poi a Emborios, primo scalo commerciale, utilizzato già 6000 anni fa. Ci dirigiamo nella spiaggia di mavra volia (=ciottoli neri), sotto il vulcano Psanoras. I ciottoli neri, assieme ai ciottoli bianchi, vengono utilizzati per lastricare i pavimenti di chiese e chiesette, con belli effetti cromatici.

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