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Cotta e magnata (Esplorazione rilievo Pozzo Dalnulla)

Antefatto: Perché andate in grotta? le motivazioni sono infinite, ma tanto comprensibili a noi spelei quanto incomprensibili agli altri, diciamo che se è per sconfiggere il caldo va bene, lo capiscono tutti, non è la nostra ma va bene…

l'epica impresa:Oggi andiamo a pozzo dal nulla. Con estrema, somma, incredibile fortuna, con noi (la sottoscritta ed il Nozzolone) vengono Paolo e Federica. Lo so perché. Non hanno cuore a lasciarci da soli, e poi si aggiunge anche Saverio. E chi è? Uno di Castellonorato. Questo basta e avanza, non potendo comprarci un Tri.Ma. ci accannamo un vicino di casa, altrettanto autodidatta siccome i fortissimi Trimi..e poi ci porta anche i cornetti... Al parcheggio ecco Sanvincenzodaitri che ci accompagna alla grotta. Per strada si scorda qualcosa e torna indietro, visto che mi stava raccontando un sacco di antichi interessantissimi episodi storici, gli dico che cammino piano così mi raggiunge. Alla grotta sta già lì. Come ha fatto? Semplice, per arrivare alla grotta è passato dalla cima del Petrella, sai com’è, per cercare buchi nuovi che non ne abbiamo abbastanza stai a vedè. Ci cambiamo, Paolo dà una sistemata all’attrezzatura di Saverio e via. Entriamo il Nozzolone ed io, che vogliamo assolutissimamente scendere il pozzone e rilevarlo pure. Gli altri entrano dopo che devono fotografare il tutto. Al passaggio riassetto la TAV, sposto qualche massone, che sta galleria va resa umana. Scopro che anche loro hanno fatto lo stesso, con la logica della minima sofferenza possibile. Arrivo al pozzone e, visto che il Nozzolone ha gli occhiali appannati, prendo e scendo, così, via il dente via il dolore, nessun tentennamento. MERAVIGLIA!!!! Intanto apprezzo assai armi e corda nuova, a seguire gli stratoni di bellissimo calcare lavorato, poi la maestosità dell’abisso e poi levo l’armo, come richiesto, servirà ad armare il pozzetto finale. Il tutto paura zero, anche perché la parete non è lontana e non sto con sto filo interdentale in mezzo al nulla. Mi metto in una nicchietta ed aspetto il Nozzolone che arriva in un battibaleno. Arma il pozzetto e scendiamo, diamo un’occhiata alle improbabili prosecuzioni e ci mettiamo subito a rilevare. Lui prende i punti e io scrivo che sono l’accecata. Rilevata la sala sotto, passiamo a quella sopra ed arrivano pure gli altri. Paolo è di foto e mi fa mettere in una posizione assurda all’orlo del pozzo ferma immobile con un solo bloccate e senza tenere la corda. Posizione che nella vita non assumerei manco morta. Ma tant’è, dice che deve fare la foto di copertina e dimostrare al mondo che hanno una presidentessa donna di cui andare orgogliosi. Ah! Una che si piazza all’orlo di un pozzo come una scema a guardare di sotto col bloccante, manco col discensore, a guardare de che poi? Fa la foto e dice che è venuta benissimo, avrò di che andare orgogliosa a vita stai a vedè…Ma bando alle ciance, sale il Nozzolone e poi lo seguo al frazionamento. Dobbiamo fare le flashate al pozzo per Paolo. “Non flashare sulla parete!!!” mi strilla Federica. E certo. La posa che devo assumere ora è salire sul pozzo con un braccio proteso in fuori come una che ha avuto una paresi a metà parete, col rischio che il flash mi cada di sotto poi. Non ci penso per niente. Arriviamo di sopra e riprendiamo il rilievo alla TAV. Minchia che fatica. In un metro di altezza sbruzzolosa, leva i guanti, metti gli occhiali, estrai il libretto, non lo sporcare, scrivi i punti e via, rimetti via gli occhiali e libretto, rimettiti i guanti e vai al prossimo punto. Il tutto per enne punti. Ma si deve fare e si fa. Finita la TAV, rileviamo il ballatoio e ci raggiungono gli altri “volete che proseguiamo noi il rilievo?” “no!” dico io che devo fare sta parte della presidentessa donna “si!” dice il Nozzolone che s’è scassato le balle a rilevare. Ah, beh, quand’è così, cedo alla violenza maschia, noi risaliamo, ci si vede! Sento che Federica prende il libretto e borbotta “non si capisce niente! Io scrivo i punti con i numeri”. Anch’io, solo che li segno diversi, un punto ogni pezzo e non ogni tratta, ma ognuno ha i suoi metodi. Ci segue anche Saverio che, come tutti i novellini spelei, fa cascare lo zaino di sotto. E’ una prassi, non mi meraviglio affatto. Passiamo il montecristo che ormai è uno scivolo da lunapark e via, fuori. È prestissimo! Dopo un’oretta escono anche Paolo e Federica, fatto il rilievo. Paolo ci tiene a precisare che lui stende il suo e noi il nostro. Come dire che hanno avuto assai da sindacare su come ho scritto i punti, famose a capì, ovvio che noi stendiamo il nostro, anzi, lo stende il Nozzolone e io gli detto quello che ho scritto. Tratta per tratta. Poi Paolo fa lo spogliarello e mi annuncia che ha la maglietta Krispta che contro il freddo da grotta è il non plus ultra. Domani me la compro. Al ritorno prendiamo la via di Sanvicenzodaitri, sarà meglio? Boh? Mi pareva erta uguale. Oggi siamo stati un lampo, rilevata e fotografata la grotta, in tre uscite, scoperta, scavata, armata, rilevata e fotografata. Di sto gruppo devo essere proprio orgogliosa, e chissà, steso il rilievo, se loro lo saranno di me… “ma questa era la grotta???????????? fino a metà, pare lei ma poi…”…
Alla prossima! Mg 18.8.2012

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