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Lago Albano o di Castelgandolfo

Il lago Albano è il quarto bacino vulcanico del Lazio per estensione ed è il più profondo in assoluto. Con i suoi 170 metri guida infatti l'ideale classifica di profondità davanti a quello di Bracciano. Conosciuto anche come Lago di Castelgandolfo, il maggiore dei laghi dei Colli Albani, risulta originato dall'unione dei 2 crateri vulcanici, come testimonia la sua forma ellittica e la strozzatura mediana di 70 metri dal fondo che segna appunto il limite tra i 2 crateri.
Situato a 293 metri s.l.m. è lungo circa 3,5 Km e largo 2,3 Km per una superficie di circa 6 Kmq.
Ma più che per le sue dimensioni, è famoso per la sua bellezza e per quella dei paesi che lo circondano: Castel Gandolfo che si specchia nelle acque del lago,e poco più lontani a nord Marino e a sud Albano, Ariccia, Genzano e subito dopo l'altro lago, quello di Nemi, a est le rovine di Alba Longa, l'acerrima nemica di Roma.
Alimentato da polle subacquee, ha un emissario artificiale di epoca romana, scavato presso Castel Gandolfo nel 398-397 a.C. per propiziare la caduta di Veio.Infatti, secondo la leggenda, l'oracolo di Delfi predisse la vittoria di Roma su Veio, solo quando le acque del "lacus Albanus" sarebbero giunte al mare senza straripare dai bordi del cratere.

Al disotto dei 25 metri, l'acqua è limpida e la temperatura e sempre di 8,5 +/- 0,5 °C come è sempre stata nell'arco degli ultimi 10 anni.
Continua invece l'abbassamento del livello del lago che da 6 anni a questa parte è sceso di almeno un metro.
La responsabilità è da ricercare nell'aumento del prelievo di acqua ad uso potabile da parte dei comuni di Castelgandolfo e Albano.
Forse anche Marino o Rocca di Papa?

21-03-2006 "Si abbassano le acque dei laghi Albano e Nemi"

Squilibrio idrico nell'area dei Castelli Romani:non si riesce ad invertire il trend negativo di abbassamento dei livelli dei laghi vulcanici di Albano e Nemi (dell'ordine di 30 cm/anno dal 1997 ad oggi) e molti fossi vedono una drastica riduzione della portata e un contemporaneo scadimento del loro stato qualitativo essendo alimentati in gran parte da acque reflue". E' quanto dichiara, in una nota, Raniero Maggio,presidente del Wwf Lazio. "Molti pozzi e sorgenti di falde superficiali si sono prosciugati - continua Maggio - Le acque estratte per uso potabile da pozzi profondi anche 500 m sono ricche di composti indesiderabili (come l'arsenico, il vanadio, il selenio e il fluoruro), tanto da non poter esser utilizzate per tali scopi". Secondo il presidente del Wwf Lazio, "è stata proprio la mancanza o carenza di azioni a scala locale che nel Lazio sino ad oggi ha determinato, pur in presenza di idonei e validi strumenti di pianificazione e regolamentazione a scala regionale o di area vasta, il perdurare o l'amplificarsi delle situazioni più critiche di deterioramento qualitativo di molti corsi d'acqua - conclude - e di alterazione quantitativa di alcuni importanti acquiferi".

Il costante abbassamento delle acque rischia di mettere in pericolo l'intero ecosistema del vulcano laziale. I Laghi Albano o di Castelgandolfo e quello di Nemi sono definiti aree a vulnerabilità primaria nel Piano Regionale delle Acque del 1982 e in base al D.L. 152/99 "area sensibile", in particolare il lago Albano è stato inserito nelle schede Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario da sottoporre ad interventi di tutela e conservazione. Sta di fatto che negli ultimi tempi la situazione è precipitata ed i dati sono quelli di una vera e propria catastrofe ecologica: il livello delle acque si è abbassato di 20-25 cm/anno per il lago di Albano e di 10-15 cm/anno per il lago di Nemi; tutto questo equivale ad una perdita d'acqua di circa 2 milioni di m3 per ciascun anno osservato.
L'attività, più o meno abusiva, che sorge intorno ai bacini, ha messo in pericolo non solo il volume delle acque ma la loro stessa qualità.
L'area in questione è soggetta al vincolo paesaggistico ambientale e archeologico, e rientra anche nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani oltre ad essere oggetto di tutela particolare per avere nel suo interno due Siti di Importanza Comunitaria classificati col numero IT 6030038 (Lago Albano), IT 6030039 (Albano - Località Miralago).

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