resoconto successivo
torna all'indice
torna al menu
Il Lupo del Lupone (Ricerca grotte)

Antefatto:Scocca il 2015 e arriva una mail minacciosa “mi prendo un anno sabbatico, fate voi” il nostro Presidente ci lascia sgomenti, come sarebbe fate voi??? Vero è che i pischelli sono lanciati verso l’indipendenza estrema, ma insomma…..Dopo un primo attimo di sconcerto, timidamente arriva la mail di Dante “si potrebbe andare al Lupone a vedere un pozzo, chi viene?” ….

L’epica impresa:
E così ci troviamo al Lupone: la sottoscritta, il Nozzolone e Dante, invece Piccolo Censi, Paolo Sabbatico e Federica accusano malattie e gli altri non si sa, saranno ancora sotto sconcerto o, verosimilmente, si ricordano di quant’è lungo andare al Lupone in cerca di buchi con Dante. Tant’è che subito il Nozz mette la gamba avanti “io cammino finchè gliela fo, poi mi fermo”. La partenza è da Cori alto e Dante ci porta per un sentiero molto comodo, prima è sterrata e poi sale sempre dolcemente verso il monte, tutt’altra cosa che da Roccamassima, Segni o, peggio,da Selva di Cori.
Apprezziamo molto la via e ci troviamo senza troppa fatica sulla cresta a sventolarci anche l’anima da sta tramontanella luponesca. A sto punto il Nozz si ferma, non perché sia stanco, sia chiaro, ma perché deve riguardarsi la gamba. Con Dante decidiamo quindi di cercare sto pozzo, ma vista la tramontana, cerchiamo di sbrigarci per non fare assiderare il Nozz che cerca riparo in un avvallamento.
Bon, partiamo di gran carriera mentre Dante mi parla di lupi e col binocolo ogni due per tre cerca di avvistarli. “Dante, ma i lupi se vedono uno da solo se lo magnano?” “no, a meno che non sia in un posto di predazione” e per rassicurarmi mi racconta di storie di lupi. Lupi che si ibridano con cani inselvatichiti creando razza estremamente pericolosa, lupi che attaccano i cani da guardia, lupi che lasciano un cavallo mezzo mangiato e mezzo vivo, lupi che erano scomparsi ma sono riapparsi numerosi dappertutto. “Dante, ma i lupi girano di giorno?” “no, in ogni caso sentono l’odore dell’uomo a 6 km e non si avvicinano, a meno che non abbiamo fame”. Immagino il lupo del Lupone pieno di fame che cerca l’animale vecchiotto e mezzo zoppo per farlo fuori, “Dante, siamo arrivati al pozzo?” “si sta qua ma non lo vedo”.
Mentre lui cerca sotto roveti io ne approfitto per fare manbassa di bulbi divelti da cinghiali. “Ecco il pozzo!!!”. Veramente è un roveto, ma guardando bene, in effetti c’è un buco e ci butto il sasso “shhhhhh plomb” “saranno 15 metri!!! Ma sotto c’è fango” “Si, dice il geologo che sta sopra l’incrocio di tre faglie” “niente meno!! C’è da tornarci, ma dimmi un po’, quanti lupi s’aggirano sul Lupone??meglio che ci sbrighiamo a tornare”. E via a guardare col binocolo, guatare tracce sulla neve ed escrementi vari “telefona al Nozz e vedi se risponde”......come dire che è già in pancia al lupo?. Invece risponde “sto qua a prendere il sole”. Meno male, i lupi del Lupone amano il buio. Lo raggiungiamo trovandolo sano e salvo che ha fatto fuori le provviste e se arrivava un lupo se lo pappava pure quello, conoscendo il soggetto famelico.
Torniamo tutti contenti e soddisfatti di aver raggiunto l’obiettivo prefissato, preso il punto del pozzo e ora tocca tornarci, che non siamo ancora sabbatici..quasi..
Alla prossima! Mg 6.1.2015

resoconto successivo
torna all'indice
torna al menu