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LA FERRATA DEL MARMOL

mappa

Dislivello: 770 mt.
Tempo: 2,00 ore
Difficoltā:EEA
Descrizione: Via ferrata di grande bellezza, lungo il percorso dell'Alta Via n° 1 delle Dolomiti. Si sviluppa nell'idillio dei continui e suggestivi scorci verso la parete meridionale della Schiara. Notevole č l'esposizione di alcuni passaggi, dove gli appicchi del Torrione Cico sembrano voler accentuare la sensazione di vuoto. Piacevolmente fluido č invece il resto del percorso, sempre assicurato da solidi infissi.
Fu realizzata con il preciso scopo di evitare la risalita del Canāl del Mārmol.
Dal Rifugio 7°Alpini (1502 mt. ) si imbocca il sentiero con segnavia n° 503/514, presto si attraversa il greto del torrente e si risale per un ottima traccia in bella pala erbosa sulla sinistra.
Si oltrepassano i due caratteristici faggi isolati quasi sotto il portale di roccia scura, denominato Porton ( della via ferrata č a destra di quest'ultimo).
Per rocce gradinate ci si alza fino ad un canalino, che si risale.
Giunti alla base di una grande gola con acqua sul fondo, si segue una cengia a sinistra, che si perde sotto un salto verticale.
Si vince quest'ultimo grazie a due aeree scalette, quindi si prsegue per ripidi canalini fino alla zona di mughi sopra il Porton, ormai in prossimitā del bivio con la Via Ferrata Zacchi.
Lasciando quest'ultima si prosegue in quota a destra (segn. n° 514), raggiungendo in breve il fondo di una gola.
La si attraversa e si continua per l'aerea cengia, dalla parte opposta dove le rocce si fanno pių appoggiate, si rimonta il soprastante pendio di ghiaia e di sporadiche zolle erbose.
Raggiunta la base delle pareti incombentisi risale una scaletta, accesso ideale ad una splendida e vertiginosa cengia, bene attrezzata, che permette di arrivare sul fondo di un grande canalone.
Quest'ultimo delimita ad oriente la vasta parete della Schiara mentre sulla sua destra sale una lunga rampa, obliqua ad est, di rocce appoggiate.
Si risale la suddetta rampa con un percorso articolato ma ben segnalato, in un susseguirsi di bassi salti e di brevi cengette infine si guadagna una forcelletta (poco prima di raggiungerla esiste una piccola sorgente segnalata).
Da questa a sinistra ci si innalza lungo camini quasi verticali, che conducono ad una specie di ripiano ormai in vista del Bivacco Bocco.
Lo si raggiunge agevolmente, con una diagonale verso est, prima su bianche lastre di roccia ed infine per un facile sentiero (2266 m). Qui termina la via ferrata.

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