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20.8.2015 Medjugorje Finalmente siamo arrivati a Medjugorje, contriti quanto basta, più che altro perchè non abbiamo trovato le briosche per tutta la strada, così digiuni abbiamo cercato una parvenza di città sacra. Macchè. A furia di girare, finalmente la Olga ha riconosciuto la chiesa già vista nei vari reportage “eccola!!”. Meno male, la madonna miracolosa ci aspetta al varco. Visto che ho gli hot pants gialli mi astengo dall'entrare in chiesa, perchè è notorio che santi, madonne e pellegrini aborrono vedere pezzi di pelle profana. Resto fuori col Nozzolone sensa-dio-come-le-galine. Ad una certa però mi preoccupo che la madonna abbia assunto al cielo anche mia mamma e vado a vedere. Così devo fotografarla mentre prega l'immagine miracolosa, con tutti quelli che mi guardano di malocchio come dire “guarda sta qua scostumata come osa fotografare la madonna nostra!”. Ora la prassi di sto posto è salire sul monte delle apparizioni, possibilmente scalzi. Mia mamma sale con le ciabatte e io la seguo, allenata al calcare scivoloso. Vorrei dirle che, veramente, per salire sul calcare e, soprattutto, per scenderlo, servirebbero gli scarponi. Ma no! Lei vede sta pletora di persone osannanti, crocefissi al collo, salire tutti intenti scalzi, con ciabatte, scarpe da ginnastica lisce, ma nessuno con gli scarponi. Non si fa e basta, questo è il vero pellegrinaggio. Va beh, la sorreggo mentre ad ogni croce della via crucis chiede ai pellegrini, quasi tutti italiani per inciso, “quanto manca?”. “Tutto” le rispondono.....ma con la forza della madonna.... Intanto il Nozz scende a procurarle almeno le scarpe da ginnastica mentre lei, alla quinta croce, si siede per terra vinta dalle asperità del monte “com'è che questo monte è tutto sassi?” “ben, è calcare, anche per salire alla grotta dei Serini è così, anche peggio, ma noi portiamo gli scarponi”. Arriva il Nozz con gli scarponi e, come madonna vuole, si convince a scendere, scoprendo, tra l'altro, che non è questo il monte giusto, no, è un altro, parimenti difficoltoso “e com'è che salite questo?” chiede al penitente di turno “per la via crucis!” “ambè, se è per questa... io volevo salire a quello delle apparizioni”. E scende tutta contenta che non si è persa niente mentre io, incontrando l'ennesimo gruppo di penitenti invasati, sbotto “non mi parlare più di religione e madonne!!!”. Non l'avessi mai detto. Ho dato stura a un litigio immane che solo le guerre religiose possono suscitare. Tentando, da buona agnostica, di risanare la situazione, ho peggiorato le cose. Ma se c'è una madonna della pace in sto posto, che si desse da fare, dico io, che più che starmi zitta altro non posso …..

21.8.2015 Tribunj Stamattina Medjugorje si sveglia con un bel sole, che è un ottimo motivo per far pace, ma se è supportato da una madonna da portare a casa, meglio. Per cui compro sta madonna alla Olga e andiamo alla ricerca del bar con le briosche. Ne troviamo uno, ma il Nozz si scorda colà il tablet. Nel frattempo ci facciamo spiegare dove sta sto monte delle apparizioni “é la croce blu, due passi e siete arrivati”. A saperlo ieri...Andiamo anche al monte e, scoperto che manca il tablet, torniamo di corsa al bar a cercarlo, scomparso nel nulla. Sarà un miracolo per chi l'ha trovato, penso io. Per noi, che abbiamo tutte le mappe dentro, manco per sogno. Così torniamo in Croazia e cerchiamo un posto per fermarci con la guida del Planet, uno a un milliardo. Per puro caso troviamo Tribunj, al primo mare ci fermiamo per fare il bagno. Finalmente la Olga estrae la brandina da 10 euro e si siede tutta contenta! Io nuoto fin quasi all'Italia e il Nozz inizia a lagnarsi del sole “troppo!”. Manco asciugata, a malincuore ce ne andiamo a mangiare pesce da uno che guarda i soldi sporchi che gli diamo e ne chiede altri, manco li avessimo stampati stamattina!. Ora c'è da trovare da dormire, cammina cammina cammina in cerca dell'ufficio del turismo, la Olga, che ieri si è allenata al monte della via crucis, non batte ciglio. Ad un bar ci stravacchiamo e facciamo finta che l'ufficio sia questo, tant'è che ci trovano da dormire....in un appartamento che ha internet per finta.

22.8.2015 Krka. Oggi è giorno dedicato al mare. Di buon mattino mettiamo la macchina nei pressi della più bella baia di Tribunj, che sta ancora tutta all'ombra, e dovremmo sistemare la brandina 10 euro e gli asciugamani. Però fa freschetto per via della bora, per cui la Olga e io saliamo la collina di Sv.Nicolas, in esplorazione, mentre il Nozz va ad esplorare altre baiette. L'erta salita conduce alla chiesetta, e scopriamo che la cima della collina è un cimitero. “Ben ciò” fa la Olga “che vista questi morti!”. Mentre perdiamo tempo a far foto ecco arrivare 4 oranti su per un sentiero che è una via crucis. La Olga mica si può perdere la via crucis, ci si fionda subito anche se poi deve circumnavigare il paese per tornare al punto di partenza. Io son ben contenta, che ho parecchi scorci sulle isole Kornati da riprendere. Ecco arrivare il Nozzolone, lo portiamo alla chiesa del paese, per la sua gioia e poi lui, per ripicca, ci fa visitare tutta l'isoletta di fronte per calli e callette. Abbiamo perso abbastanza tempo, l'aria si è scaldata, è ora di fare il bagno. M'immergo nel mare più pulito dell'Adriatico che, come dice il Nozz, pizzica dal freddo. Però, all'ora di pranzo, eccolo reclamare la pastasciutta, lo vuoi lasciare digiuno, pover'uomo, che potrebbe alle volte dimagrire? E noccio!!! Una provvidenziale konoba fa al fatto nostro, mentre noi mangiamo i cibi locali, lui si fa portare pasta aglio e olio che solo a vederla ispira ribrezzo, la inforchetta e viene su tutta insieme. “Che buona!!” dice alla Olga “la vuoi assaggiare?” “no, no, mangia pure che io ho i cevapcicicici” pieni di aglio pure quelli. Non ci resta che digerire tutto st'aglio. Ci sdraiamo nella baietta sperando di non venire avvicinati dai locali per non ammazzarli di puzza. Invece sento arrivare una puzza di fogna, a tratti, perchè, a quanto pare, ci siamo messi sotto i cessi del paese. Mentre stiamo in forse se cambiar posto, arriva una bora provvidenziale che ci fa scappare a gambe levate. “Andiamo a visitare il parco di Krka” propongo “sta appena a 15 kilometri, tipo da Schio a Monte di Malo”. Il Nozzolone, torlupinato, acconsente e la Olga anche “purchè non si cammini”. I kilometri sono 40m, il biglietto costa ben 110 kune e per arrivare alla prima cascata bisogna camminare 875 metri, troppo di tutto. Non ci resta che tornare sui nostri passi “tanto c'è troppa gente” commentiamo. Si, la volpe e l'uva. Al ritorno però visitiamo l'estuario della Krka che forma un bel fiordo, tanto per dire che qualcosa abbiamo fatto, mica che siamo stati solo al mare come un essere normale.

23.8.2015 Jadranovo Ultima tappa del pellegrinaggio, a malincuore dovremmo lasciare la Croazia ma, prima di lasciarla, facciamo tappa in un bel posto marino: Jadranovo, trovato per caso. Mentre stiamo guardando l'ufficio informazioni desolatamente chiuso, ecco una vecchiotta (più giovane di noi, per inciso) che ci chiede se cerchiamo un appartamento. “Certamente!” mica stiamo guardando l'ufficio come i rincoglionti la tv, “seguitemi, ne ho uno da 40 euro piccolo e uno da 60 grande”. Quello da 40 è un'ex cantina, la vecchiotta guarda la Olga “non va bene, vi do quello più grande a 50”. La Olga è dimagrita ma, evidentemente, nell'appartamento piccolo ancora non c'entra. Lascio il Nozzolone e la Olga a riposarsi e me ne vado al mare. Mihh che bello, mihh che ghiaccio!!! pieno di risorgenti dei sovrastanti Velebit. L'acqua è pulitissima, nonostante la spiaggia sia dentro alla città e uno si deve sdraiare nel cemento tra la strada e il porto pieno di barche attraccate. Il bagno lo fa slalomando tra imbarcazioni, sperando che non le mettano in moto. Mi metto all'ombra di uno spogliatoio e ogni tanto guardo se i pellegrini si sono riposati abbastanza. Ecco il Nozzolone, è l'unico col cappello da cowboy, riconoscibile tra miliardi. Loro si sono trovati un posto un po' più solatio nei pressi di un albero di fichi che la Olga ha adocchiato golosamente, tant'è che un vecchiotto ha preso la sedia e si è seduto sotto, come dire “ora faccio la guardia prima che sta qua mi speli tutta la pianta”. Restiamo in sto posto fin quasi sera, ci piace talmente tanto che vorremmo stare un altro giorno, ma il Nozz ci conduce a più miti consigli “un altro giorno al mare? Ci muoriamo di pizzichi”..effettivamente....vuoi mettere fare una via crucis sui sassi aguzzi piuttosto? Quella si che merita!!!

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