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Ouso di Colle Ruso (Riposizionamento grotte)

Antefatto:Per 90 euro il cardiologo prescrive al Nozz movimento e dimagrimento, quello che, gratis, gli ripeto da una vita. E vai, si torna a Gorga, la nostra attività di pensionati in cerca di buchi ricomincia.

L’epica impresa:
Il Nozz parte pian pianino munito di cardiofrequenzimetro e di misuratore di pressione incollato al braccio. Fonte San Marino butta pochissima acqua e, con somma costernazione, scopro che, dopo la fonte, hanno costruito una sterrata fino al Pratone. C’è poco da essere dispiaciuti, quelli di Gorga hanno visto il Nozz con gli accrocchi addosso e vedrai che ora la strada l’asfaltano, per i diversamente abili. Ogni 10 minuti il Nozz si siede, si misura la pressione “110 battiti, 200 di pressione” si riposa, si rialza, fa altri 20 metri e ricomincia la solfa. Nel tempo che “QuellidelCAI” hanno conquistato la vetta del Nanga Parbat noi siamo arrivati alla sella di Monte Ciamutara. Il Nozz mi guarda “sei stanca? Ti va di cercare la grotta del cinghiale? Sta 200 metri avanti” . Perché, quella stanca sarei io adesso? Certo che mi va, ancora un po’ e inciampo sui miei scarponi a furia di camminar piano! Lo sapete come si trova una grotta con i punti di catasto sbagliati? Guardando i tassi. Giuro, è vero. Puoi non credere all’oroscopo, ai vaccini, alle madonne, ma ai tassi che segnalano le grotte si, è vangelo! Infatti, vediamo un tasso e ci precipitiamo a cercar la grotta, c’è! Dovrebbe essere quella del cinghiale, 7 metri di dislivello e 12 di sviluppo, vista solo due volte e basta. Ma come hanno fatto ad entrarci? O si è tappata? Cerco di far pulizia e m’infilo, aria non ce n’è e il sasso rotola poco, però con opportuni mezzi potrebbe diventare transitabile. Giriamo intorno per cercare eventuali altre grotte, ma c’è solo lei. A sto punto il Nozz, scoperto che se scende a 90 battiti ha la pressione regolare, si toglie tutto l’ambaradan e ridiventa di colpo quello di prima “cerchiamo Ouso di Colle Ruso”. E parte in quarta su e giù per Monte Ciamutara. Mi sparpaglio pure io e sento il grido belluino “pozzzzzzooooooooooooooo” . Mi precipito, il tasso c’è, sta proprio infilato sopra, l’ingresso è grandino e il sasso casca e rotola che ci sembra di aver trovato il Signore degli Abissi. Tutti gasati pensiamo di aver scoperto un abissone nuovo, macchè, è Ouso di Colle Ruso, da catasto 43 metri. Possibile? il sasso mendace dice di più. Mi spiaccico per terra per fotografare una minuscola epipactis helleborine e mi si gela di colpo il braccio dall’aria fredda che esce dal pozzo. Qua tocca tornarci con Cristian e Francè, sto pozzo potrebbe essersi sfondato. Non contenti giriamo ancora fino a trovare una dolina molto incassata dalla quale esce una mandria di mucche. Scendiamo e ci pare di essere entrati in un freezer. E’ la grotta della neve, l’aria fredda che ha riempito tutta la dolina depone a suo favore. Qua tocca lavorarci perché sicuramente è in comunicazione col pozzo soprastante e con il sottostante “Campo di Caccia”. Soddisfatti del risultato ottenuto, prendiamo la via del ritorno, piano, mi raccomando……e per cena verdurine, che bella la vita del pensionato!!!
Alla prossima!! Mg 23.7.2016
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