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Persi nel "Sempreavvisa"

Antefatto: Stavolta la lezione del corso, teorica e pratica, è cartografia - ricerca cavità, gli allievi devono trovare la grotta dell'erdigheta; se la trovano, vincono la possibilità di entrarci e di farsene un pezzo.

L’epica impresa: Fioccano le defezioni, tra gli allievi si danno malati: Fabio, Emanuela e Federica; tra gli istruttori, si fa prima a dire chi c'era: Nozzolone, Mg, Enrico, Federica, Angelo, Patrizia e Paolo.
Gli allievi, già istruiti da Paolo, iniziano al meglio scordando tutti a casa cartine igm e descrittive (per cui torneranno a riprenderle) e sbagliando subito la mulattiera a pian della faggeta.
Poco male, perchè poi, Roberta in testa, riusciranno a trovare la grotta. Giunti colà, vengono brutalmente divisi in: pozzi (Daniele, Katia e Paolo) e strettoie (Roberta, Francesca, Valentina e Walter). Ai pozzi fanno da istruttori Nozzolone, Mg ed Angelo, che costituiscono il nucleo docente-rassicurante, sia per età che per caratteristiche psicofisiche. Gli allievi si sentiranno protetti e sicuri, perchè nessuno griderà nelle loro orecchie comandi, prima ancora di lasciargli il tempo per pensarci, né li obbligherà a ripetere cosa stanno facendo, e nemmeno metterà loro paura, perchè gli racconteranno che incasinarsi è cosa normale, l'importante è mantenere la calma, che aver paura è altrettanto normale, perchè ce l'hanno anche loro, che nei passaggi non c'è l'obbligo di fare questo piuttosto che quest'altro perchè, comunque, ognuno poi troverà il suo stile ed il suo metodo per vivere la grotta senza ansia. Così, in piena tranquillità, verranno scesi entrambi i pozzi, con Katia che scopre il piacere di farli, Daniele che verrà spinto ad esplorare ogni minimo anfratto di entrambi i fondi, e Paolo a vedere l'inizio dell'altro ramo.
Non si riesce, stavolta, a trovare qualche candidato alla sega, Mg la vuole mollare ad Angelo che al posto dello zaino s'è portato un beautycase e non c'entra manco uno spago, altro che corde.
La sega però sta in agguato...

Alle 17,30 la squadra pozzo esce, manca il gruppo delle strettoie ma, conoscendo difficoltà e istruttori, non è il caso di starlo ad aspettare, si inizia così la discesa nel buio del "sempre avvisa" (n.d.a.il Semprevisa di Angelo).

Si tenta, la discesa, perchè il Nozzolone comincerà a far girare tutti in tondo per le doline, persi in valli e vallecole.
Dopo svariati tentativi, viene raccolto il consiglio di Daniele (l'unico per la verità) "seguiamo i segni CAI", "bene, sicuramente se non arriviamo al Caccume, può darsi che riusciamo a imboccare il sentiero che scende".
E infatti lo imbocchiamo, così per la contentezza, c'è chi canta e chi ruzzola ogni piè sospinto, tuttavia arriviamo illesi alle macchine.
Il Nozzolone vince sicuramente la sega orientativa, ma tanto la lezione verteva sul trovare la grotta, mica la strada di casa......
Alla prossima!!!Mg 4/12/2005
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