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Pozzocomune alternativo (Esplorazione Pozzo Comune)

Antefatto:Francesco viene da noi e ci racconta per filo e per segno, con idonei schizzi, di aver trovato un percorso alternativo a Pozzocomune, la vecchia grotta, il meandro che ha originato il tutto.
L'epica impresa : Il gruppo stavolta snobba gli Aurunci e sceglie, una parte gli Ernici e l’altra, cioè la sottoscritta, Nozzolone ed Elena, i Lepini.
Non vorrei prendere impegni di sorta mattinieri, dopo la serata di giunta FSL, lunga di default, compresa nottata a redigere il verbale pena la dimenticanza di ogniccosa.
Ma alla fine chiamo anche Elena, che all’idea di Pozzocomune mi guarda siccome cane bastonato “vengo anch’io?”.
Arriviamo con congruo ritardo, causa verbale, appunto. Per strada incontriamo Livio e Claudio, terra di speleo, non c’è dubbio. La nostra meta è: finire la strada intrapresa da Francesco, riportargli gli armi che ha lasciato, vedere dove scende la corda lasciata a metà, fare la grotta fin dove è armata.
Arma il Nozzolone, e già ci mette tanto. Prima dello scivolo ecco la corda di Francesco. Sale il Nozzolone, tutto circospetto che a tanto padre corrisponde tanto figlio, avrà usato una corda dismessa dagli esploratori di Postumia, tant’è che c’è un nodo dopo 2 metri.
Sale anche Elena e casca mezzo pozzo, fortuna che sto al riparo,mihhh! che roccia marcia è!
Poi salgo io, che devo recuperare degli armi su un terrazzino a metà pozzo, ma distante. Come fare? Levo il frazionamento e pendolo, ma il terrazzino sta troppo lontano. Allora vedo una clessidra a metà, l’afferro e c’infilo la longe lunga a mò di armo che mi tiene sopra il terrazzino. E ora? Metto i bloccanti bassi e mi metto orizzontale alla ricerca di un appiglio, trovo una micro maniglia e voilà, arrivo al terrazzino, prendo gli armi, un moschettone e delle piastrine che sembrano i reperti della prima guerra e via, a raggiungere gli altri.
Il meandro sopra il meandro è in effetti la vecchia grotta, fossile, con gesso e fango, concrezionata, soffitto piatto.
Seguiamo la sioli rossa, che solo a vederla si rompe, mancorrente effetto placebo, ed arriviamo al pozzo da scendere. Ahimè, arma il Nozzolone mentre io ed Elena andiamo ad esplorare il meandro a sinistra,quello che dovrebbe proseguire. In effetti prosegue stretto ma poi anche lui si butta di sotto, senza corda non è il caso.
Il Nozzolone per armare sto pozzo stretto ci mette come la giunta di ieri sera, rimpiango di non avere il poncho e la candela. Sento che sale, scende, risale, riscende, mi manda a tagliare un pezzo della sioli e ci fa un frazionamento, mette due corde con relativi nodi a metà e finalmente arriva sotto. Cioè sotto lo scivolo. In pratica tutto sto meandro sali scendi che c’abbiamo messo mezza giornata a farlo, passa sopra lo scivolo che ci metti 5 minuti a scenderlo, come se da Trieste a Torino si passasse per Napoli.
Non è il caso che sto pozzo lo scendiamo anche noi, prima di tutto perché ci sono due nodi ed Elena per passarli ci metterebbe come il Nozzolone ad armare, e poi perché il risultato prefissato è stato raggiunto. Ho talmente freddo che rinuncio a proseguire la grotta, rimpiango i 42° esterni.
Però voglio vedere dal basso sto pozzo e armo io, stavolta, lo scivolo che ci metto un nano secondo tutto preciso armo tirato per non far bagnare Elena, tiè.
Che facciamo, usciamo? Si, io ed Elena siamo due pezzi di ghiaccio e agogniamo l’arido prato. Disarmo io, almeno ci sbrighiamo. Sehhhh! Non ho tenuto conto che il Nozzolone ha armato il 18 esattamente sopra il pozzo che lui c’arriva benone e io mi devo inventare almeno 50 cm di gambe in più.
Così arrivo sotto il coniglietto e per tirarmi fuori ci metto quanto lui ad armare il pozzo (meno, ma questo l’ho scritto per dargli il contentino…) ho la canche se cascare dal sasso saponato o direttamente dalla corda, il Nozzolone mi dà le giuste indicazioni e riesco finalmente a tirar via ste due piastrine, mentre Elena disquisisce sul fatto che i maschi sono meglio, mi tremano anche le mani dal nervoso ma riesco invece a disarmare preciso, tiè.
Sopra i saltini c’aspetta Giorgio, che ci fa qua? Gli speleo non possono vivere senza grotte, ha due ragazzini di cui fa il personal trainer e li porta a Pozzocomune, pure io avrei fatto uguale. La sega la vince il Nozzolone!!!!!!!!!!!!!!!! Per lentezza esasperante (io no ; -)))))) c’ho messo un secondo meno….)
Alla prossima! Mg 14.7.2012

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