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Pozzo del ruscelletto

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Antefatto Da quanto l’abbiamo ritrovato, scendere il pozzo del ruscelletto è diventata la nostra fissa. Perché? Chiederete voi che siete curiosi di natura. Perché il compianto Federico ha scritto testuali parole “fessura da forzare”, perché squaglia la neve, perché è un bel pozzo da vedersi. Vi basta? Bon, andiamo.

L’epica impresa: Siamo Nozzolone e la sottoscritta, come spelei, e con noi viene Mario, l’amico di Sergio che non solo non è speleo, ma si porta uno zaino da funghi. Che c’è di strano? È che il materiale ce lo spartiamo in due per cui rinuncio all’imbraco “ti passo il mio” offre il Nozz. Si, mi entra due volte e mezza. Però ormai la strada la conosciamo e in poco tempo, nonostante il carico, siamo davanti al pozzo. Mario manco lo vuol vedere, se ne va a funghi. Sergio arma il pozzo, mai armato, fix sulla lastra di roccia d’ingresso, nodo di Cesare sull’albero dentro, tirante a metà pozzo e sta giù. Ammazza che velocità! Ben, sono 12 metri, che pensavate? Fatto sta che il Nozz proclama a gran voce che è un bel pozzo dalle pareti lavorate ma chiude. “Sali che entro io” voglio vedere proprio come chiude. Sale e mi passa il suo imbraco appositamente ridotto “così provi il mio sistema”. I sistemi del Nozz sembrano gran accrocchi, a dire il vero, tant’è che nessuno al gruppo li vuol sperimentare, per 12 metri magari lo faccio io. Scendo e guardo ste pareti lavorate, bon insomma, sempre Lepini sono. Sotto si dirama in due direzioni, quella di sinistra porta a un fondo di foglie che se ci cammini sopra ti pare di sprofondare in un ipotetico pozzo successivo, ma visto che il Nozz non è precipitato immagino che serva uno scavo adeguato per trovarlo. La diramazione di destra porta a una stanzetta con un meandrino che si vede in alto sulla sinistra, per me intransitabile. Il tutto non soffia ma sotto c’è un freddo abissale, segno evidente che in fin de conti proprio toppare non toppa e poi sta fessura da forzare dov’è?. Perdo tempo a far foto col cellulare, mai fatte in grotta e vengono, da prassi, schifose. Non mi resta che salire e disarmare. L’imbraco del Nozz con l’accrocco è talmente entusiasmante che mi torna la voglia di far pozzoni. Appena salgo lo investo del compito di farlo anche per me, vero è che deve trapanare il croll e che è il motivo principale per cui tutti lo rifiutano, ma visto che regge lui sicuramente reggerà anche me. Torna Mario con il suo carico di funghi verdoni che noi evitiamo, meglio i luridi che lui si guarda bene dal mangiare. Ma oggi noi non siamo per funghi, il nostro compito è espletato per cui, senza eri ne steri, ce ne torniamo a valle.
E scopriamo che giù fa un caldo tremendo “pensa che fa caldo come l’estate” dico al Nozz “ma è estate!” mi ricorda lui…ah già…nonostante i funghi ancora estate è! E noi abbiamo sti 12 mesi di ferie da passare.
Alla prossima!!! Mg 9.9.2018
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