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Pozzo sotto Ouso di Passo Pratiglio…C’è o ce fa?

Antefatto:Nessuno, come automi il Nozz e io ci alziamo, prepariamo il materiale e in men che non si dica stiamo davanti al pozzo, quello da scavare sotto l’Ouso di Passo Pratiglio.

L’epica impresa:
Per sicurezza mettiamo una corda, mi assicuro e faccio il primo turno di scavo, con il “malempeggio” (da una parte ti fa male, dall’altra peggio). Fortuna che abbiamo una ro-busta che funge da callarella altrimenti, mò te vojo! Va ben, inizio a riempire la ro-busta di terra, foglie, qualche sassetto, radici infami, e mandarla sopra dal Nozz che la vuota. E così di sto passo, come una forsennata perché nonostante veda il piedediporco affondare non succede nulla. Maronna che dolore al gomito, alla schiena, a tutto, il sudore che cola dentro agli occhi….ho assaporato la damnatio ad metalla!!. Quando arrivo al limite dell’umana sopportazione è la volta del Nozz. Lui deve farsi pure largo perché lo scavo è diventato come un sondaggio archeologico, un tunnel verticale dalle pareti altamente franose. A sto punto il pozzo assume l’aspetto delle vasche da bagno di una volta, col Nozz seduto che sguazza nella melma, non so se ridere a vederlo o piangere dalla frustrazione, eppure il pozzo c’è. “Ci fosse almeno un sasso” dice il Nozz, come non c’è? eccolo! Infatti un sassone tra la terra decreta il punto di non ritorno. “Se levato il sasso sotto c’è il pozzo bene, altrimenti ce ne andiamo!” Posso dire di no? E chi gliela fa più a scavare? Eppure levato il sasso, con la scusa di vedere il pertugio con la luce, scavo altrettante ro-buste, hai visto mai, sotto il pertugio (appurato che nel pertugio manca il fantomatico meandro). Quando sento il gomito strillare, smetto. “Però è rilevabile!” concorda il Nozz “solo che potrebbero esserci metri e metri di terra da levare prima che diventi un sinkhole”. Meglio trovare pozzi già fatti. Nemmeno il tempo di dirlo, chi incontriamo a Fonte Serena? Rocco!!! Che tutto contento ce ne insegna una cifra “guardate laggiù in quei faggi (..c’è tutto un faggeto laggiù…), ce ne sono tre in fila e lassù tra quei sassi (..tutta una sassaia..…) altri due” e via di sto passo. Occhei, Cristian, appena torni Rocco c’accompagna!
E il pozzo? Ben, quando Benassi e Turrini nel loro tribolare a Ouso di Passo Pratiglio troveranno una muraglia di terra sopra le loro teste, ben, potrebbe essere quello, hai visto mai? La posizione è ottima, il calcare anche…manca il pozzo-pozzo.
Alla prossima!! Mg 19.2.2017

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