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La pulizia della sede del GGCR

Antefatto: A quasi due anni di distanza dall’inaugurazione della sede, il gruppo viene chiamato, per amore per forza, diciamo perché quando piove lo speleo si deprime, a pulire a fondo la sede.
Perché? Chiederete voi, ben sapendo che ci sono i turni di pulizia mensili e non si transige? Perché Paolo vede le ragnatele. Che a ben vedere hanno anche una loro utilità sociale contro le zanzare, come dice sempre il Nozzolone che odia qualsivoglia lavoro pulitorio.

l'epica impresa:Va beh. Piove a dirotto e l’appuntamento in sede è alle tre o alle quattro, dipende da quanto uno è stato attento il giovedì. Personalmente avevo capito alle 4 e mi crogiolavo davanti al pc, il Nozzolone ha capito alle 3 e mi ritrovo catapultata in macchina assieme a scope scopettoni e bidone aspiratutto. Arriviamo e non c’è nessuno, cosa della quale mi compiaccio perché se c’è una cosa che mi disturba, è lavare per terra con la gente che ci calpesta sopra e ciò, ad onor di cronaca, è stato motivo di scambio inconsulto di chat con Loretta e Federica sulla necessità che tutto il gruppo intervenga alle pulizie. Perché, diciamocelo, non c’è niente di meglio che un sano scazzo ogni tanto, tanto per ravvivare il clima stantio invernale di un gruppo speleo che funziona fin troppo bene (che poi ci attiriamo l’invidia degli dei, sia mai….).
Il Nozzolone è incaricato al ripristino della pompa di calore e io inizio da bell’inizio, ossia dal vialetto d’ingresso pieno di carte, cicche e cacate di gatto. Mentre sto lì a scopare con gran voga ecco arrivare Simone, Luca e Riccardo, ossia il nostro futuro. E bravi sti ragazzi, veramente non sanno da dove cominciare così propongo loro di smontare il magazzino cosa che fanno in tutta fretta, spolverando mentre tento di seppellirli con nuvole di polvere.
Perché dopo l’atrio sono passata direttamente al soffitto, con scopa telescopica, zac, grandi ramazzate alle travi, alle lampade a carburo, ai fili elettrici, ai pipistrelli, che cascano tutti in testa ai ragazzi ignari i quali hanno, così, l’occasione di imparare a che serve una lampada a carburo…senza casco..
Intanto arrivano anche Loretta, Angelo, Paolo e Federica in ordine sparso. Loretta impone l’ordine e la disciplina ai ragazzi che avevano già rimesso il magazzino a posto alla come capita capita, facendolo rismontare tutto da capo e Luca decide senz’altro di occuparsi della biblioteca mentre Riccardo scopre il piacere della lettura in atmosfera polverosa; praticamente sotto la rigida gendarmeria di Loretta ci resta solo il placido Simone.
Federica, nel frattempo, ordina al Nozzolone di posizionare il lampadario kitc, carità pelosa di Luca e Roberta, con tutte le avvertenze del caso “non così, così, non proprio così alto, più basso, no, meglio più alto” l’avessi detto io mi sarei trovata il lampadario a mò di collare. Poi, non paga, rispolvera dove ho già spolverato io (repetita iuvant) e di buono rimette a posto i fili stuccati sempre dalla sottoscritta nell’impeto spolveratorio, a morte i ragni.
Apppppppprosito di ragni da proteggere, ecco arrivare Patrizia e Federico, fortuna che abbiamo appena finito lo sterminio altrimenti chi la sentiva! Quando l’ho vista arrivare mi è venuto un mezzo scrupolo e invece di finire il ragno ho tentato, con scarso esito, di trasferirlo al freddo ed al gelo.
Posto nel quale Paolo e Angelo hanno intrapreso la costruzione di panchina per fumatori.
Dove ho appena scopato le cicche, per intendersi.
Certo la panchina dove solitamente cacano i gatti serve, rallegra anche, la potrei usare come porta vasi che vorrei invadere lo spazio antistante con un surplus di vegetazione ciampinese che mi avanza.
Si ma come trovare i blocchetti per fare sì tanta banchina? Di ciò si occupa Angelo che scassina una fogna marinese. Sperando che la fogna non trasbordi poi direttamente in sede, credo che lo stuoino di Saverio non possa bastare a fermarne l’afflusso.
Federico, che è imprestato al gruppo, ci guarda tutti con fare perplesso e declama che non era il caso si fare tutte ste pulizie, cosa con la quale convenivo senz’altro, e per non saper né leggere né scrivere, si mette a fumare, che le cicche sono scarse, le ho scopate tutte.
Patrizia e Loretta, a sto punto, s’impossessano del bidone aspiratutto che, essendo transitato dalle mani del Nozzolone, funziona a modo suo. Cioè aspira la polvere e la butta direttamente in ambiente, dal buco soprastante. Inutilmente le due tentano di tapparlo con il tubo che si inserisce da un’altra parte, deve intervenire il Nozzolone con “famo a capirse” e smonta tutto il marchingegno che ha provocato più danni che altro. La sede è tutta una nuvola di polvere. Ma io e il Nozzolone il nostro modesto contributo l’abbiamo dato alla pulizia, la polvere da depositata si è entropicamente sparsa in modo uniforme in tutta la sede e nei nostri polmoni, per cui, salutati i convenuti, siamo tornati a casa a lavarci.
Alla prossima! Mg 25 febbraio 2013
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