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Sega del Pozzo Cajenna

Antefatto:Stavolta, per il Monte Lupone, Mg e Nozzolone hanno arruolato Serena a Cristiano. Meta: la cima, scopo: trovare grotte, versante: da Campo di Montellllllllllllanico.

L'epica impresa:L’epopea inizia subito a Grottaferrata perché Cristiano decide che porterà la sua macchina, nonostante l’assemblea non abbia ancora deciso se ripagare o meno i danni ad auto.
Atroci dilemmi sconquassano il GGCR. I danni in tutte le uscite? In quelle programmate? In quelle estemporanee? In quelle di speleo-turismo?Nei corsi? Nelle battute? Agli istruttori? Agli allievi? Ai soci di categoria A? di categoria B? di categoria scrausa? Per danni da vandali? da cinghiali? Da capre? Da rami? Da speleo affetti da sozzeria acuta? Nel Lazio? Nelle regioni circostanti? In Italia? In Padania? 5 euro al massimo? Mezzo bilancio? Una tantum? Una stretta di mano solidale?
Coraggiosamente Cristiano sfida la sorte ria e ci porta in macchina fino a Campodimontelllllannico. Dove arriviamo vivi. Per fortuna. E senza multa. Miracolosamente. Indenne anche la macchina. Cero a Santa Barbara patrona dei minatori e, per proprietà transitiva, degli speleo. Senza che la sottoscritta abbia vomitato la colazione dell’altro ieri. Per volontà Divina. Senza che il Nozzolone abbia proferito la fatidica frase “famo a capirse”. Perché gli si era ghiacciata la gola dal terrore.
Perché Cristiano in macchina…corre. Inutile adoperare eufemismi. Corre da vincita di sega assoluta.
A Campodimontellllllanico il Nozzolone, preso da improvviso raptus o, forse, per forza d’inerzia dall’accelerazione subita e caricata nel proprio essere, inizia la salita, chi lo segue lo segue, gli altri possono morì. Non so come non sono morta, forse i santi e le madonne che ci hanno protetto in auto hanno agito anche dopo, lassù qualcuno ci ama, evidentemente.
A metà salita di colpo si ferma e, preso da impeto altruistico, mi prende dallo zaino il piede di porco e riprende a correre come un pazzo dritto per dritto su per il Lupone.
Sperava lui che lo seguissi a ruota, macchè, stavolta non ho potuto vedere i fiori sbocciare, ho dovuto mettere la marcia in più, che mai ho avuto in dotazione, per arrivare anch’io alla cima, completamente spompata e ben ultima a Serena e Cristiano che l’hanno seguito senza apparente sforzo alcuno.
Cosa mai gli ho dato da mangiare ieri sera? Saranno state le puntarelle?
Appena m’è uscito un refolo d’aria ho fatto le mie sindacali rimostranze “anche ai forzati della Cajenna permettono qualche minuto di sosta ogni tanto, nella marcia verso il patibolo”.
Fortunatamente mi sono portata il the alle erbe insapori e la cioccolata 90% di cacao, ossia le cose più amare che esistono in natura e che nessuno ha voluto nemmeno assaggiare, così mi sono ripresa.
Al ritorno abbiamo fatto tappa a Su Stampu che non soffiava né aspirava, e poi siamo andati a cercare il “pozzo cajenna”, un microscopico buco trovato dal Nozzolone la volta precedente. Il buco è in buon calcare, in ottima posizione per immersione degli strati, ma non soffia né pare continuare.
Però Cristiano, non smentendo la sua fama di uomo-manzo, ha sfoderato la sua forza erculea e in men che non si dica l’ha allargato a dimensione umana, mai visto una forza della natura di sta portata, tracchete tracchete, in un attimo ha portato a termine un lavoro da un giorno di speleo-normale-armatoditrapano-manzi-mazzette. A lui non serve tutto ciò, e manco gli è tanto servito il piede di porco, a lui sono bastate poche manate e zac, allarga una grotta da lasciare di stucco anche l’illusionista con i suoi trucchi.
Però il Cajenna allargato non desta ancora interesse alcuno, per cui, come è stato allargato, così è stato chiuso. Peccato, lasciamolo all’azione gelivo-graviclastica nonché all’erosione, alla corrosione chimica e meccanica, al disfacimento tettonico, all’immersione, all’emersione e poi tra un’era geologica magari ci torniamo.
Il ritorno a casa è stato anche gradevole, Cristiano, immerso in carsiche conversazioni, s’è dimenticato di pigiare l’acceleratore.
La sega ai Velociraptor Cristiano e Nozzolone, ai quali per natale regalerò il libro “elogio della lentezza”!
Alla prossima! Mg 22.11.2009
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