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Sega della grave incuria

Antefatto: Giovedì sera assemblea del Gruppo Grotte Castelli Romani, si discutono i precetti del regolamento interno, tra i quali Davide propone “il risarcimento del materiale perso per grave incuria”.
Scoppia subito accesa la discussione tra i fratelli Dalmiglio, ovvio, chi può perdere il materiale del gruppo, proprio ed altrui? Paolo, chi altri? Davide, da magazziniere e già penalizzato dal famoso pagamento di una corda persa al Corchia (fonte di sempre accese discussioni col Nozzolescu) non transige e la regola del “pagamento del grave incuria” passa all’unanimità

L'epica impresa:Si svolge sulle pendici di Monte Ciavica, sopra Valle Gaetano, siamo Federica, Paolo, Roberta, Nozzolone ed Mg; lo scopo è trovare grotte nella zona assai promettente nei pressi dell’abisso del Ciavarreto.
Saliamo tutti scaglionati verso la zona predestinata, in ordine sparso e troviamo subito anziché grotte, un gran numero di mazzetamburo, buone anche queste, la raccolta ci incita a sparpagliarci ancora di più fino ad arrivare ad una serie impressionante di doline.
Mi dirigo verso quella che mi pare assai promettente, piccola, raccolta, con il fondo coperto da una distesa di felci (pteridium aquilinum) quando vedo scappare una mamma cinghiala col cinghialetto al seguito e nello stesso tempo scorgo l’imbocco di un pozzo già bello che fatto, grande subito e per niente da scavare.
Subito grido “ehii qua c’è un pozzo già fatto, oltre che cinghiali scappanti, venite!!” Arrivano tutti, compresa la titubante Roberta che s’informa sulla pericolosità dei suini “Ma no, sono scappati. Certo, sono meno pericolosi delle mucche, notoriamente il mammifero addomesticato più feroce dell’orbe terracqueo, che qua però non si vedono”. L’acero sovrastante il pozzo, però, reca incisa la sigla GGE 07, “quoque tu, homo speleo esperianus!! Costola del nostro corpo, pupilla del nostro occhio, perché non c’hai raccontato di sto pozzo?” in ogni caso, non è accatastato e molto presumibilmente, nemmeno sceso. Scendo i primi metri assicurata dal Nozzolone, poi il pozzo scampana e probabilmente la corda non basta nemmeno ad arrivare al fondo (sui 15 metri sotto) nel quale scorgo uno scivolo terroso.
Paolo posiziona la grotta e quella che trova sopra stante, parallela alla prima, ugualmente fonda ma stretta (grotta di Paolo è…non la mia bella larga e tanto comoda)
Vaghiamo tra doline, una più bella dell’altra, finchè Paolo trova un secondo pozzo, più stretto del primo e con l’imbocco da scavare, ma largo e lavorato all’interno,stimato una decina di metri il primo salto, con successivo rimbalzo di altri pochi metri, molto ma molto interessante.
Tutti gasati proseguiamo alla ricerca che premia, stavolta, il Nozzolone con una grotta, situata sotto la cresta di ottimi calcari alti ben stratificati, dall’ingresso simil Serini medio, si sa che il Nozzolone è in fissa con i Serini, che però si rileva chiusa ma forse da scavare.
La grotta viene posizionata e via, alla ricerca tra altre doline, sul versante interno del monte Ciavica del quale intuiamo finalmente l’etimologia, non ciavica nel senso di “che ciavica di monte” ma ciavica nel senso che è pieno di ciaviche.
Altra dolina e altro pozzo, stavolta tocca a Federica scoprire un bel pozzo nei pressi di un antico insediamento tra maestosi, rosseggianti, ciliegi. Mentre con la frustrata Roberta, che non avendo trovato ancora niente sta in lizza per la sega, vado a fotografare i resti delle capanne, Paolo scende il primo tratto del pozzo (7-8 metri) stimato una ventina di metri scampananti con un grande ambiente che balugina nel fondo.
Roberta dalle mani fuori uso (Luca, smettila con sti gnocchi lunghi…) sta già facendo la lagna per non aver trovato niente e vinta la sega quando veniamo informate che è ben altro che la vince, il Nozzolone che, per grave incuria, ha fatto cascare nel pozzo inesplorato chissà quando verrà sceso, lo scalpello. Proprio tu, Nozzolone, il censore dei materiali persi, proprio tu hai dilapidato niente meno che uno scalpello del gruppo, sicuramente per grave incuria....certo, dovrà riunirsi il consiglio direttivo per deciderlo ma in ogni caso, la tua sega è assicurata (non quella di Luca, non illuderti, la sega sega, quella che ha fatto Max).
Alla prossima!! Mg 12.10.2008

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