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Sega "se qualcuno ruba un masso per te.."

Antefatto:Zona: Monte Ortara. Scopo: entrare nell'abisso. Presenti: Paolo, Federica, Federico (del Circolo Speleologico Romano), Patrizia , Mg.

L'epica impresa:
Mentre fervono i lavori di scavo in quel che sarà l'abisso di monte Ortara, Mg guarda Paolo a testa in giù estrarre macigni sempre più grossi, allorchè le frulla un pensiero in testa:"come si può pensare che qualcuno circuisca altrui persona proponendogli tali culi pazzeschi?". Federico risponde placido "se qualcuno ruba un masso per te..sotto sotto c'è...".
"Perchè, Federico? quale valenza erotica ha il masso?..tiè intanto prendi la callarella..." tutta questa conversazione, infatti, avviene nel "passa callarella" tra l'interno, freddissimo e ventoso dell'abisso, e l'ingresso, tutti in fila ad estrarre macigni..."beh, lui prende il masso e glielo pone tra le cosce madide" immediatamente Mg replica "ahh...e le dice prendi questo masso lucido e lubrificato!" dando finalmente stura a tutto un repertorio porno speleologico, accumulato in anni di frequentazioni di raffinati speleologi di varie regioni. "Dai Paolo, fagli un lavoretto di mani a quel coso che non viene mai.." "eccolo, è venuto finalmente; ", "Federica, prendilo tra le tue manine use ad acchiappare arnesi", "porgilo a Patrizia, che lo aspetta ansiosa"...intanto il pozzo si approfondisce sempre di più e il ravaneto è già collina. Ogni tanto usciamo a scaldarci le ossa, le mani semi congelate e , per la gioia dei pastori, qualcuna mette anche in mostra il fondoschiena, onde alleviare un feroce rodimento dovuto all'allergia da contatto con indumenti umidi..."Mg, ma se arriva un pastore?" "potrei farmelo grattare con le mani raspose....!".
Gli intervalli durano sempre troppo poco, un elastico porta immediatamente la squadra alla ripresa dell'opera ciclopica. L'elastico è l'aria che, mano a mano si procede all'estrazione di macigni, esce sempre più copiosa e gelata, aria di grotta.
Entriamo e si ricomincia il passa massi , sempre usando il repertorio porno, stavolta il nostro eroe è Max Pozzo, che ci fa rosicare con le sue mail del lunedì "cari amici, volevo mettervi al corrente che abbiamo trovato un bel meandro lungo 2500 metri, lavorato, con acqua, e poi un comodo pozzo da 60, seguito da condotta larga di 30 km, peccato perchè ci siamo fermati sull'orlo di un pozzo stimato 150 metri, ci mancavano le corde..... a proposito: partecipanti: 3 persone...." Pensa Max Pozzo ed altri 2 trovano senza colpo ferire grotte bellissime e facili, noi in 5 scaviamo come forsennati per un pozzo da 4 metri, e siamo anche contenti di ciò..". "Max Pozzo!!," sospira Mg, destando l'interesse di Patrizia, "quello sì che è un porno eroe, bello, speleo e pure fortunato assai". dovremmo scrivere un racconto su di lui e farlo recensire a Cecilia "Il macignone di Max Pozzo" . Intanto Paolo riesce a stasare l'ennesima frana, fino a scorgere le pareti di un pozzo "le pareti lucide e lavorate di un pozzo!!" "come il membro lucido di Max Pozzo!!!" .
A quanto pare sotto c'è anche un ambiente grande, ma per scendere il pozzo di maxpozzo, serve assolutamente di stabilizzare la frana incombente.
Orami è tardi, non solo, siamo tutti intirizziti dal freddo per non parlare del rodimento al fondoschiena, decidiamo, pertanto, di tornare a bocce ferme "a proposito di bocce.. dimmi Federica, che masso ti ha passato Paolo?"
Al ritorno, tappa per vedere il pozzo di Marco, bellissima cavità assolutamente da rivedere, vista la cospicua quantità d'aria fredda che emette.
A chi la sega?
a Mg per speleo-pornografia gratuita (che, senza il controllo vigile del Nozzolone, ha dato stura al repertorio represso..).
Ma lo stesso giorno altra sega, attribuita al Nozzolone il quale nell'andare a Pietrasecca con Angelo e Walter , probabilmente infettato dal morbo di Paolo, s'è scordato il portafoglio a casa.
Alla prossima!! Mg 30/7/2006

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