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Sega a pasquetta (Abisso Pasquetta - Ouso della macchia)

Antefatto: Che si fa domenica? alla domanda di prassi, quasi oziosa direi, risponde Paolo: “io e Federica andiamo con quelli del Circolo a Pasquetta, c’è da allargare un passaggio e ci sarebbe pure da fare una risalita di 5 metri, interessante assai”. Mg resta solleticata all’idea della risalita “che dici Fede se tentiamo la risalita noi due?”
Federica non dice mai di no, entusiasta a qualsivoglia proposta grottifera.

L'epica impresa:Causa festa di laurea di Davide (complimenti Davide!!!), Paolo e Federica sono costretti a casa, per cui Mg si aggrega a quelli del Circolo, nelle persone di Federico, Paolo, Mirco, Maurizio e Marco che vanno a disostruire la strettoia finale con il generatore.
Il Nozzolone accompagna la tribù, perchè altro non può fare, rosicando un pò. Com’è sta Pasquetta? dalla descrizione di Paolo: “c’è qualche passaggio stretto ma poi è bella larga, vale proprio la pena di vederla”.
Bene, Mg mette qualcosa nello zaino, proprio per non far vedere che fa la turista e scende al seguito di Federico e Marco.
La grotta si presenta subito in tutta la sua bastardaggine di grotta lepinica, stretta, bagnaticcia e fangosetta quanto basta.
Mg però aspetta fiduciosa il resto, il pezzo bello largo descritto da Paolo e poi è incuriosita dal Circolo perchè ogni gruppo sviluppa, nell’andare in grotta, proprie abitudini e strategie. Federico e Marco vanno spediti alla meta senza lagna alcuna, senza fermarsi ogniddove a bivaccare e arrivati in loco si danno subito da fare, destando l’approvazione totale di Mg. Approvazione che non viene accordata per niente alla grotta, stretta sempre, fangosa e pure scomoda. Così il ramo della risalita viene sdegnato, visto che inizia subito in strettoia, per cui, lasciati i vari bagagli, Mg decide di tornare in superficie, visto che entreranno gli altri, che non è di nessuna utilità, mentre fuori dovrebbero essere arrivati Sibilla col suo papà e Valerio. Mentre risale incontra Maurizio che vuol sapere le sue impressioni sulla grotta. Mg, per non deprimere il Circolo, afferma che è una tipica cavità dei Lepini e tanto basta, come giustamente aggiunge Maurizio, adatta ai ventenni, che, com’è noto, sono di bocca buona per ogni cosa. Risalire da sola in grotta mi dà sempre soddisfazione,specie in grotta nuova, perchè affronto i passaggi come Badino, lenti e costanti.
E vai, stretta, stretta, stretta, e mò come passo? tonf..si rompe il masso sotto e casco come un pero marso, vah che figura, “meno male che sei sola, Mg, da te te la suoni e da te te la canti, ma sta grotta anvedi, sembra identica a trecentomiliardi di altre grotte merdose che ho fatto, strette,fangose e scomode mentre fuori c’è il sole, il prato, una miriade di fiori da fotografare, Sibilla da sbaciucchiare, ma che ci faccio ancora qua sotto?”
Uscita in un battibaleno, trovo Paolo al generatore che mi rende edotta che per fortuna il trapano funziona e stanno scavando a più non posso, meno male!! chiamo immediatamente Sibilla per farle osservare il fango di grotta, ma si rifiuta categoricamente di annusare il carburo, che ormai sta diventando un relitto preistorico.
Dò casco e lampada a Valerio incitandolo ad entrare, purtroppo a Francesco il mio materiale non entra, ma dalla descrizione della grotta e dall’aspetto generale dell’imbraco non ha soverchi rimpianti, piuttosto mi molla la figlia e va a cercare buchi a spron battuto (trovando roba già trovata..).
Anche il rientro, con Sibilla costretta a camminare in scomodo calcare, è un girovagare tra buchi e buchetti, con Francesco che impone Mg a infilarsi tra massi promettenti.
A pian della croce troviamo anche il GS CAI Roma di ritorno da Monte Fato, bene bene, ma lo scavo? lo scavo apre la grotta in meandro promettente, alto (mi dice Federico, ma non aggiunge troppi particolari sulla larghezza..). Chiedo a Valerio che ne pensa della grotta “molto interessante” sehhhh Valerio, tu che sei di casa all’Erdigheta lo puoi dire ma io per promettente penso al meandro di Su Bentu. Si va beh? chi vince la sega? sai cosa? la darei a Paolo per descrizione incongrua di grotta “bella larga” a una fetida cavità lepinica, ancorchè promettente.. Alla prossima!Mg 20.4.2008

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