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Sega a Pozzo Fornello

Antefatto: :Freddo e neve dappertutto, la grotta ideale per questi tempi è, senza dubbio, il pozzo fornello, già il nome........

L’epica impresa: I convenuti sono: Michele, Katiuscia, Mg, Nozzolone e…Angelo. Appuntamento, da Angelo a Monteporzio. Angelo arriva come un razzo, manco ci guarda e passa “ma ndò và?” corri, vallo a fermare, macchè, prende la discesa per Grottaferrata, e ha pure il cellulare spento.
Va beh, ora se ne accorge, eccolo che ritorna; come ossessi il Nozzolone e Michele si piazzano in mezzo alla strada tentando di bloccarlo “ma ndò cazzo vaiiiiiiiii” ma quello riscappa “ophs, non era lui, gli assomigliava”. Morale, dopo un congruo intervallo di tempo al freddo giaccile, ecco Angelo arrivare, “ma vi eravate nascosti?” “ma quale nascosti, l’appuntamento era qua, mica al Cavallino, dì che volevi la sega”.
Va beh. Arriviamo in loco e dopo un po’ vediamo spuntare tra i vapori delle facce strane. “Chi siete?” Una voce dolce e gentile, Patrizietta, risponde all’appello ma con lei due loschi figuri nelle persone di Federico e Guido, intendono affermare che anche il Circolo lavorò nel lontano paleolitico inferiore in quel buco. “Nun ce po’ fregà de meno, mò la grotta, nostra è…….così calda, annatevene a monte lupone, se proprio volete scavare qualcosa di buono e di già scavato”, in sostanza, nessuno abbandona la postazione scavante, e, a malincuore, fa gli onori di casa ai convenuti. Loro, però, ad onor del vero, stavano vagando per altri siti, anzi, per consolidare una fattiva amicizia, regalano al GSG un lungo bottone..(troppo lungo,sentenzia il Nozzolescu, che “dopo di me il diluvio” non ammette innovazioni altrui).
Si torna allo scavo, e, grazie alle forze di Kati, la ruspa sarda; di Michele, che sogna un laghetto sulfureo caldo nel quale immergersi; all’impeto Angiolesco, all’asocialità di Mg (che per non stare con le mani in mano fa il suo solito scavo alternativo da tutt’altra parte) ed alla rozza animalità del Nozzolone, il pozzo da 5 metri diventa da 3, e s’intravede, alla fin fine, un micropozzo nero il quale sputa tutta l’aria “come un phon” dichiara Angelo. Stanchi morti e pieni di dolori dappertutto, decidiamo a malincuore di abbandonare il sito, e tornarcene a casa, previa sosta alla pasticceria per pieno di bignè di sangiuseppe, mai più senza….
A chi la sega? stavolta non c’è storia, la prende Angelo a pieno titolo per completo rincoglionimento mattutino…

Alla prossima!!!Mg 30.1.2005

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