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Sega della presentazione quaderno GGCR

Antefatto: E’ il giorno fatidico della presentazione, in quel di Esperia, del nostro “Quaderno n.1 – Esplorazioni sui Monti Aurunci Occidentali”, con la presenza di tutte le autorità possibili immaginabili, Sindaco, CAI, Ente Parco, Federazione Speleologica del Lazio, nonché di tutti i possibili interessati, speleologi e cittadinanza compresi, cugini astenersi.

L'epica impresa: La presentazione è alle 17, ma alla mattina ci troviamo ad Esperia: Luca e Angelo per allestire la presentazione, Mg e Nozzolone per camminare in cerca di grotte e di essenze botaniche.
“Mg, dovremmo trovare una zona in cui non siamo mai stati ma che abbiamo sempre desiderato esplorare” subito ribatto, con la risposta pronta da secoli “MONTE D’ORO!”.
Non so nemmeno perché, ma ci troviamo ad esplorare Monte San Martino, proprio in vista a Monte d’Oro, con una Esperia di mezzo, ancora sto rimurginando sul mio peso specifico circa le scelte da farsi e se fosse stato meglio rispondere “MONTE SAN MARTINO!”.
Poco male, a me ed al Nozzolone di esplorare zone nuove piace sempre, per cui c’inerpichiamo in cerca di buchi.
Il calcare non è buonissimo, pare scaglia, solo verso la cima diventa ben stratificato, quello “da Serini”.
Il Nozzolone cerca grotte e io fotografo orchidee, sperando che nel cerchio di vista ci siano anche buchi.
No, solo orchidee, ma tante, di tutti i tipi, soprattutto ibridi di ophrys speghodes, il mio entusiasmo è alle stelle mentre le fotografo come un maniaco fotograferebbe una super-sorca nuda.
Arriviamo alla cima e vediamo qualche sprofondamento probabilmente chiuso da pastori, percorriamo il monte girandogli un po’ intorno, il Nozzolone trova un buco-tana (da cugini), così abbandoniamo il monte per andare dall’altra parte della strada, alle pendici di monte Lago, dove occhieggiavano degli anfratti.
La flora lì è completamente diversa, più che altro anemone apennina, i buchi stanno in conglomerato, il calcare è di detrito di falda franato ed incoerente, non ci piace affatto. E’ ancora presto per la presentazione ed ormai siamo lanciati verso l’ignoto.
Lasciamo la macchina vicino al rifugio del CAI e prendiamo per una mulattiera che sale verso la dorsale Faleca-Revole, stavolta la flora prevalente è narcissus poeticus ed euphorbia cyparissias. Il Nozzolone prende il via lasciandomi abbondantemente dietro a fotografare fiori, immagino che voglia arrivare a Formia, per cui dopo un po’ tento di raggiungerlo, riponendo a malincuore la digitale.
Lo raggiungo a Cerretella, dove la mulattiera finisce per diventare sentiero, ma solo perché si è fermato. È tardissimo, abbiamo solo mezz’ora di tempo per la presentazione per cui iniziamo a scendere velocemente. Ma non abbastanza. Siamo alla macchina proprio alle 5, ci telefona Roberta per sapere se ci siamo spersi “si stiamo cambiando!!!” effettivamente non vogliamo arrivare alla presentazione puzzanti come capre. Sergio percorre la strada di rio polleca come Cristiano, su per giù, fortuna non veniva nessuno dall’altra parte, alle 5, 25 siamo al parcheggio e ci telefona Federica “ma dove siete????” “al parcheggio, non avete iniziato?” “no, stiamo aspettando voi” “Noi?????????????” con una corsa da infarto arriviamo alla chiesa e stanno tutti lì, Sindaco, Esperiani, Presidente della FSL, GGCR ad aspettare noi, cavolo, che scusa inventare? “i vostri monti sono troppo ripidi…” scarsuccia direi, sono più ripide le Apuane e di molto anche.
Parla il Sindaco e nel discorso tira fuori delle orme dei dinosauri, dicendo che le ha trovate il CAI locale. Divento verde, mentre il Nozzolone mi intima di non intervenire, “cosa politica è” . Mentre aspetto che si dipani il filo del discorso, per vedere come la politica possa stravolgere la realtà dei fatti, ascolto il Presidente della FSL che elogia il nostro scientifico lavoro in modo talmente lusinghiero che mi passa anche il fatto delle orme, poi continua bacchettando il Sindaco contro ogni velleità a turisticizzare i Serini, conclude spiegando che proprio in questo lembo di Lazio si concentrano un sacco di endemismi di fauna ipogea e flora, “bravo, oggi li ho fotografati tutti sti endemismi floreali, 145 foto di orchidee”.
Interviene anche il Presidente dal CAI locale che, dietro il pungolo di Antonella, rettifica obtorto collo che loro non hanno trovato una benemerita mazza, altro che orme, le quali sono state scoperte da “una ragazza del gruppo” eh direi!, ragazza non proprio, un anno meno di Cartagine, per cui lo ascolto guardandolo di cagnesco, fortuna che elogia il Nozzolone per il suo strumento, per cui un po’ mi passa.
E’ la volta di Paolo che chiarisce una volta per tutte chi ha scoperto le orme, confermando anche la “ragazza” come dire, “è vecchia carampana, ma ragazza come capoccia “ in sostanza, diventata vecchia per niente.
Il Sindaco si sente in dovere di intervenire a sua volta per dire che mi darà anche una targa in memoria…..della scoperta ma anche in memoria della ragazza; naltro pò che aspetta a darmela sarò morta e sepolta con tanto di lapide “qui giace la ragazza che scoprì le orme” meglio che Bernardette e Lucia di Fatima messe assieme.
Il Sindaco però chiarisce che da tutto sto ambaradam spererebbe di ricavare un tot di soldi, come ricasco di qualsivoglia cosa, ed ecco, zac, punto sul vivo intervenire il Presidente della FSL che insiste sul fatto che “I Serini non si toccano” nisba, non gli venisse in mente di fare i Serini turistici per far moneta sonante che tanto ai Serini non ci va nessuno poi tutto sommato...nemmeno più noi, tra l’altro….per la gioia degli endemismi faunistici finalmente in pace.
E l’Ente Parco, l’hai visto tu? latitante il Parco, tra l’altro quello che più di tutti doveva essere interessato, e gli Esperuli? Pochissimi, magari stanno tutti sotto i Serini aspettando il bigliettaio.
La giornata si conclude con la visita alle famose orme di Dinosauro e Sergio DC che incalza il Presidente della FSL “Dinosauri?, spingitori di Dinosauri? Perché il Dinosauro dei Lepini è stato spinto fino agli Aurunci? Chi lo spingeva? Perchè i Dinosauri correvano sugli strati in salita?” ..no, non ti preoccupare Presidè, non è del nostro gruppo, fa a mezzo con i cugini…noi siamo e restiamo gli scientifici.
La sega ce la siamo presa io ed il Nozzolone che siamo arrivati in ritardo a cotanto evento ed abbiano fatto aspettare anche il Sindaco di Esperia che vuol fare turistici i Serini e mi vuol dare anche la targa in memoria.
Alla prossima! Mg 17.4.2010
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