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La sega all'Arcaro

Antefatto: Per non far scappare i più unici che rari allievi rimasti, si decide di alternare scavi e grotte, ma quali grotte, con sto tempo? al pozzo dell' ARCARO, nome assai impronunciabile per Mg, peggio del ruazzo sugli aurunci laddove si rotola cardinal ruini.

L’epica impresa: All'appuntamento sono presenti: Federica terminator, Mg, Paolo the best, Paolo Rafagano, Manuela, Luca, Roberta e Ivan del matese. Assente del tutto ingiustificata, che manco ha sentito la sveglia, Patrizia. Il Nozzolone non viene, decreta che la grotta fa schifo, senza averla mai vista. Enrico nemmeno c'è, ha il ginocchio ancora avariato.
Trovare la via giusta per arrivare all'ingresso è già un'impresa, da Ceccano ci sono dedali di intricate stradine contorte, tutti gli interrogati danno notizie contrastanti, indirizzandoci su e giù per colline e convalli, ma alla fine arriviamo alla "fontana del gatto", c'è la fontana, c'è anche il gatto e c'è un'erta che porta all'ingresso.
Come sarà l'andamento della giornata, si profila da bell'inizio, dove c'è tutto un interrogarsi sulle cose perse e su come si mettono gli attrezzi, protraendo i preparativi alle calende greche.
Arma terminator che, stavolta, non fa per niente onore al suo nome, per mettere una cavolo di corda su un pozzo da 8, analizza con estrema pignoleria ogni singola fase d'armo, manco fosse un pozzo da 300!! nel frattempo Ivan ed Mg s'immergono in filosofici discorsi su disostruzioni, Badino, ansia da prestazioni sessuali, e via discorrendo finchè non si secca loro la lingua a furia di elucubrare argomenti per ingannare l'attesa.
I successivi armi avranno la stessa cadenza, stavolta però, all'attesa dell'armo, si somma quella di coloro che lo affrontano e per carità di patria manco sto a dire chi, fatto sta che per salire un pozzetto da 10 con frazionamento in mezzo, ci sono persone che c'impiegheranno le ore bastanti a risalire il Paolo Roversi, facendo morire di freddo anche la calda Manuela, "ma sta grotta è fredda" , "no, non è fredda, è che stiamo per concrezionarci anche noi".
Mg e Paolo Rafagano, per non sentire freddo s'immergono anche nello yoga, e a momenti s'illuminano pure come buddha sotto il fico, a furia di aspettare.
Alla sala delle allieve, visto tutto sto correre...si fa una sosta doverosa, a mangiare, che si sa, per 300 metri di grotta, a voglia quante calorie sono servite.
Mg, visto che Ivan non ha portato il famoso coniglio, va a vedere le prosecuzioni, convenendo con il Nozzolone che sta grotta è proprio schifosa, in pratica una frana immensa, sì sì, con cristalli di calcite, va beh, però...
L'infilarsi tra i massi non le ispira per niente, e salutati gli astanti, decide senz'altro di uscire, perchè, se tanto mi da tanto, qua si fa notte.
In mezz'ora sta già fuori, ahh caldo finalmente, e s'accinge alla lunga attesa, dalle 15 alle 17,30, occupandosi come cacciatore raccoglitore del paleolitico ad accendere un fuoco con sterpaglie bagnate. Quando le viene il sospetto di aver tirato su qualche corda, e inizia a pensare di rimettersi l'imbraco, ecco arrivare il gruppo indenne ancorchè lento infame, ufffff meno male!!!
A chi la sega?
per la verità la darei a tutti, a qualcuno poi, altro che sega, darla è come sparare sulla croce rossa, ma stavolta se la prende Federica, per lentezza armatoria acuta.

Alla prossima!!!Mg 29/1/2006

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