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Sega il ritorno di Rambo (Rifacimento sede GGCR)

Antefatto:
Incontro Roberta in palestra “domenica vieni in sede?” “no, se fa bello voglio andare in montagna” “allora pure io!!!”.
Triiinnn “Paolo, domenica che si fa?” “si lavora in sede tanto il tempo è pessimo e poi devo smaltire gli avanzi del Natale, andiamo in sede con gli avanzi” ….
L’epica impresa: Tempo pessimo? Un bel sole mi sveglia, orcocane, abbiamo appuntamento in sede, noooooooo!! come nun me va, col sole…
Invece, appena varcata la soglia della cantina, ecco che mi prende il turbine lavoratorio, ma visto che prima non m’andava, allora metto il muso, che tanto ho le scusanti del caso. Lì ci trovo Paolo, Federica e Loretta, ma poi arrivano anche Irene e Roberta “quoque tu!, non dovevi camminare in montagna?” secondo me, visto che è a dieta, si è commossa all’idea degli avanzi di Natale.
Intanto, come al solito, ci dividiamo per argomenti: io alle pareti, Nozzolone, Paolo, Federica, Irene al pavimento, Loretta e Roberta a scopare, stavolta si contendevano la scopa, anzi Loretta m’ha pure chiesto di passargliela ma le ho risposto “vattela a pja”, l’argomento non è di mia competenza, sono cose loro. Paolo ha avuto da ridire su una goccetta e il Nozzolone che sporco dappertutto, niente vero! Però l’incazzatura m’è aumentata in modo esponenziale e non ho più fiatato, tutta presa a pitturare pareti.
Gli altri intanto mi pavimentavano intorno, vietatissimo montare sulle piastrelle appena messe, toccava zompare come cavallette. Irene poi s’è pure scordata e c’è camminata allegramente sopra, così le voci acidule delle scopatrici (invece di essere contente, pure acide sono) a intonare “sega sega!!”. Quando la fame s’è fatta finalmente sentire, ci siamo ricordati degli avanzi di Paolo coadiuvati da tonnellate di torroni, panforti, robaccia varia portata da un po’ tutti.
Ovviamente non avevamo né coltelli né salviette, poco male, gli speleologi nella scala evolutiva sono un gradino sotto all’australopithecus.
Mentre stavamo banchettando ecco arrivare Rambo direttamente dall’Africa, tutto speranzoso di poter finalmente mangiare in paese civilizzato, macchè, Paolo gli ha messo in mano un pezzo di carne nerastra che Rambo ha decretato essere carne di pitone, identica ha detto.
Per non saper né leggere né scrivere, mi sono attenuta a sbocconcellarmi il torrone, mentre Roberta si è sorbita una sbrodaglia verde, “è la dieta” mi spiega, sarà, meglio cicciona, che tra l’altro mi fa sentire meno freddo.
Rambo, come se fosse sempre stato qua, s’è immediatamente calato nella parte, progettando in 4 e 4 otto, su carta oleata di avanzo di natale, tutto l’impianto elettrico. Dopo Walter l’idraulico ci serviva certo anche un Ramo elettricista.
Satolli di serpente, tocca assolvere ad altri bisogni che il corpo impellentemente richiama. Sta sede ha il neo che i bar stanno tutti lontani. Il più vicino è quello che Angelo chiama “delle gnocchette”, ma è chiuso, tutta una corsa per trovarne un altro aperto, che è quello dei fighetti del corso che non ha fatto in tempo a chiudere prima del nostro arrivo. Si sbrigano anche a farci il caffè purchè portiamo via in fretta e furia sti stracci che vestiamo, che i clienti manco entrano se ci siamo noi, per paura di sporcarsi.
Irene nel frattempo se ne va e viene rimpiazzata da Fabio che si mette a grattare gli archi. Via via che il pavimento avanza tutto il lavorio viene spostato verso l’ingresso così mi sono trovata a dare l’acido all’arco esterno (bastava che alitassi..) mentre il Nozzolone con il frullino frantumava il trabiccolo, ahh che paura, tutte le scintille che dopo avergli abbruciato mezzo braccio (ma lui è d’amianto, si sa) si dirigevano dalle mie parti.. e no, se proprio devo scegliere, qua ho l’acido muriatico, chiamate quelli della 626! Siamo tutti fuori norma e poi dicono degli incidenti sul lavoro..
Rambo ha sentenziato che di sto passo noi sicuramente non ci fermiamo, restaureremo tutto il centro storico… aggratis per giunta!
Alla prossima!Mg 26.12.2010
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