sega successiva
torna all'indice
torna al menu
Sega dello scavo proficuo (Scavo al Pozzo di Walter)

Antefatto:Uscita del corso, dove? Sugli Aurunci, ma vah? E poi uno si chiede perché non rimangono mai, sti corsisti.

L'epica impresa:Ad Esperia ci dividiamo in due squadre: i due allievi con Paolo, Federica, Angelo e Luca vanno alla Falange Armata; Walter, Nozzolone, Mg, Loretta e Billo vanno a scavare il buco di Walter, un monte più in là. La nostra squadra viene condotta dal Nozzolone che, armato di GPS, tira una linea dritta come un metanodotto e noi dietro, senza fiatare (anche perché il fiato manca proprio, visto il peso che ci sobbarchiamo). Incontriamo Clino che ci conferma la bontà del percorso “Si andate di là che è più corto”. Corto, come no, peccato nel mezzo ci siano una quintalata di doline sparse, campi solcati quanto basta, il tutto tra boschi tutti uguali, tant’è che Loretta piegata sotto lo zaino mi chiede “ma siamo arrivati?” “come dislivello l’abbiamo fatto ed il buco dovrebbe essere al di là di quella dolina”, rispondo, solo che quella dolina è identica a enne altre, in realtà mancava un tot di su e giù, qua e là, che Loretta avrà pensato che sono una sola, come minimo.
Finalmente, solo in virtù del GPS, arriviamo al buco di Walter, il proprietario s’imbraca mentre il Nozzolone erige una capra con gran maestria.
Walter inizia ad estrarre massoni sempre più massicci mentre il fedele Billo al primo rumore molesto, anziché accorrere in soccorso del padrone, s’inguatta tra le felci e non si fa più vedere fino a sera. Billo stavolta non dà segni d’incontinenza dopo che la cagnetta di Clino gli ha negato le sue grazie, si vede che è stato colto da depressione da rifiuto. Lo scavo procede fiacco finchè un massone da 200 kili necessita finalmente dell’uso della capra previo allestimento di parcanco. E qui il Nozzolone dà sfogo a tutta la sua sapienza boyscautesta coordinando un tiro da Olimpiadi (ma c’è sta disciplina? Toccherebbe metterla, vinceremmo sicuro al 100%). Non contenti di aver estratta la casa di una dolicopoda (assegnata a Billo per distrarlo dalla depressione), c’accingiamo a tirare su un altro mega macigno finchè, con gran fragore, il pozzo si sfonda, trascinandosi appresso una montagna di macerie varie (fortunatamente non Walter assicurato, non da Luca, dalla corda).
A proposito di assicurazioni, ci sono da segnalare vari incidenti: Loretta che si becca una trapanata in fronte dal Nozzolone, il Nozzolone che si mazzetta un pollice, Mg che scapicolla lungo il sentiero con ferita lacero contusa alla gamba; Luca che fai, paghi o concili?
A questo punto, tocca armare per bene il pozzo, chi ha la chiave? Nessuno….sega collettiva è, tutti che tentano di assegnarla all’altro, ma resta il fatto che nessuno ha pensato alla chiave, allora il Nozzolone l’assegna a Paolo, visto che la chiave dovrebbe far parte del sacchetto d’armo.
Walter arma lo stesso usando il discensore e lo scalpello al posto della chiave, scende il suo pozzo (2 metri )e si mette a far casino laggiù nel profondo, tanto per non far sapere che in realtà non c’è prosecuzione evidente. Scende pure Loretta, visto che s’è portata l’imbraco e tutti e due continuano a spostare sassi per dare ad intendere chissà quali passaggi da allargare. Ma Mg ed il Nozzolone, da speleo-veteri, hanno ben capito, dall’assenza di urla disumane che la grotta se non chiude è perché proprio uno ci spera sempre. Ma tanto, come dice il sommo vate Badino “ci sono sempre più speleologi che scavano ingressi e sempre meno che esplorano in profondità” .
E te credo, Badino, proseguire in profondità vuol dire nell’ordine: perdersi la Littizzetto e non dover dar conto a Brunetta che ti soffia nel collo, annamosene vah, ci torniamo sta primavera a scavare in profondità.
La sega? difficile da attribuire, il Nozzolone, è vero che ha trapanato Loretta e condotto il gruppo come un metanodotto, ma ha pure alzato la capra, coordinato il paranco, costruito il reticolo di pali per proteggere l’ingresso. Gli altri hanno fatto il loro porco lavoro, dovremmo darla a Billo per vigliaccheria acuta, ma anche lui, poverino, a parte la dolicopoda non ha avuto modo di estrinsecare la sua mascolinità. A Paolo perché non ha messo la chiave? O a noi che non ce l’avevamo? Mahhhhh lasciamola sospesa, come lo scavo in frana finale…
Alla prossima!Mg 16.11.2008

sega successiva
torna all'indice
torna al menu