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La staffetta a Majin Bu

(Esplorazione Pozzo Majin Bu)


Antefatto: Petrella regala pozzi e che pozzi! E noi li raccogliamo a piene mani. Il gruppo lavora a ritmi serrati e ci teniamo a stretto giro di corda Federico ed Augusto del Circolo, guai chi ce li tocca, soprattutto Maurizio che li vuol deviare alla Verdecchia, sia mai, ormai sono nostri, o noi siamo loro, fa lo stesso.
Torniamo al dunque. Sabato Majin Bu è stata esplorata da Paolo, Federica, Federico ed Augusto. Stavamo al messaggio “BARATRO!!!!!!!!” e poi?

l'epica impresa:Eccoci, è domenica. Il Nozzolone, la sottoscritta, Angelo, Loretta e Patrizio, il suo amico osteopata, li raggiungiamo. Lungo la strada del Redentore, stop! Passa San Michele Arcangelo lancia in resta e la processione dietro. Lo portano a valle come le mucche? Ignoro gli usi e costumi dei santi locali.
Arrivo al campo e li vedo tutti con gli occhi a mezz’asta “che fu?, incriccamento generale? Niente paura vi abbiamo portato l’osteopata!”. Subito Federico si predispone prono, nella sua mise pile artica e mutande a pupazzetti. Ma l’osteopata non lo degna di uno sguardo, oggi è domenica e non si lavora. “a Lorè, chicc’hai portato? Questo non opera”.
Poche ciance, raccontateci la grotta. “C’è un meandro stretto, Nozzolò, ce passi, poi un pozzo da 15, mi raccomando, scarichissima tutta, scendete a grappolo, poi la nutella, mi raccomando, non toccate il soffitto viene giù tutto e vi tomba, poi un pozzone super, un baratro da scendere fino a un incrocio di corde,poi continua con un trenta, non lo scendete, toppa, più in là un altro pozzo (15, 20?) stretto vi porta sotto e ce n’è un altro stretttttttttttttisssssssssssimo e poi l’aria si perde. Certo ci sarebbe una finestra a metà del baratro”. “Andiamo! Facciamo sto traverso alla finestra” decido immediatamente. Manco lo facessi io poi. Federica spiega che hanno usato tutto, sono rimasti liberi e disponibili solo due armi e come si fa? “semplice” risponde Paolo “Mg va a prendersi gli armi del 30 che tanto non servono” . Bene, questo lo so fare.
Loretta e l’osteopata decidono invece di scavare l’assiolo, almeno si incricca pure sto qua e poi si scricca da solo. Nel frattempo arrivano anche Sanvincendodaitri e tutta la famiglia, bebè compresa, che le deve insegnare come si trovano le grotte.
Così, a Majin Bu scendiamo il Nozzolone, Angelo ed io, a grappolo, senza toccare nulla, in sta grotta che da angusta diventa giganteschina. Il pozzone ci esalta. Calcare color beige-panna con stratoni incredibilmente belli lisci che pare di stare agli abissi apuani. “E’ un bel Baratto!” esclama Angelo. “Baratro vuoi dire?” “si Baratto proprio” e scende a razzo. Ah bene, poi mi sbrigo a sorpassarlo prima che mi freghi il gusto di disarmare il 30. Mi affaccio, tutto sto lavoro sarebbe prendermi una piastina? mihhhh! Ma che pozzone!!!!!!!!!!!!un baratto peggio che peggio questo, tondo e liscio, baratteggia una cifra. Angelo a sto punto decide di scendere anche l’altro, che famo? Non lo seguiamo? Certo, ci sarebbe da fare il traverso, ma dopo, prima vediamoci la grotta tutta. A dire la verità schifiamo il pozzo super stretto, “ci sarà sceso Paolo” decidiamo, che è notorio, ama in modo esagerato proseguire nello stretto. Non altrettanto noi, torniamo sopra a fare il traverso. Chi lo fa? Il Nozzolone!!!! Che è grande grosso e lungo di braccia. Mi raccomando, hai pochi armi, vedi che puoi fa’ E lui fa. Con tre, dico tre, spit traversa metà pozzo. Magic-man!!! E si affaccia alla finestra. Butta il sasso che rimbomba BUNBADABUNBUNBUN!!!!!!! Baratto che più baratto non si può. Si ma l’ingresso è da scavare, venitelo a vedere! Fortuna che a Fioranello ho imparato i traversi.
Ha armato praticamente orizzontale, tre armi a metà pozzo, come ha fatto st’omo? Vuoi vedere che a dimagrire ha acquistato una marcia in più? Alla finestra proviamo a smazzettare, un lavoro rottambolesco proprio, il calcare è di quello duro come roccia, ma vah? A Majin bu niente schifezze, calcare compatto. Va beh. Torneremo con i rinforzi.
Per ora è andata bene così, torniamo fuori a dirlo agli altri. Euforia generale. Qua ci sono più grotte da fare che tempo per campare, te lo dico io.
Il ritorno a casa con Angelo in macchina è da sentirsi male dal ridere, c’ha raccontato le avventure del militare, Angelo sei una forza della natura! Ho dovuto mangiare un dio-bronch per riprendermi. E manco gli posso mollare il colpo di grazia…
Alla prossima! Mg 23.9.2012

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