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Sta li dietro..... (Esplorazione rilievo grotta del cacciatore- Ciauca Orticara )

Antefatto:Ormai le schede sono quasi tutte fatte, i rilievi anche, che manca? Ecco subito Vincenzo pronto a proporci 4 pozzi, uno vicino, tre distanti, indovinate che abbiamo scelto?, anzi, che ha scelto il Nozzolone per dare una bella alesata all’osso fracico? Quelli distanti. Ettepareva….

L’epica impresa: Oggi siamo Loretta, Fabio, Nozzolone, la sottoscritta e Guido da Formia, contattato tramite flickr, subito immediatamente eletto a fotografo ufficiale di spedizione vista la digitale grossa quanto i nostri zaini. A Campodimele abbiamo appuntamento con Vincenzo e famiglia, in stato assai interessante, per cui non c’accompagna, ma, con perfido sorriso ci porta sotto ad un sentiero e con indice accusatorio dice “di là, non vi potete sbagliare, appena un’oretta di cammino in sentiero non troppo ripido c’è ciauca orticaria, fatta quella ci sono le altre due a seguire”. A soreta! Intanto ciascuno di noi s’è caricato tutto l’armamentario per scendere, manco abbiamo fatto a passarcelo, macchè, tutti ansiosi di scendere sti buchi, e poi il resto in cordame. Quasi quasi volevamo caricare anche Guido ma appena conosciuto, ci pareva brutto. Il sentiero non tanto ripido era di un ripidume immondo, tutto pieno di alberi caduti e terroso che siamo arrivati spompatissimi all’orticara ridotti a sanlazzaro. In un’ora? Ma de che!!!! Credo in due ore almeno, non lo so che non avevo l’orologio, per evitare pesi aggiuntivi inutili. Il pozzo è bellissimo, per impressionare il nuovo accolito abbiamo anche imbastito un bell’armo con tirante che a momenti ci scappava anche il nodo dopo 11 metri di pozzo, da quanta corda abbiamo consumato fuori. Niente nodo, abbiamo deciso che lo scivolo finale si fa a ruzzoloni pur di non passarlo. Il pozzo, di una roccia incredibilmente bella e lavorata, ha un’aria ghiaccia che non si sa da dove viene, freddissimo peggio delle peggio grotte fredde, peccato che non si capisce da dove esca sto gelume che io sentivo venire da tutte le parti e il Nozzolone da nessuna. In medio stat virtus. Come frase non c’entra un tubo, ma ci sta bene ogni tanto nella sega. Fatto il rilievo e le foto con tutta l’accortezza del caso, che Paolo altrimenti mi strilla come fa col cane, usciamo a cercare l’altro con nessunissima voglia, che è tardi che più tardi non si può. Ma insomma abbiamo un compito istituzionale da portare avanti e bon. Intanto Guido si è calato nel GGCR e anche lui ci cerca il buco e lo trova anche, per ringraziarlo gli raccontiamo l’epopea dei cugini. Al solo nominarli scopriamo che sto buco, che Fabio e Loretta rilevano, altri non è che dei cugini, e capiamo anche perché, sta a 50 cm dalla strada percorribile con fuoristrada di cui sono dotati (solo di quello che altre doti non mi pare..). Per non far scoppiare una speleologica guerra mondiale ci teniamo il rilevo nel cassetto, sia mai si degnino di accatastare qualcosa. Tralasciamo poi l’altro pozzo segnalatoci da Vincenzo, troppo lontano per la giornata odierna e ci accingiamo a tornare per la strada, con un cucciolone di cane che per farci le feste ci morde le mani (addestrato dai cugini?). La strada per fortuna è tranquilla e non faccio in tempo a pensarlo che subito il Nozzolone estrae il GPS con il beneplacito di Guido e ci propone di tagliare per strapiombo erto e sassoso di costaserini-memoria. A tornare c’abbiamo messo più che a salire e s’è stufato anche il cane che c’ha abbandonato al nostro destino. Con le dita monche. A chi la sega? ma c’è bisogno di chiederlo? Domanda retorica: a Vincenzo!!!!!!!!! La prossima grotta, Vincè, vicina alle macchine! Alla prossima!Mg 31.7.2011
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