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va ad uso del territorio

TRASPORTI INTELLIGENTI

Se le città fossero liberate dal traffico privato, si arriverebbe prima ovunque e questo vale soprattutto per chi usa l'auto. Se i mezzi pubblici fossero elettrici o a idrogeno si respirerebbe meglio. Se i trasporti ferroviari per i pendolari avessero un decimo dei finanziamenti della (inutile) alta velocità, milioni di italiani arriverebbero al lavoro o a scuola in orario senza doversi poi fare la doccia. Se le città avessero come priorità le piste ciclabili al posto dei parcheggi si potrebbero portare a scuola i nostri figli pedalando, invece di parcheggiare il SUV in doppia fila. Bisogna odiare la macchina, non i trasporti. Le politiche dei Comuni devono incentivare il trasporto pubblico in particolare per le fasce più deboli o decentrate sul territorio come avviene nelle Comunità montane o per i pensionati nelle città. Allo stesso tempo il trasporto privato, dove non è necessario, ad esempio nei centri cittadini, va vietato, Chi possiede un'auto in città deve avere un proprio posto macchina, in caso contrario non può usarla per parcheggiarla sui marciapiedi, nei giardini o dove gli pare. Le auto in città vanno contingentate, dopo un certo numero vanno proibite.
Nuove bretelle, parcheggi, collegamenti autostradali vanno valutati con molta attenzione.
Se servono alla comunità, ai Comuni che sono interessati, se hanno un valore di lungo termine, si possono avviare. Altrimenti vanno proibiti senza se e senza ma. Meno ospedali, più biciclette.

TRASPORTI NEI COMUNI A CINQUE STELLE

Nel settore dei trasporti occorre intervenire sia a livello tecnico, incentivando lo sviluppo di mezzi di trasporto più efficienti e meno inquinanti, sia a livello organizzativo, favorendo lo sviluppo dei mezzi di trasporto pubblici e disincentivando l’uso dei mezzi privati soprattutto nelle aree urbane fortemente congestionate. Definizione di un piano di trasporti pubblici non inquinanti da parte di ogni Comune sia per l'area comunale che in riferimento ai collegamenti esterni al Comune. Dotazione di una rete di piste ciclabili "sicure" che consenta di raggiungere i punti di maggior interesse pubblico, esempio scuole, ospedali, municipi, ecc Istituzione di parcheggi comunali per le biciclette.
Introdurre la possibilità di parcheggiare le biciclette all'interno dei condomini.
Pedonalizzazione dei centri cittadini.
Trasporti di collegamento con tra l'area urbana e le aree disperse sul territorio, ad esempio nelle comunità montane.
Favorire con apposite convenzioni i servizi di car sharing e di bike sharing.
Definire un tempo di carico scarico delle merci nelle città in orari prefissati, ad esempio dalle 6.30 alle 7.30 del mattino.
Diminuzione delle tasse comunali, da definire da Comune a Comune, per chi non possiede un'auto privata.
Piano urbano per la mobilità dei disabili.
Finanziamenti a strutture private che operano nel trasporto dei disabili.
Forte inasprimento delle sanzioni e eventuale ritiro dell'auto per un periodo da tre a sei mesi per chi parcheggia sugli scivoli per i disabili.
Agevolazioni per l'insediamento di punti pubblici di telelavoro.
Navette pubbliche per il trasporto dei bambini a scuola.
Lo sviluppo di un trasporto pubblico con una forte valenza sociale è una importante fonte di riduzione dei consumi di fonti fossili e di impatto ambientale con ricadute sulla salute dei cittadini.

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