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TURCHIA

31.5.2010 Il nostro viaggio inizia a Igumenitsa, sbarchiamo alle 6 di mattina con il traghetto da Ancona e poi via di corsa verso Beroia, l'antica Verghina, prima tappa. Il posto, nonostante le famosissime tombe di Filippo II e C, è deserto, troviamo una pensione aperta e mentre il Nozzolone, mezzo malandato, si riposa, me ne vado a zonzo alla ricerca di vestigia macedoni o, al limite, a fotografare flora macedone. Salgo per un colle tutta interessata ma non mi avventuro più di tanto, non vorrei incappare nei cani rabbiosi vaganti per campagne e in fizzziii (serpentacci) in agguato. La Grecia pare sconsolatamente in crisi qua.

1.6.2010 Il Nozzolone sta sempre peggio, mal di gola, tosse e febbre , s'imbottisce d'antibiotici e viaggiamo spediti verso la Turchia, passando per la Tracia, facciamo tappa ad Alexandropoulis, piove.Una farmacia provvidenziale ci vende sciroppo per la tosse, visto che costa meno che in Italia compriamo anche Aspirina,a mò di souvenir. La mia passeggiata odierna e solatia è lungo la spiaggia ciottolosa, stavolta mi porto il bastone anti cani, salgo per una paretina che mi pare di vedere flora endemica interessante, pioviccica per cui passeggio per la costa autoscattandomi foto nostalgiche finchè arrivo sotto una caserma, non vorrei avessero disseminato mine antiturchi, meglio tornare vahh. Alla sera ci facciamo una minestrina in macchina.

2.6.2010Un bel sole saluta la mattina del malaticcio, lo convinco a vedere una grotta dei ciclopi nei pressi di Dikela, ci portiamo tutto l'armamentario speleo ma altri non è che un bel cavernone semi archeologico sotto l'antica città di Mesembria. Molto perplessi decidiamo che si, alla fine, meglio vederla sta Turchia, per cui varchiamo la frontiera aspettandoci un diluvio di tasse, balzelli, controlli. Niente di tutto ciò, la solita serie di bolli tondi ed eccoci in Asia minore, in paese extraeuropeo, chissà se ci faranno rientrare. Ci fermiamo al primo paese, Ipsala, per cambiare i soldi e fatti due conti, qua si spende la metà, un euro vale quasi due lire turche. Ci dirigiamo subito al mercato per comprarmi le prime ciliegie e vedere i prezzi, buoni! Mi faccio un pò di scrupoli per via dei pantaloncini corti che indosso ma il Nozzolone mi incoraggia a fregarmene, meglio che comincino anche loro ad adeguarsi se vogliono entrare in europa e rispettare i parametri capestro. Lungo la strada un susseguirsi di incredibile splendida campagna, campi coltivati,risaie e donne piegate in due con la zappetta corta a lavorare. Arriviamo ai Dardanelli, attraversiamo lo stretto a Canakkale e nel traghetto assaggio l'ottimo caj turco, buono!!! Ci fermiamo a fare spesa e mangiare ad un centro commerciale, il riso, usato come contorno, è davvero speciale. Dormiamo in una specie di città universitaria, per l'equivalente di 30 euro. Nella mia passeggiata solatia nella costa sottostante scopro che il mare è orrendo, la stiscia di ciottoli è disseminata di sporcizia, c'è un odore di immondizia bruciata che aleggia nell'aria ma il posto dove stiamo pare pretenzioso, c'è pure una sentinella all'ingresso del complesso residenziale, scopriremo presto che le guardie armate stanno in ogni complesso residenziale circondato da recinti. Andiamo a cena in una ristorante "Troia park" con tanto di cavallo di legno, pannelli raffiguranti gli eroi omerici e il plastico del luogo. Ci trattano benissimo, ci offrono una focaccia e il caj, spediamo poco ma non chiedete birra o alcolici, non si può. Visitiamo un paese poco distante con casupole di fango e una Turchia completamente diversa, da vita del neolitico. Facciamo la prima scoperta delle due Turchie, quella povera e quella dei ricchi, una differenza abissale.

3.6.2010 TROIA!!!!!!!!!! E' soprattutto per questo che siamo venuti in Turchia. C'è anche il cavallo di Troia, a bella mostra di sè e ricostruito come da raffigurazioni nei vasi.Visitiamo il sito col cuore che ci batte dall'emozione, i personaggi dell'Iliade si sentono vicini, Achille, Ettore, Priamo, Agamennone,Ulisse, Paride, Elena, le famose mura, la piana dello Scamandro, e poi anche la grotta con l'acqua, immancabile ma chiusa. Bravo Schliemann! Molto bene, almeno per questo ne è valsa la pena di venire fin quaggiù, vediamo un pò se si riesce pure a farsi il bagno, la costa è deprimente, costruita all'inverosimile e con un mare assai poco invitante, scartiamo un sacco di posti ma alla fine troviamo un miracoloso pezzettino incontaminato con pineta. Mi faccio il primo bagno nell'Egeo gelido e il Nozzolone no che sta ancora male e fa anche freddo, scoprirò che è uno dei pochissimi posti belli, ovviamente mi tengo il costume che le guide dicono che non si può, proprio non si può, far nudismo, e va behhhh..profondo medioevo. Passiamo per posti vulcanici assai interessanti nel loro squallido sconvolgimento tettonico fino ad arrivare a Gulpinar dove visitiamo il tempio di Apollo Smintheus con la cicogna che ha fatto il nido proprio sopra una marmorea colonna. Bello bello bello, peccato che il museo contenente gli altorilievi del tempio con la storia della guerra di Troia sia perennemente chiuso. Seguiamo ancora la costa per vedere se per caso ci siano bei posti, andiamo a dormire a Babakale nella punta della baia di Edremit. Tentiamo una sortita al mare, che ci hanno detto che è bello, l'acqua è pulita ma tocca stendersi tra le macerie del porto perchè quella sarebbe la bella spiaggia.

4.6.2010 Oggi andiamo a vedere Assos, attraversando una specie di altopiano suggestivo, semi desertico con delle costruzioni che sembrano nuraghi schiacciati. Assos è straturistico per cui non lo visitiamo neppure, limitandoci a vedere dall'esterno tutto l'insediamento visto che solo per prendere un caffè c'è costato come l'ingresso alla cittadella che si può vedere benissimo da fuori, la cosa più interessante infatti è la cinta muraria fortificata tra le meglio conservate del mondo greco. Andiamo a dormire a Ayvalik, che a detta delle guide si affaccia su un tratto di costa molto frastagliato punteggiato di numerose piccole baie. In sostanza è tutta una città, cemento fino al mare che si affaccia su un ciottolame pieno di immondizia laddove non è stato utilizzato dai numerosissimi e pretenziosi alberghi. Per rabbia di fame mi faccio il bagno lo stesso immaginandomi di stare nella creme della creme della Turchia. Fortuna che troviamo da dormire in una pensione affatto cara condotta da due vecchiotti che mi guardano male tutto il tempo per via dei calzoncini immagino. La sera mangiamo sempre molto bene con Kebab, riso, cay e yogurt che costituirà la nostra dieta base.

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