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VAL DE PIERO

(dalla locanda alla Stanga alla Forcella Oderz-fino al rifugio 7° Alpini)
Itinerario alquanto faticoso (1300 m di dislivello) non privo di tratti esposti e non facili, specie in discesa.
Di grande bellezza per l'ambiente solitario, grandiosi e selvaggio.
Qualche tratto esposto è attrezzato con corde metalliche. C'è rischio probabilissimo di prendere zecche, anche minuscole, essendo frequentato da animali selvatici. Attualmente (settembre 2009) c'è un'ordinanza che vieta il transito nella valle in quanto esposta a rischi e non manutenzionata.

Descrizione dell'itinerario: Dalla locanda "alla Stanga" (429 m) in val Cordevole si sale rapidamente per sentiero buono, erto e sassoso lungo la costa del bosco posta sopra alti dirupi a Nord dello stretto sbocco della Val de Piero, non percorribile sul fondo.
Dopo circa 20 minuti il sentiero si porta a destra, alto sopra la valle, ora ci si addentra sull'alto fianco sinistro della Val de Piero, sotto i dirupi meridionali della Costa Bramosa.
La traccia, ben marcata, corre ardita, spesso molto stretta, sotto alti dirupi e sull'orlo del profondo burrone nel cui fondo scorre il torrente.
Alcuni punti sono molto esposti (in uno corda metallica, da controllare). Di fronte appare l'ampio e selvaggio circo della Val del Larese e della Val de le Pale del Busnor, dominate dalle pareti della Pala Alta.
Il sentieri attraversa alcuni ripidi valloncelli che scendono dalla Costa Branosa e, quindi, risale una pala di bosco (frequente passaggio di camosci). A circa metà della salita, si possono notare a destra, in una piccola conca della foresta, i ruderi di un ricovero di pietra (Casonet de Val de Piero 660 m) dai quali è possibile scendere sul torrente ed attraversarlo per portarsi sugli impervi itinerari per le valli del Larese e de le Pale del Busnor o per la forcella Medon.
Si prosegue in salita a zig zag nel bosco, verso NE, inoltrandosi poi, in un ampio vallone (poco sotto, i resti di un altro ricovero ad altra possibilità di scendere il torrente).
Ben presto di giunge ad un torrentello che scende dalla gola del Forzelon (subito oltre inizia la traccia per il Forzelon). Si continua in quota od in lieve salita (traccia a tratti stretta, attenzione!) lambendo la base degli orridi ed altissimi burroni del Col de le Giasene e della Fratta del Moro.
Si scende a fondovalle per lastroni (corda metallica). Ora la valle si apre con visioni dantesche.
A destra (Sud) scendono orride, in basso confluendo, a Val Destirada (dalle forcelle del Medon e da i Sabioi) e la Val de le Traverse (dalle Pale dei Pinei). Incombono i selvaggi dirupi del Code de i Gai, del Bosch de la Zesta e del Pulpito, dominati dalla bella parete Nord della Pala Bassa.
Di fronte si erge con impressionante imponenza, per un kilometro e mezzo, la paurosa parete sud-occidentale del Burel (sin qui 2 ore dalla Stanga).
Il percorso ulteriore si svolge su traccia spesso alquanto incerta, specie nei tratti ghioiosi o franosi. Seguire la segnalazione. A destra del Burel si scorge la forcella Oderz, la Quarta Pala e le Cime dei Pinei, ancora alta e lontana.
Passando fra grandi blocchi, che invadono il letto del torrente, si segue la ripida traccia, per un erto colle cespuglioso, portandosi a ridosso degli zoccoli dirupati che fanno da basamento alle pareti meridionali del Burel e della Pala Tissi.
Si prosegue più o meno sul lato sinistro (nord) sopra il vallone che scende dalla forcella Oderz, fino a che, quindi sotto la forcella stessa, si traversa a destra su terreno alquanto franoso (corde metalliche. Attenzione in discesa a non portarsi troppo in basso, seguire la segnalazione).
Per un canalone ghiaioso si perviene così alla forcella Oderz (1716 m, bella visione sulla conca di Pis Pilon. Ora 5-5,30 dalla Stanga). Dalla forcella si scende per l'aperto vallone, in parte ghiaioso, tenendo un pò a sinistra (NE) fino al torrentello del fondo.
Il sentiero ora, corre lungo lo sbocco di vari canali rocciosi che scendono dagli zoccoli della Pale del Balcon e formano una amena successione di pozze, cascatelle e conche di acqua limpidissima.
Il sentiero prosegue ora in lieve salita fino al rifugio 7° Alpini ben visibile (ore 0,45 dalla forcella, 6,30 dalla Stanga.

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