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Francia
Vercors

Vercors: qualche notizia:

Il massiccio del Vercors si trova nella regione Rhône-Alpes, a sud –est della Francia, a cavallo tra i dipartimenti della Drôme e dell’Isère.
Il massiccio si estende su 135.000 ettari con una lunghezza da nord a sud di 60 chilometri e una larghezza est-ovest di 40 chilometri; si eleva dalla quota di 800 m fino ai 2.346 m del Grand Veymont, la vetta più alta. Nel suo interno la riserva naturale degli Hauts-Plateaux, priva di strade e abitazioni, protegge foreste, prati di alta quota, falesie calcaree, flora e fauna eccezionali.
Sotto il profilo geologico il Vercors è composto da rocce sedimentarie, formatesi tra 165 e 130 milioni di anni fa in un mare poco profondo, alternate a marne e calcari marnosi, che hanno prodotto spettacolari balze rocciose e creato oltre 4000 grotte, tra cui la Gouffre Berger, -1.198 metri, che per anni è stata considerata la grotta più profonda del mondo.
Durante le glaciazioni, avvenute da 2 milioni a 10.00 anni fa, l’erosione periglaciale ha generato coni detritici sotto le scogliere calcaree e l’erosione torrentizia ha scavato profonde gole e spettacolari canyon (Bourne, Varnaison, Combe Laval, Bournillon, ecc).
Il Vercors, grazie alla sua storia geologica, ha una molteplice varietà di ambienti: valli alluvionali delle Drome e Isere, falesie alte anche 400 m, colline boscose, altipiani ricoperti di prati subalpini e pinete, creste e pendii rocciosi.
La diversità del clima nelle varie zone del massiccio e la varietà di ambienti, hanno favorito una ricchezza botanica rappresentata sia da flora di affinità mediterranea che da quella propria di climi continentali e di zone di alta quota.

Flora del Vercors

La regione è molto importante anche dal punto di vista preistorico e storico, tali testimonianze si possono vedere nel Comune di Vassieux en Vercors laddove si trova sia un museo della preistoria che, a Col de la Chau, il memoriale della Resistenza Francese della Seconda guerra mondiale.
Nel predetto Comune, infatti, è stato scoperto un esteso sito di industria litica, composto da selci di qualità eccellente, sfruttato per tre secoli dal 2700 a 2400 a.c., sopra il quale è stato costruito il museo.
Il Vercors, inoltre, è stato uno dei più importanti nascondigli utilizzati dai “maquisards”, combattenti partigiani il cui nome deriva dal francese “maquis”, letteralmente “macchia”,”boscaglia”, che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno resistito alle truppe tedesche, istituendo, nel luglio 1944 la libera repubblica del Vercors.
Panoramiche strade attraversano il massiccio costruite sopra impressionanti gole, tra queste le più suggestive sono: quella di Combe Laval “la plus belle de la France” tra picchi a strapiombo, gallerie e curve sospese nel vuoto, e quella del Gorges de la Bourne che, partendo da Pont en Royans, dalle case sospese sopra il torrente, percorre per 24 chilometri l’omonima gola fino a Villards de Lans.

9.4.2007 La prima tappa del viaggio è alle Alpi Apuane, dormiano da Piera a Levigliani.Tanto per sgranghirci le gambe affrontiamo in salita la stupenda, marmosa e marmittosa gola dell'anguillaia, senza corde nè altro. Ci troviamo presto a malpartito, indecisi tra salire il paleo ripidissimo o la viscida gola da arrampicare in libera, optiamo per il paleo e scopriamo un interessante nuovo buco nell'altra parte della gola.Probabilmente non è mai stato visto, per arrivarci servono corde.

10.4.2007 Seconda tappa Biancon, c'è appena il tempo di visitare la città fortificata, opera di Vauban, situata tra le rive di fiume Durance.

11.4.2007 Ci dirigiamo verso Grenoble seguendo il corso della Romanche. Lungo il percorso ci fermiamo per arrampicarci su una ferrata "ferrata du grand clot" costruita nella parete rocciosa dove di aprono numerose ex miniere di argento e piombo "mine de plomb". Mi riempio lo zaino di galena argentifera, essendo, guarda caso, proprio incappata nella vena preziosa.

12.4.2007 L'escursione d'obbligo da Grenoble è nel Massif de la Chartreuse, tra Grenoble e Chambery, costituito da calcare giurassico corrugato e coperto di faglie. Da mappa, dovremmo percorrere un randonnè GR, che porta, tra l'altro, anche al silenzioso monastero de la grande chartreuse, ed, in effetti, arriviamo alla cittadella monastica . Poi, senza vederle altri, seguiamo dei segni rossi che conducono in modo assolutamente perpendicolare verso pareti rocciose 500 metri sopra. Sarà il GR dei galli? sotto i nostri piedi nessun percorso calpestato, solo quei segni sugli alberi che indicano un improbabile sentiero ammazzagambe. Arrivati alle pareti decidiamo che arrampicarsi oltre è da pazzi, perchè di pura arrampicata si tratta, per cui rotoliamo velocemente a valle.

13.4.2007 Nei dintorni di Chambery incappiamo in una zona davvero notevole, dal punto di vista carsico e paleontologico, il gorge du guiers ed i soprastanti altopiani. Decidiamo senz'altro di fermarci a dormire a Sant Laurent du Pont e, bardati di tutti punto, ci armiamo un traforo, utilizzato come grotta turistica chiamata "les echelles inferiore", percorrendo invece la sottostante parte non turistica (corda da 20 necessaria).

14.4.2007 Anche oggi stiamo in questa zona, che fa parte del Massif de la Chartreuse, stavolta percorriamo i sentieri dell'altipiano ed incappiamo, insperatamente, nella grotta risorgente Fontaine noire, il cui ingresso è stato utilizzato durante la preistoria. Visitiamo un'altra grotta, di cui si ignora il nome, dall'invitante speranzoso ingresso,che chiude inesorabilmente ed altrettanto insiegabilmente (probabilmente a causa di innalzamento del terreno) dopo circa 200 metri di comodissimo corridoio.

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