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Il buco in parete di Rocco (Ricerca cavità Monte Semprevina)

Antefatto: Dopo le fatiche di domenica, lunedì si riposa ma il martedì….e no! Un po’ di montagna ci vuole!

L’epica impresa: La giornata lavorativa inizia in quel di Pian della Croce, laddove il Nozzolone impianta tutto il marchingegno per testare i DBZ, chiodi a percussione buoni per ogni occasione. Stavolta mi fido un po’ di più e guardo interessata il dinamometro che sale sale sale fino a 480 kg con la rottura della piastrina a lastrina. Bon il chiodo regge! La lastrina no. Prendiamo la corda che è diventata dura come un sercio e manco si piega nello zaino, per andar alla ricerca del buco in parete di Rocco. Facciamo il sentiero CAI fin sulla cresta per deviare a vedere il pozzo del ruscelletto, ci affacciamo e….uno scroscio d’acqua che levati!! “ti va di calarti a vedere?” mi propone il Nozz, notare che sto senza imbraco, il pozzo non ha armi e la corda è quella stressata dalle prove.. “Certamente!” rispondo. Il Nozz mi fa sicura a spalla e mi calo fin dove posso, prima che il pozzo diventi verticale, vedo circa 5 metri sotto il cono detritico e sento un rumore d’acqua che scorre impressionante. Questo lo scenderemo prima possibile. Bon. Ora proseguiamo alla ricerca del buco in parete passando per dei posti strepitosi, pieni di doline e campi solcati. Per noi del tutto nuovi. Da tornarci a ficcanasare certamente. Arriviamo finalmente alle pareti del buco, scendiamo sotto e, preciso al millimetro lo vediamo, laddove ce l’ha segnalato, il buco in parete di Rocco! Appunto, in parete. Tanto in parete che conterrà sicuramente pitture, graffiti, nidi di aquile e chissà che altro, magari continua pure (direi di no, a naso). “Sali” dice il Nozz “ti arrampichi così così così” come no? Mi metto due fettucce, mi lego la corda che servirà per scendere e scalo. Arrivata laddove strapiomba vedo che a salire salirei ma a scendere non se ne parla. E se si stacca l’appiglio? “ti tengo io” fa il Nozz due metri sotto “come mi tieni? Per i piedi?” quelli si salvano ma tutto il resto no, testa spiaccicata siccome cocomero. Non trovo alcun posto dove assicurare la corda tra l’altro. “Scendo che di rischiare una rottura di ossa alla mia età non me la sento, torneremo con gli armi”. Prima possibile direi. Intanto si è fatto tardi e tutto sommato stamo anche lontanucci dalla macchina. Gli ultimi raggi del sole illuminano il nostro stravaccamento in macchina “se sta ben sentà però!” “Stavolta il Nozz ha camminato, anvedi, ma quanto? 8 km per 800 m di dislivello, quasi comequellidecai sta diventando!
Alla prossima!! Prima possibile… Mg 23.1.2018
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