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L'Altipiano di Campo Imperatore

L'altopiano, posto a una quota variabile tra i 1500 e i 1900 metri, è lungo circa venti chilometri, con una larghezza che varia dai tre ai sette chilometri; il pendio sale dolcemente, in un alternarsi di pianure alluvionali di origine lacustre con morene lasciate dagli antichi ghiacciai, rock-glaciers, nivomorene, circhi glaciali, brecciai e fiumare, pareti rocciose.
Le cime che lo delimitano e circondano sono: la Scindarella (m. 2233) e Monte Portella (m. 2385), con i loro spettacolari circhi glaciali; Corno Grande (m. 2912), che domina dall'alto delle sue quattro vette e Monte Aquila (m. 2494), la sua naturale anticima; i dolomitici Brancastello (m. 2385) e Monte Prena (m. 2561), dalle tormentate forme ricche di canyon, l'erboso versante meridionale di Monte Camicia (m. 2564).

Geologia

Campo Imperatore è di origine tettonica, con la morfologia modellata dalle alluvioni e soprattutto dai ghiacciai, dalla neve e dai fenomeni periglaciali. Sono, infatti, ancora visibili le morene di fondo, laterali e frontali di quello che, fino a quindicimila anni fa, era il ghiacciaio più grande dell'Appennino: dalla valle di Monte Aquila scendeva, per circa undici chilometri, fino alle Coppe di Santo Stefano, coprendo una superficie di oltre venti chilometri quadrati.

Flora

Il mondo vegetale è caratterizzato dagli immensi pascoli di graminacee, con prevalenza di festuche, seslerie, codoline, forasacchi, palei e cervino; sulle fiumare le piante più caratteristiche sono la violacciocca italiana (Matthiola italica), entità endemica dai fiori violetti o gialli e le foglie verde chiaro, il camedrio alpino (Dryas octopetala), simbolo dell'artico, da cui prende il nome l'ultima recrudescenza fredda delle passate ere glaciali, il "Dryas recente", la sesleria delle paludi (Sesleria caerulea), specie rarissima segnalata sull'Appennino solo in quest'area; abbondante è la presenza di Ononis cristata apennina, endemismo centro-appenninico.

Sentiero per il Gran Sasso - Corno Grande (2912 m)

Sentiero Direttissima
e ritorno per la via delle Creste

Dislivello: 700 m.
Dal piazzale di Campo Imperatore si prende il sentiero CAI che, a sinistra sale per il rifugio Duca degli Abruzzi, si prende invece quello a destra che attraversa i pendii della Portella fino ad arrivare sulla Sella di Monte Aquila (2335m.)
Si scende brevemente fino a un altro bivio ben segnalato, tralascindo il sentiero a sinistra della via Normale.
Si va a destra risalendo la cresta verso monte Aquila che si abbandona a un’altra deviazione dove, prendendo a sinistra, si seguita a salire fino alla Sella di Corno Grande (2421m.).
Dalla Sella si torna a salire facendo bene attenzione ai bolli biancorossi CAI, seguendo le tracce sulla ghiaia che portano fino al “Sassone” (un grosso masso facilmente identificabile).
Si oltrepassa e, poco oltre, si arriva a un ultimo bivio anch’esso ben segnalato. Si tralascia il sentiero di destra che porta, con un sentiero ferrato, al Bivacco Bafile e s’inizia a salire seguendo, ora, dei bolli di colore verde abbastanza visibili e ben disposti.
Si salgono dei canali abbastanza verticali con passaggi di arrampicata di 1° e 2° grado, tra cui a quota 2800 un dosso di roccia da risalire sul centro; una volta superato quest’ultimo tratto si arriva in una piccola conca ghiaiosa da risalire facilmente fino alla vetta Occidentale di Corno Grande a metri 2912.

Si può tornare per la via normale si trova a destra in direzione Nord.
Scendendo a sinistra (Ovest), s’inizia a percorrere la via delle Creste, molto ben segnata con bolli rotondi bianchi- rossi; è anche presente un minimo tratto attrezzato con tubo di acciaio ferroso per oltrepassare un piccolo salto di roccia.
La via conduce alla sottostante Sella del Brecciaio (2506m.) dove s’incrocia nuovamente il sentiero per la via Normale che riporta, dopo aver costeggiato la parte alta della conca di Campo Pericoli, alla Sella di Monte Aquila e, conseguentemente, al piazzale di Campo Imperatore.

Sentiero per il Bivacco Bafile (2669 m)

Dislivello: 550 m
Si parte da Campo Imperatore e si prende il sentiero verso la sella di Monte Aquila. Da qui verso la Sella di Corno Grande e al Sassone. Si piega a est lasciando a sinistra la via per la vetta occidentale si giunge al bivacco passando per canali, cenge e roccette in parte attrezzate con funi metalliche.

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