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Grotta Panici

Antefatto: Grotta Panici (che noi chiamavamo Panisci) l’avevamo cercata inutilmente, più volte, seguendo i punti catastali di Roma40 e le indicazioni del pastore “seguite il fosso, salite ripidissimi che sta sotto gli scogli a sinistra”. Finchè Gabrile, pietosamente, è venuto in nostro soccorso “lo sapete che ora il catasto è aggiornato al marzo 2021? Basta inserire i dati sul sito della Federazione e chiedere la password al presidente del gruppo….ecco…in attesa di quest’ultima, Gabriele ci manda la scheda catastale, la foto, e il punto aggiornato. Annamo!!!!!!!!

L'epica impresa: E’ lunedì, dovrei fare gli ultrasuoni al dito e due ore di Spartano. Coi primi me la cavo in fretta “Marco!! Sono in anticipo, attacca l’arnese che faccio da me, vado di fretta!”, col secondo avverto “faccio sega ma ho la giustificazione”. Che si sa che lo Spartano se la prende a male delle assenze, essendo noi più che una palestra una scuola elementare, se non asilo infantile.....Con Sergio devo fare opera di convincimento “Non piove”. Anche se ogni due per tre gufeggia che al Lupone pioverà. “Senti, semmai abbiamo il ricambio”. Invece no, tutta la strada soleggiata, Campo di Segni mezzo e mezzo e il Lupone con la nuvola che ci aspetta. Bellissima atmosfera la faggeta autunnale con la nebbiolina. Saliamo ripidamente prima il fosso, poi affrontiamo gli scogli (scogli? Va beh, su per giù 65 milioni di anni fa) e, infine, il ripidume. La grotta sta la, la vedo sotto gli scogli che ci aspetta. Non faccio in tempo a vedere l’entrata che già so come va a finire. 5,25 m dopo toppa inesorabilmente. E il sequestrato? Perché la grotta prende il nome da Cesare Panici, un capo banda di efferati briganti che nel 1867 sequestrò un tal Ignazio Tommasi di Cori, tagliandogli un orecchio e imprigionandolo nella grotta. Roba che avrebbe potuto tranquillamente scappare. Bene nella grotta, piuttosto modesta, oltre che non esserci prosecuzioni di sorta, non ci sono tracce banditesche. Va ben, Sergio in ogni caso prende direzione, lunghezza, larghezza, altezza e bon. Visto che non piove affatto cerchiamo altri improbabili buchi negli altri scogli vicini, ma il Lupone, si sa, è avaro, per altre grotte contiamo semmai su Dante che, come Rocco per la zona di Supino, è il nostro riferimento. Per oggi basta, lavoro fatto e finito e bon.

Alla prossima! Mg 5.12.2022

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