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La sede

Antefatto: Comprare una disastrata catapecchia di cantina a tre piani sottorranei al centro di Marino, senza possibilità alcuna di parcheggio, roba da gruppo speleo di quelli che si fanno le pippe mentali sperando che diventi la reggia di Caserta e attiri frotte di appassionati da tutto il circondario.. personalmente non ci credo affatto ma mi adeguo. Del resto sono anni che li sento parlare di tutto e di più e mi adeguo, come dice il Buddha nell’ottavo e ultimo precetto “non ti lasciar coinvolgere in inutili discussioni”. Non discuto, mi adeguo.

L'epica impresa: E allora? Beh, diciamo che come pippe mentali spelee ci siamo, del resto mi piace lavorare inutilmente, l’ho fatto una vita al ministero e come hobby ho scavato miriadi di buchi inconcludenti. Lavorare in sede non è da meno. Usurante, faticoso, più o meno inutile ma assolutamente divertente. E poi con Sergio siamo una coppia di ferrivecchi che levati. Così abbiamo iniziato dal liberare l’ultima e più lunga scala dalle macerie piene di robaccia muffosa e ragnosa. Abbiamo creato una specie di scalinata Trinità dei Monti, più o meno. Ma sotto che c’è? Lassa perde….una galleria fangosa piena di anfratti che porta a una sala rotonda con una colonna in mezzo. Diciamo che è quella che mi attira, una specie di mitreo sotterraneo rotondo. Vero è che il pavimento è ricoperto dal fango di Bellegra, ti affondi e a momenti ci lasci gli scarponi. Questa, tra le altre, è la nostra ultima fatica. Ieri a spalare fango mi sono ammazzata, sono andata in palestra piegata in due e voilà!!! Lo spartano mi ha rimessa al mondo, raddrizzata quanto basta per tornare a zappare. Ma oggi mi aiuta Sergio. C’è da spostare un macigno rettangolare di ottima fattura, portarlo avanti e creare un vano dove buttare il fango della sala tonda. Hai presente gli egiziani a fare piramidi? Ecco così ha fatto, ha attaccato la corda alla colonna della sala, ha messo due fix nel masso, ha piazzato un argano e miracolosamente quello si è spostato fino a collocarsi nel posto giusto.”Bravo Sergio, adesso prendi la pala e butta tutta la terra che hai levato”. Questo il mio ringraziamento. Oggi non ci penso affatto a zappare, tolgo il fango con la cucchiara e la callarella, la schiena sta a posto ma il dito a scatto è diventato una zampogna, non paliamo poi del gomito…O onor del vero, il motivo che ci spinge a venire qua parecchi pomeriggi la settimana, diciamolo, è il bar pasticceria dai mignon sublimi. Certo quando ci vedono arrivare scarponi e tutto si mettono le mani nei capelli ma sono veramente gentili. E anche oggi è andata, solitamente dopo un po’ di lavoro ci guardiamo nelle palle degli occhi “mortommazzato abbastanza?” e via, a casa. Però per essere onesti, che è roba rara, anche gli altri soci si stanno dando da fare, ma al piano di sopra, il sotto è nostro! Bella la vita dello speleo fuori grotta veh? Avvicinatevi con fiducia….la sede vi aspetta, il fango delle grotte anche…
Alla prossima! 16.12 2022

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