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Grotta dell'Imbroglita

Antefatto: La prima escursione dell’anno? In grotta!

L’epica impresa: L’occasione è verificare e prendere dati dall’esperimento sui cerchi di grotta di Francesco, la grotta è l’imbroglita e i partecipanti sono: Francesco, Sergio, Sibilla, Diana e la sottoscritta. Con Sergio ci svegliamo la solita ora, presto ma nemmeno tanto, la cosa più difficile della giornata è schiodare Diana e Sibilla, farle preparare e metterle in macchina. Però in due ore, soprattutto grazie alla santa pazienza di Francesco santosubito (“ho scelto un’altra via”), l’impresa è compiuta. Un fitto nebbione ci accompagna fino all’ingresso a pozzetto dove ci caliamo senza troppi indugi. Francesco e Sergio si dirigono all’esperimento mentre controllo le nipoti nel saltino successivo. Problemi zero. All’esperimento Diana si inchioda al calcare siccome stalagmite, che di visitare la grotta non le può fregare di meno, invece con Sibilla ce ne andiamo a far foto, vedere pipistrelle allattanti e…”Nonna ci infiliamo nella strettoia?” è l’imperiosa richiesta di Sibilla che, scartata l’idea di fare da modella, vuole invece esplorare la grotta in tutta la sua estensione. Compresa la saletta dopo la strettoia fangosa e bagnata. “Chesseimatta che ti bagni e t’infanghi!!” “papà c’è stato?” “si perché non si ricordava dove finisse la grotta ma si è pure pentito in quanto oltre una saletta non c’è altro!” “allora vado? Vieni anche tu?” “non ci penso per niente che non mi va di lavare tuta e sottotuta, vai tu ma togli l’imbraco”. Presto detto Sibilla s’infila nella stretta pozza tutta entusiasta di raccontarmi il dopo “dai c’è un salto, scendo? E una salita, vado?” “stai attenta ma vai”. Penso di essere come Casteret con la figlia, mai tarpare le ali con paure assurde. Dopo un po’ torna entusiasta, bagnata, infangata e, visto lo stato del vestiario, decidiamo di uscire con Diana, lasciando gli altri due a prendere dati. Stavolta ai saltini è Sibilla a insegnare a Diana come mettere gli attrezzi e districarsi nella corda. Insegnante nata. Diana non fa una piega, vede una ranocchia e qua si emoziona a prenderla in mano e vederla zampettare. Bon, almeno qualcosa che le interessa oltre allo smartphone. Esco anch’io e devo seguirle di corsa che Sibilla è ansiosa di cambiarsi in macchina. Il tempo di farlo e arriva il resto della brigata, con i quali andiamo a Prato di Campoli dove splende un sole stupendo. Tutto sotto nebbia. Foto da sogno. Lasciata la compagnia alle panchine, con Francesco saliamo una costa sassosa ed assolata nell’inutile ricerca di buchi. Ma con una visuale sull’innevato Pizzo Deta e la nebbia sottostante appagante quanto basta. E anche questa è fatta, sempre grazie!!!
Alla prossima!!!! Mg 2.1.2022

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