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Le fatiche del raduno (Raduno speleologico Lessinia - Buso della Rana)

Antefatto: Lessinia 2011, il raduno speleo, già non sto nella pelle, “Nozzolone, c’andiamo?””NO! non sopporto il frastuono dello speleobar, ma se vieni a cena con me invece che nei capannoni, vengo”.
Il raduno val bene una cena, ok!.

L’epica impresa: Eccoci finalmente a Negrar, una città né brutta né bella, ma con la pietra veronese - rosso ammonitico da scalpellare - dovunque.
Non ci sono gran indicazioni, ma caschiamo per caso proprio nel cartello “assemblea SSI”, non posso certo mancare e chi incontro per primo? Mayo!!! Immediatamente ci caliamo nel ruolo degli speleo scassacazzi e andiamo all’assemblea mentre il Nozzolone fa i suoi giri di rito. All’assemblea ci trovo anche Angelo, e vai!! posso spettegolare a tutto spiano mentre seguo il resoconto di “cosa fa l’SSI e cosa non fanno i soci iscritti”.
Ben, io qualcosa ho fatto, così mentre discutono di Scuola dell’SSI, che sarebbe un argomento che proprio non m’interessa, avendo scuola autonoma autarchica che fila liscia una meraviglia, mi defilo a vedere col Nozzolone le incredibili congiunzioni sarde sumolente-bue marino-su palu-suspiria-sustocazzoooo, ecchesagerati sti sardi!!!!!!!!!! Appena termina la sardegnità spelea, salutati un po’ di sardi-amici, torno subito all’assemblea, cavolo, mi sono persa l’ambiente, va beh, resto fino alla fine laddove si approva tutto purchè finisca in fretta che è ora di pranzo.
Lo spelebar è lontano anni luce da ogniddove, sto convegno è fatto per gli speleo a scopo allenatorio, a furia di salire e scendere tra i vari stands e capannoni mi sono venuti glutei e cosce scultorei, tipo pietraveronese appunto.
Allo speleobar ancora non c’è frastuono, ovviamente vado dagli scledensi e mi pare di mangiare il cibo della mia infanzia, buono!!!
Col Nozzolone torniamo di corsa a vedere Checco che parla di come la velocità fa rompere corde, moschettoni, discensori e bloccanti, visto che come si rompono da fermi era già stato studiato. Ottimo argomento, fortuna che fra un po’ smetto di fare speleologia e i miei attrezzi possono rompersi da fermi senza me dentro. Subito dopo le rotture ecco la speleologia veneta, diciamo che sono venuta proprio per sentire cosa combinano sti veneti senza di me. Così, come il tifoso davanti alla sua squadra preferita, ascolto le scoperte dei gruppi di Vicenza e di Malo al buso della rana, ricordando che allora erano i nostri rivali, ma quanto arriva Schio con le scoperte della Pissatela e di Malga Fossetta sento il cuore andare a mille, troppissimo ganzi, e meno male che sono venuta nel profondo sud, chi gliela fa a farsi sto meno mille impestato???? Certo, avrei sempre potuto aiutare Cesare alla Pissy, una forza della natura sotto tutti gli aspetti, sia come speleo che come narratore. Anche gli altri veneti non sono da meno, esagerati anche loro, eccheccavolo!!! Meno male che nel nostro gruppo non c’è tutta st’esagerazione, più che altro si esagera a bivaccare ad oltranza, si sa che i romani magnano e come lezione del corso speleo hanno, per l'appunto, “alimentazione in grotta” tenuta, ovviamente, dal dietista per eccellenza, Nozzolone.
Però, questa terra, mia è, posso esimermi dal timbrare il cartellino? Giammai! Domani si va al buso della Rana, si capisce, sono ben orgogliosa di farla conoscere a Paolo, Federica, Angelo e Nerone.
Il Nozzolone, stavolta, resta fuori a far da guardia alle macchine, tanto la conosce bene e poi sa che andiamo come treni e non vuol intralciare. Così tento anche di andare pianino, per illustrare la grotta, ma quando vedo che tentennano, faccio presente che siamo quasi arrivati alla fine del ramo principale, ma lo dico troppo presto così al salone della slavina, invece di proseguire, eccoli estrarre una montagna di viveri, manco fossero in fondo a malga fossetta.
Nerone poi, s’è portato un barattolo con ogni bendiddio compresi pedalini di lana, candela e sigari; Angelo, per non essere da meno nel perditempamento esasperante, eccolo estrarre la digitale, mihhhh!!!!!!!! sti romani!!!!!!!! Aspetto pazientemente la fine del bivaccamento e li trascino alla fine del ramo, che poi ci resta da visitare quello Trevisiol. Angelo al solito esagera con le foto tanto che lo lasciamo lì a fare autoscatti al gruppo, mentre stiamo già per andarcene di corsa “Mg le foto sono venute mosse” so io perché…. Al Trevisiol incontriamo un altro gruppo misto e li indirizziamo al ramo principale, purchè non intralcino il nostro procedere che alle tre dobbiamo stare fuori. Non arriviamo in fondo, stavolta, un bella idea su come è fatta la Rana se la sono fatta e inizio ad uscire come un neutrino nel famoso tunnel. Unica deviazione, il ramo destro dell’ingresso, tanto per...”Ciao Nozzolò, puntuali al minuto-secondo! sono le tre”. Il Nozzolone ci racconta di aver incontrati tizi che alla Rana ci vogliono andare con la muta…CON LA MUTA!!!!!!!!!!! Ma se ci siamo bagnati si e no le ginocchia..boh? uno che alla Rana ci va con la muta si vince sicuro una bella sega…la sega mutante, che alla rana con la muta diventa siccome rospo bollito.
Il resto del raduno? Il Nozzolone che è venuto tutte le sere allo speleobar, nonostante il frastuono…..il Ponte di Veja fatto con le mie nipotine....le proiezioni 3 D viste tre volte perché hanno fatto innamorare Sibilla..…e….. grazie Veneti!!!!!!!!!!!
Alla prossima! Mg 29-31.10.2011

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