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LA GUERRA PER LA SEGA!!!! Primo scontro al Mero Grande (Allenamento)

Antefatto: venerdì decidiamo di fare l’ennesima grotta-tubo, per non pressare il costolarotto Nozzolone e per fare allenamento psico-fisico: il Mero Grande. Sabato riunione della FSL, alla quale partecipano i delegati dei delegati: Mg e consorte. Lì viene consegnato il fatidico, fantomatico bene - uscito n.4 del Notiziario GSG e viene apprezzata la copertina grafica del nostro invidiato grafico: il sabaudo ideatore-costruttore della sega d’oro, Max. Lì però la segreta Mg, rinomata per la sua discrezione, non aveva per niente fiatato sulla destinazione domenicale, s’era limitata a dire la sua sui vari scazzi, possibilmente rendendoli vieppiù inestricabili, per poterci sguazzare meglio. Forse però, per via telepatica, s’era sparsa la voce di questo ambito premio, disputato accanitamente tra i soci del GSG: la sega d’oro, di incomparabile sabauda fattura, da disputarsi, stavolta, al Mero.

L’epica impresa: Ci troviamo al cavallino: Mg ed il Nozzolone, i sabaudi Max e Sabrina, nonché il nerbo del futuro: Enrico e Federica. Difficilissimo assegnare la sega, si è svolto tutto senza alcun intoppo: armo, disarmo, discesa e salita, con cronometro alla mano, tutti hanno dato il meglio di sé, senza paure od intralci, mao e ded hanno dimostrato di stare alla pari (19 minuti contro 18), nà roba da non credere quanto siamo stati bravi. Enrico ha superato se stesso nell’infilarsi pure nell’impossibile, creando teorie sulle falde acquifere svuotate, insomma, la sega stavolta non poteva essere data che agli assenti: ai turchi. Invece la sega è stata assegnata eccome!!!!
Andiamo per gradi. Arrivati al Mero Grande, vediamo che, al Mero Piccolo, uno sparuto gruppo di gitanti (così sembravano a prima vista) stava cincischiando con certe cordine nautiche, roba da non attaccarci manco la sacca della merenda, insalutati ospiti, andiamo alla nostra postazione. Dopo un po’ sentiamo piombare sassi, ohimeè dal Mero Piccolo direttamente al Grande. Cribbio, la questione diventa seria. Mandiamo in avanscoperta il Nozzolone, noto diplomatico, personaggio adeguato alla bisogna per età e stazza. Lì, dopo aver adocchiata una pollastra del gruppo, tra gli strepiti della consorte, il Nozzolone scopre che i gitanti in realtà sono nientepocodimenoche: GLI SPELEOLOGI ROMANI!!!! (in realtà abbiamo in seguito appurato che c’era un misto di speleologi romani e gente senza definizione alcuna).
Allora il Nozzolone, rivestitosi d’autorità, sfoggia (anche ad uso della pollastra) doti da vigile: entri la prima squadra, STOP, entri la seconda, STOP, avanti la prima, e via di seguito tra i due Meri. La squadra del Mero Grande però: riscontrato che nel Mero Piccolo per mettere uno spit c’hanno impiegato due discese e due salite del Mero Grande ( e chissà se alla fine l’hanno messo), che oltre tutto non sono scesi, ma si sono limitati a far gran strepito, che con aria di sufficienza hanno spiegato che LORO (SR o forse i misti) nelle corde ci salgono in due (perché sono statiche…..)e noi invece (GSG) ci aspettavamo per salire uno alla volta (chissà con le dinamiche come si fa?): hanno deliberato all’unanimità di cedere la sega d’oro agli SPELEOLOGI ROMANI!!!! (visto che i misti non sono rintracciabili) i quali, con vari magheggi, hanno fatto di tutto e di più per vincerla, vincendola alla grande….chissà chi dovremo mettere in campo per riprendercela….
ALLA PROSSIMA TENZONE: estote parati.
Alla prossima!! Mg 23.3.2003

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