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Ouso della Civetta

Antefatto: Scappati a gambe levate dal caos natalizio ci troviamo con Angelo a Santa Serena laddove c’è Rocco, il nostro datore di lavoro, venuto appositamente per farci gli auguri e regalarci un bel po’ di viveri energizzanti per le nostre future esplorazioni. Che ha ben capito che siamo piuttosto scausi.

L'epica impresa: Ringraziato Rocco, c’incamminiamo zoppiconi con gli zaini pesanti alla volta dell’Ouso di Passo Pratiglio. L’ouso della civetta sta nei pressi. Zoppicanti? Sergio per l’anca, io per colpa del passo-samba di zumba, Angelo non so, magari non zoppicava ma si è adeguato. A dire il vero loro andavano veloci e io lenta infame. Fatto sta che 3 camminatori-merenderos, scappanti alla folla pure loro, ci hanno sorpassato ghignanti..ridi ridi portali tu sti zani al posto del cestino della merenda. Restare indietro però mi permette di trovare una fessura da dove esce un bel po’ di aria fredda. “Pendi il punto” strilla Sergio. Ci pensa lo smarthone a farlo, basta far la foto, tecnologia salvifica. Arrivati all’ouso della civetta, scoperto da Angelo, scendo per verificare di quale abisso si tratti. Non serve manco frazionare, dopo 5,5 metri sono sul fondo a scavare qualche sasso, hai visto mai. Il pozzo, a onor del vero, è molto lavorato, merlettato che la tuta ringrazia, per cui, vista l’inutilità dello scavo, salgo cercando di non toccare le pareti, praticamente arrampico. Stavolta scende Angelo, gli passo il materiale così prova anche l’ebbrezza del MAO,e anche lui cerca di scavare hai visto mai. Mai, infatti, come al solito, mai ‘na gioia. Passiamo allora alla fessura che soffia aria fredda (e non calda come dovrebbe). Qua Angelo si gasa sentendo proprio aria di grotta e decreta che sicuramente è un meno mille, basta solo levare quei 4 metri di roccia per allargare la fessura. Materiale ce l’avremmo anche, ma Sergio ci smorza come una doccia ghiacciata d’inverno. “Non se ne parla, troppo lavoro e poi sta a due passi dall’Ouso di Passo Pratiglio, ci finisce dentro”. Si, ma a che profondità? Che una traversata Ouso di Passo Pratiglio e fessura ci sta una favola. Allora non ci resta che cercare con Rocco la voragine con aria fortissima laddove il sasso casca e non si sente la fine. Roba per noi, sicuramente. Però con Angelo, grotta o non grotta, ci divertiamo sempre un sacco, tra l’altro l’abbiamo distolto dalle sue forsennate nuotate per riportarlo all’ovile di una insana e per niente proficua speleologia.
Buon Natale..domani che un’altra grotta ci aspetta…
Alla prossima! 24.12 2022

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