va alla pagina successiva
torna alla pagina precedente
torna all'indice

I pozzi sono spesso di piccole dimensioni e a fondo cieco. Il maggiore tra questi è il Pozzo Cappellano che raggiunge i 50 m di profondità; gli altri, e cioè il Pozzo delle Piae, il Pozzo della Roccaccia, il Pozzo sopra la Grotta delle Capre e del Badalocco, presentano dimensioni minori e raggiungono una profondità variabile dai 10 ai 25 m.
Tutti questi pozzi si aprono tra i 200 e i 300 m di quota in corrispondenza del versante meridionale della Roccaccia e presentano strette affinità morfologiche. Tutti sono impostati su una o più litoclaslasi e presentano una caratteristica forma tubolare leggermente scampanata verso il basso e pareti incise da numerose scannellature verticali separate da lame più o meno tozze, il cono detritico è sempre assente, la base è caratteristicamente pianeggiante o leggermente inclinata e presenta sempre un breve cunicolo discendente ed impercorribile. Questi caratteri morfologici sono quelli tipici dei pozzi inghiottitoio. I pozzi della Roccaccia non presentano tuttavia alcuna forma di scorrimento idrico attuale che non sia legata ad una semplice azione di stillicidio. Si tratta perciò di paleoinghiottitoi e cioè di forme carsiche fossili ereditate da una preesistente situazione idrografica. La Buca della Moretta e il Bucaione, che sono periodicamente allagati e in fase di attiva evoluzione, possono essere considerati come equivalenti attuali dei paleoinghiottitoi della Roccaccia e la stessa situazione paleoidrografica della Roccaccia può essere rapportata quella oggi esistente nella zona del Bivio della Cerasa. L'origine dei suddetti paleoinghiottitoi può essere infatti messa in relazione con la progressiva distribuzione della copertura impermeabile o scarsamente permeabile della Scaglia Cinerea e con la conseguente scomparsa della rete idrografica superficiale in seguito a cattura per canalizzazione sotterranea carsica. Per quanto si è detto, i pozzi paleoinghiottitoi e le grotte della Roccaccia rappresentano due episodi carsici indipendenti e diversi che non possono essere correlati. Questa tesi è confermata dall’ assenza dl tracce di paleorisorgenza in corrispondenza delle varie grotte.
Le formazioni del gruppo del!a Scaglia possono essere ricoperte direttamente (in discordanza) da depositi continentali fluviolacustri e travertinosi. I banchi di travertino costituiscono generalmente delle placche di non grandi dimensioni distribuite in corrispondenza o di antiche superfici terrazzate o in posizione pedemontana.
L'origine di questi depositi è generalmente riferita all'attività di paleosorgenti minerali o termominerali operanti ai margini dei principali bacini fluvio-lacustri quaternari (LOTTI 1926, BONI e COLACICCHI 1966). Nella zona della Gola del Forello i due principali affioramenti travertinosi sono situati una quota di 450-550 m ca presso i paesi dl Civitella del Lago (a S del Tevere) e di Titignano (a N). Un terzo banco di travertino, di più modeste dimensioni, è presente nella zona della Piana dove occupa l'intera superficie di un terrazzo fluviale scavato dal Tevere nella Scaglia Rosata. Quest'ultimo banco ha una forma allungata approssimativamente da N a S e si estende tra la q. 200 m ca. e la q. 275 m ca. in corrispondenza del fianco orientale della Roccaccia quasi all'imbocco della Gola del Forello.
Gli affioramenti di travertino nonostante le ridotte dimensioni presentano frequentemente una caratteristica morfologia carsica che, sia pur in miniatura, ricorda quella dei grandi tavolati calcarei dai quali si differenzia soprattutto per l'esiguità delle dimensioni. La mancanza di idrografia superficiale è completa; grotticelle e pozzetti sono frequenti; doline di grandi dimensioni, come quelle situate nel travertino di Titignano a q. 492 e 482, e veri inghiottitoi non sono invece estremamente diffusi, ma piccole depressioni doliniformi e fessure assorbenti sono tutt'altro che insolite; piccole forre, caratteristiche scarpate e piccole sorgenti di contatto fanno ugualmente parte di questo particolare tipo di micropaesaggio carsico le cui massime manifestazioni sotterranee sono costituite da sistemi ipogei relativamente complessi come appunto i Pozzi della piana e come la nota Grotta dell'Orso presso Sarteano o le Grotte di Marmore presso Temi (MATTIOLI 1964).
I Pozzi della Piana si aprono e si sviluppano nella parte superiore del descritto banco di travertino della Roccaccia (fig. 1) e ne raggiungono il substrato- solo in due punti nelle parti terminali (occidentali) della Galleria dei Vortici e della Galleria della Grande Colonna. La parte terminale della Galleria della Grande Colonna si sviluppa in una breccia calcarea ben cementata disposta alla base e al fianco delle bancate di travertino; questa breccia è costituita da elementi calcarei a spigoli vivi provenienti dalla formazione della Scaglia Rosata e fu tettonizzata insieme al travertino. La parte terminale della Galleria dei Vortici (e cioè la parte occidentale della Sala dei Vortici e il Pozzo Interno N. 1) è scavata in calcare micritico rosa appartenente alla formazione della Scaglia Rosata; il contatto travertino Scaglia non è visibile in quanto coperto da concrezioni. Gli estremi limiti occidentali di tutte le gallerie E-W risultano inoltre chiaramente situati lungo una linea ideale con andamento N-S (v. Planimetria). Questa linea ideale dovrebbe più o meno coincidere, per quanto si è visto nelle gallerie dei Vortici e della Grande Colonna, con il limite travertino Scaglia. Questo significa che la speleogenesi fu strettamente dipendente dalle caratteristiche litologiche e dai coefficienti di permeabilità delle due formazioni e che la Scaglia si comportò come una specie di livello di base agli effetti dell'erosione sotterranea carsica operante nella placca travertinosa della Roccaccia.
Questo speciale comportamento della Scaglia che pur essendo sede di numerosi fenomeni carsici potè funzionare localmente come livello di base va ricercato soprattutto nelle diverse caratteristiche di permeabilità esistenti tra questo gruppo di formazioni ed il travertino.

..continua....

va alla pagina successiva
torna alla pagina precedente
torna all'indice