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Sarà seghini ??? (Grava dei Serini - Sarà Serini)

Si fanno due squadre: 1) da Serini 2) da Sara'Serini
Squadra 1) I sabaudi (max e sabrina), Angelo, Marco SH. e due osservatori esterni ASR86: Il sottoscritto (F.N.) e Federica Antonucci (donna di punta della speleologia laziale)
Squadra 2) (su supposizione perche' non ci siamo ricongiunti) Paolo, Manuela, Enrico, Federica, Rambo?
Squadra1) Si parte alle 6:30 da Grottaferrata (punti sega ad Angelo e ai Sabaudi che nonostante sapessero che Squadra2 partiva alle 11 ci ha fatto svegliare alle 5:40)
Si entra in grotta alle 11 (punti agnello a tutti perche' non e' possibile metterci 4 ore per entrare in grotta)
Durante la progressione Marco Shutz. sembra afflitto da un appesantimento post-natalizio, e si fa rotolare un bustone contenente "il cambio" nell' acqua, il bustone zuppo assume un peso enorme e ci ritroviamo a trasportarlo con fatica per tutta la grotta.... la cosa fa acquistare diversi punti sega allo Shutzamanno
Si giunge sul loco e con Federica ci mettiamo in disparte a far lavorare chi di diritto.
Dopo ore di attesa e dopo una bella braciolata ipogea, fede ed io decidiamo di entrare in azione, saliamo il pozzetto, entriamo nella finestrella, facciamo il cunicoletto e ci troviamo di fronte ad un'accampamento cyber-beduino; tutti stavano sotto il loro poncho rosso a menarsi la fava invece di lavorare (punti sega a tutti tranne (ovvio) ai soci ASR).
Le batterie fornite dal nozzolone si sono scaricate: 3 batterie = 3 fori Guardo le batterie e scopro che sono le stesse che usavo quando ero minorenne (punti sega al nozzolone che ci ha fornito batterie-rottame)
Fortunatamente avevo portato una batteria nuova fiammante per il faretto della telecamera, e con quella e con i residui delle altre riesco a compensare altrimenti.
Con Paolo ed Enrico (di squadra 2) si lavorava proficuamente su entrambi i fronti a poche spanne di distanza ma purtroppo, squadra 1 viene ammutinata da Federica Antonucci e con la scusa del freddo siamo costretti ad una vile ritirata.
Punti agnello a Federica e ai suoi seguaci!!!!
Si esce verso le 2 di notte con le pive nel sacco.
Successivamente veniamo a sapere che anche squadra2 ha infine rinunciato alla lotta, vabbe' sara' per un'altra volta.... e io che avevo pure portato lo spumante....
Francesco Nozzoli 29.12.2003

Relazione Squadra 2:

Antefatto: "a regà, il 27 si va afare la congiunzione ad oltranza", così aveva proferito Paolo, tal Dalmiglio, in occasione della cerimonia di consegna del premio 'La sega d'oro'. Ovviamente una decisione presa in cotal contesto non poteva che portare male.

L'epica impresa:
Ci si vede venerdì in sede dove Paolo decreta "si va domani, con comodo, partiamo alle 8.30..." (perplessità di Enrico)"... aproposito (rivolto al neoiscritto MarcoV) vieni pure tu..." (ancora perplessità di Enrico) ".. ma si tanto: alle 12.00 entriamo, 2 ore e siamo in fondo, abbiamo 5 ore di lavoro pieno, insomma alle 24.00 siamo fuori dall'ingresso medio..." (Enrico sempre più perplesso).
'Ma chi siamo?' chiede Enrico,"siamo Paolo, Manuela, Federica, MarcoV, Enrico, Ernesto e anche il Nozzolino"... (Enrico si riprende un po') L'indomani ci si vede al Cavallino con i seguenti cambi di formazione:
il Nozzolino decide di partire ad ora decorosa e di accompagnare, quindi, i sabaudi ed il povero Angelo (e forse è andata meglio così visto il supporto che ha dato 'dall'altraparte')
Ernesto chiama verso le 8.30 dicendo che non se la sentiva di venire perchè sentiva un po' di fastidio alla gola.
In compenso si presentava, a dar manforte, Rambo.
Enrico entrava in modalità perplessa.
Si parte, verso le 9 dal Cavallino alla volta di Esperia, dove, con tutta calma, si provvede alle spese di fine settimana.
Verso le 11.30 si decide di attaccare la china con Enrico che rompe i coglioni tutto il tempo mettendo in voce le perplessità di cui sopra e creandone delle nuove estemporanee miste a citazioni badiniane, peraltro decisamente disprezzate. Alle 13.00 siamo dentro.
Quando Enrico giunge, primo ma impotente (non avendo gli attrezzi), sul luogo del 'trapasso' trova ad attenderlo un solerte strapanare ed un altrettanto solerte 'vaffanculo' da parte di Max.
Le ore seguenti passano lente e, mentre Paolo ed Enrico si alternano nel valzer dello scavo, gli altri si sistemano per il bivacco:
MarcoV e Rambo chiocciano inesorabili per alienare il freddo, Manuela si ricopre di pile e assume il dinamismo proprio delle concrezioni del luogo, unico segno vitale i semi-grugniti emessi quando qualcuno le scagliava un sasso in testa nell'arduo tentativo di scavalcarla per accedere alla saletta sovrastante, Federica passava dal bivacchismo (che non è l'arte di colei che è due volte vacca) all'assistenza dei due poveri malcapitati (MarcoV e Rambo).
Dall'altra parte la scena era dominata dal duo Max-Francesco, con un unica pessimistica comparsa di Angelo che diceva ad Enrico, per tutto incoraggiamento"ma che siete impazziti, qui non se passa".
Nonostante tale terribile ammonizione, i quattro non si danno per vinti e, sia da una parte che dall'altra si avanza inesorabilmente fino a che parti anatomiche dei rispettivi gruppi appaiono visibili attraverso i buchi comparsi sull'imenico spessore separatore.
Finchè il gruppo Nozzo-Sabau-Gagliardo non termina le batterie e comincia ad avvertire i morsi del freddo; ascoltiamo, attraverso la roccia, il contrattare del fiducioso e bramoso Francesco che cercava di strappare ai compagni un'altra oretta di smazzettate fino ad offrirsi di passare con noi o tornare in solitaria.
E così, mentre dall'altra parte si sentiva il susseguirsi delle 'libera' Francesco, rimasto nella retrovia, si rendeva conto della evidente impossibilità di passare con i mezzi a disposizione e decideva per la ritirata.
I saràseriniani, intanto, cominciavano ad accusare stanchezza e sonno ma, stoicamente, decidevano di terminare la batteria allargando di parecchio la merdosissima area di lavoro.
Il ritorno è un calvario, Rambo quasi vomita per la stanchezza, MarcoV in stato di semiveglia, alle 3.00 i primi sono fuori.
Sulla china si consuma l'ultimo dramma; niente stelle, niente luna, nevischi, punti di riferimenti azzerati, Paolo, piuttosto infreddolito, si getta, seguito da Manuela, verso la macchina, gli altri quattro, invece, cominciano a deambulare, più o meno compatti, comatosi, giù per la montagna lungo il percorso definito 'il meno faticoso' perdendosi ripetutamente e salvati, dopo un'ora e mezza di marcia dall'ingresso medio, solo dal buon vecchio canalone della risorgenza dei Serini.
Alle 5 e 30 sono TUTTI in macchina a schiacciare un pisolino e a sognare l'ambita, sofferta e meritata(aggiungo io) traversata.
Le ben meritate seghe:
Ernesto: prende la sega di 'malaticcio per futili motivi e dolo esplorazionistico'
Paolo e Manuela: la sega per 'logistica meridionale e spiccatamente partenopea'
A presto, Enrico.
P.S.: a discrezione della 'segreteria seghe': la sega del Dalmiglio puotrebbe essere annulata per comprovato eroismo escavatorio.

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