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La sega contesa (Esplorazioni Obbuco)

Antefatto: il GSG è notorio per le scoperte eclatanti nelle grotte più ovvie…ma altri rosicano e manifestano il proprio disappunto in mille modi più o meno velati. Così, con cartelloni pubblicitari e false cordialità, fanno sapere che la scoperta non è del GSG, ma loro, che nel paleolitico inferiore c’erano stati, ma non hanno proseguito, orrore, la grotta poteva sporcarsi. Il GSG tenta una improbabile conciliazione, invitando i paleoscopritori nelle proprie uscite. Come ben servito, invece, qualcuno, dopo aver usufruito di un rapido riassunto di corso speleo GSG, fa sapere che nella grotta bisogna andarci solo per lavorare, giammai per portare altri a vederla, sennò si sporca, infatti il fango, ora, non è più liscio, ma pieno di inestetiche pedate.

L’epica impresa: : La grotta è l’obbuco (lo credevate?), ed i partecipanti del GSG sono: i Sabaudi, il presidente, i Nozzoli, Chak ed Isabela, tutti (più o meno…..come si vedrà) sono andati per LAVORARCI, ossia per disarmare il salone. Grande fu lo stupore nel vedere che gli altri stanno già lì e sono andati per VISITARLA!!!! Tengono a precisare che visiteranno solo la parte attiva, ma tosto, nel corso della giornata, i fatti li smentiscono. Allora è chiaro l’intento, anche loro, dopo l’ASR, tentano di togliere la sega d’oro dalle mani certe di chi la detiene per default, Chak e signora, venuti apposta per confermare la loro posizione, già contesa dalla coppia Angelo-Mg.
Naturalmente, Chak e signora, fanno di tutto per raccogliere punti su punti: ci mettono ere geologiche a svestirsi-vestirsi, cambiarsi, ricambiarsi fuori e dentro, hanno le lampade con lucedamorto, e poi l’arma vincente: la mise di Chak sfoggiata sul salone, per far vedere la sua classe, e far risaltare l’eterna abbronzatura: completo da vela, rigorosamente senza calzini, scarpette bianche e calzoncini in tinta. Max, che non riconosce la classe quando la vede, lo bolla come un “ningia”, ciò nonostante Chak non demorde, e saltella sulle scarpedavela aspettando il plauso di 4 zotici, andati là per lavorare. Vani sono stati i maldestri tentativi del presidente ed Mg di far punti, ignari di dover togliere un certo nodo da una certa corda, loro lì ci sono andati a far gli scherpa, quello era il loro compito e quello hanno fatto, non un nodo di più, non un nodo di meno.
Fatto questo, i due escono in men che non si dica, pregustando il dolce far niente davanti al fresco ingresso. Questo si credeva Mg, ma il presidente, dopo averle lasciato il minimo tempo per i lavaggi, la trascina a bere birra sotto un caldo infernale, in un bar altrettanto infernale, incurante delle sue lamentele, e lei, per zittirlo e farlo stare calmo, gli propina l’elenco del telefono di Ceprano, riesuma un’ “archeologia viva”, lo spinge a cercare schegge paleolitiche, per ingannare l’attesa infinita dei disarmanti disarmatori. Finalmente escono, Max e le due donne, che per la gioia dei burini là convenuti, ingaggiano un pluri spogliarello con seni svettanti e piselli cascanti, tanto può il freddo, lasciando tutti di stucco, abituati all’informità di tute e mute.
Alla fine escono anche Nozzolone e Chak e, dopo altrettanto tempo incommensurabile, aspettando i rivestimenti di Chak e signora, finalmente si torna. A chi la sega d’oro? Beh, è ovvio che va all’altro gruppo, ma visto che noi non la molliamo, è sicuro che aspetta a chi ce l’ha per default: Chak!!!!!
Alla prossima!! Mg 15.6.2003

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