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Sega pulente (Pulizia Obbaco di Falvaterra)

Antefatto: Cosa c’è di più sporco nelle grotte? Il carburo esausto? Cicche di sigarette sparse? Residui di cibarie? Cartacce? Defecazioni? No, la cosa più sporca delle grotte è il fango, se ami la natura la devi pulire: puliamo le grotte dal fango!!! È il nuovo motto.

L’epica impresa: Non sto neanche a raccontare com’è nata la questione, come la goccia che scava la grotta, così C. tempesta il tenero cuore di Mg con pressanti richieste: “avete sporcato l’Obaco (per il restante mondo: Obbuco), con tutto quel fangaccio, andiamo a pulirlo”. Il resto del GSG fa pippa, il resto del gruppo di C. da pure pippa, a pulire la medusa (già salici piangenti) dal fango vanno, armati di scopettone, Mg, Nozzolone e C. Inutili i tentativi di sviare il progetto di pulizia su altri residui giacenti in grotta, che so, copertoni, pezzi di lavatrici, bottiglie di ogni tipo, residui bellici gioia dei recuperanti, no, è lui, il fango, il colpevole di rovinare l’estetica del ramo della luna, non del ramo, per la verità, tenuto conto che i due terzi dello stesso è fango allo stato semi liquido, ma l’inizio del ramo, quella candida medusa, già salice piangente, laddove una striscia, vi giuro, una striscia sola in tutta la colata, di residuo fangoso rovina irrimediabilmente non solo l’estetica della grotta, ma anche i rapporti tra due gruppi spelei, già felicemente confederati. Si va, quindi, i Nozzoli con la muta e C. senza, speranzoso di trovare il canotto, opportunamente ma maldestramente nascosto. Non lo trova, motivo in più per riattaccare il disco “bisogna chiudere la grotta” che suonerà continuamente lungo tutto il percorso. C. va a casa a prenderne un altro e i Nozzoli si godono il silenzio della grotta, tutti felici di immergersi nell’acqua smeraldina dei laghetti. Arrivano tosto alla medusa, ex salici ecc., ma l’acqua nel frattempo è scomparsa, peggio del canotto, proseguono ma l’acqua non compare, c’è solo in fondo al lago-lungo, ma più che acqua sembra melma, Mg non ci pensa nemmeno ad avvicinarsi, ancora reduce dalle sabbie mobili, ed è comunque troppo lontana per portarla alla medusa. I due ritornano incontrando C. canottato e lo mettono al corrente dell’impossibilità di pulire “sorry, noi il tentativo l’abbiamo fatto, più che sputarci sopra altro non possiamo fare”. Mentre C. si fa un giretto col canotto, i due vanno a verificare un cospicuo arrivo d’acqua, sperando improbabili rami attivi, Mg risale per un fossile, infangandosi come non mai ma si sbriga a lavarsi prima dell’arrivo di C., sia mai che l’accusi di aver infangato qualche altra parte!!! Per stavolta la grotta rimane sporca… A chi la sega d’oro? A C., che vuol chiudere la grotta, con la scusa del fango…..
Alla prossima!!! Mg 21.9.2003

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