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Sega sciante (Corso di Sci escursionismo)

Antefatto: Arieccoci al corso, stavolta le defezioni fioccano da tutte le parti, tra gli istruttori mancano Federico e Alberto, ammalati; tra gli allievi, una moria; manca anche l’aggregato Nozzolone, ma come si fa? per fortuna appare, in sostituzione degli istruttori, Dario, bel tenebroso con gambe da oplita, miiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

Arriviamo in ordine sparso all’arrivo della funivia, in quel di Campo imperatore, e subito veniamo suddivisi dal Cipo, siccome internati di Auschwitz. Mg viene immediatamente allontanata dal nucleo speleo, rappresentato da Michele e Katiuscia ed assegnata, non già a zampedaoplita, come avrebbe sperato, ma alla “splendida” ed altre due femmine, cioè in una stanza con 4 femmine, ma come si fa! miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Di questo, per inciso, si sono lamentati tutti, aver diviso maschi da femmine, un grave errore, e poi a Claudio, che voleva organizzare un “Nozzolone party” notturno, in onore del grosso assente, sono capitati, all’interno del loculo 4, niente di meno che: “gorgonzola zid”, ossia quello che invece di mangiare con tutti, ha spalmato il giaciglio di Claudio con briciole e gorgonzola; nonché “affari e finanze” , diventato nel corso della notte “rombo di tuono”, ossia uno che, visti i compagni di stanza, sdegnosamente l’ha ignorati aprendo nel contempo “il sole 24 ore” “milano e finanze” “tutte le azioni minuto per minuto”, ma nel corso della notte ha russato come orso speleo con rombo di tuono; infine l’ amichetto del cuore, Raffaele, il quale, assieme a Claudio, è stato tacciato di appartenere ad un fantomatico “gay club”.
Va beh…usciamo, tecniche di discesa, così ci buttano giù per le piste circondati da sciatori classici e skatbordisti. Le squadre non sono il massimo dell’omogeneità, Mg che sperava nel “zampedaolpita”, si vede assegnata a Cipo, e con lei c’è Claudio, tutto incazzato contro “gorgonzola kid” che gli aveva impuzzonito la stanza, nonché quest’ultimo, bardato di casco attutisci rumori, ed infine, Barbara-ama-finlandia, Rita, Raffaele ed il torinese. Inizia la discesa, Mg e Claudio vanno spediti mentre, sia a causa del casco, sia per terrore primigenio, non c’è verso di far scendere “gorgonzola kid”, niente di niente, impiantato come paletto nel bel mezzo della pista con tutti gli skatbordisti a sfiorarlo come saette. Morale? giornata nera per Claudio ed Mg, entrambi con le gambe in preda a frenesia sciatoria. Comunque, il tempo non era dei migliori, si sciava col metodo braille. Per fortuna alla fine il Cipo, incurante dei pericoli di valanghe paventati dal CNSAS, porta Claudio, Mg e Raffaele a fare fuori pista nei montarozzi.
La serata è passata tra: visione di filmetti edificanti sulla vita e opere dei corsisti nel corso del corso, dove, inutilmente, Laura, da brava maestrina, tentava di rappresentare gli errori commessi, macchè tutti a rotolarsi dalle risate e acclamare “Anastasia “ miss fondo, vista l’anda da mannequine, imperturbabile come un’indossatrice; cena lunga come un pranzo di nozze; visita notturna alle due giaccili cupole osservatorie, con spiegazioni astrofiche dell’altra Barbara a platea attutita dall’alcool; “damme trezeroquattro” con tre pitali di birra dati al posto della chiave “304”; nessun “Nozzolone party” ma stravaccamento generale ciascuno nei propri loculi.
Mattina: ci dovevamo vedere alle 9, ma alla stanza delle femmine, alle ore 6 in punto, Mg vede la “splendida” armeggiare trousse e profumi, dopo un po’ anche le altre 2 iniziano strani riti e, su tutto, una nuvola di gas inebrianti arrivargli alle nari “ma è presto” “tu non ti prepari” “ma de che!!!! ci dobbiamo vedere alle n-o-v–e, e sono ancora le sette!!!!”. Fuori fischia il vento infuria la bufera, - 15 che si fa? consulto degli istruttori, lezione di ginnastica con Mg che prende il sopravvento e insegna il saluto del sole al posto di Federico, sia mai uscisse….invece arriva proprio il Federico in carne ed ossa ancora tutto malaticcio.
Dopo grandi consultazioni ci buttano fuori senza tanti complimenti ma, per fortuna il vento cala e c’è anche un po’ di sole. Fortuna volle che a Mg tocchi finalmente “zampedaoplita”, ma già l’Arianna gli aveva messo gli occhi vogliosi addosso e, con fare noncurante, si stava informando dei suoi trascorsi. Va beh, però quello ci porta, con immensa gioia di Claudio ed Mg, nella neve fresca, e subito Claudio propone scapicolli. Così ci ritroviamo a fare colli e valli, sempre cascando ad ogni piè sospinto e, soprattutto, a risalire a pedagna 300 metri in stile sparso, diagonale, zampettoni, scale, scalette, e, levato ogni ritegno, a piedi sci in spalla.
La salita stronca la parte pavida del gruppo, così dopo un breve rifocillo, ci troviamo presto fuori con “zampedaoplita” e Cipo come istruttori e Claudio, Mg, Raffaele, Barbara astrofisica, Michele, il torinese, a fare sci fuori pista, entusiasmante su neve fresca , a rotolarsi ad ogni curva. Arriviamo quasi al campo sottostante, e poi, assai a malincuore, ci tocca tornare con le solite tecniche di risalita a pedagna.
E così è finita anche questa tranche di corso, ci resta la gita finale……
Alla prossima!! Mg 27.2.2005

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