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Campofelice - Sebastiani

Antefatto: Un quesito che quasi mai mi pongo, ma stavolta “cosa vorrei davvero per il mio compleanno?” senza riflettere la risposta viene spontanea “la montagna”. Così, quando mi telefona Dino gli chiedo “ti va di venire in montagna domenica?” risposta affermativa e già che ci sono interpello Gianleonardo “dai andiamo al Sebastiani da Campo Felice”…lo sventurato rispose “SI!!”

L’epica impresa: A questo punto è d’uopo spiegare perché ho definito sventurato Gianleonardo, è perché non conosce Dino come lo conosce tutto il popolo speleo. Se hai la fortuna/sventura di intraprendere qualsivoglia discussione, ancorchè neutra, su qualsivoglia argomento, apriti cielo!!! Spacca il capello in 4, come da definizione di Sergio su Dino “dice sempre cose intelligenti ma spacca il capello in 4”. Magari può spaccare anche qualcosaltro se, puta caso, sei in grande disaccordo su questioni speleologiche, allora scatta la belva. Bon, torniamo a bomba. Già in macchina il suo gran parlare mi mette in confusione, tant’è che all’uscita di Valle del Salto mi sembra di aver oltrepassato Tornimparte, peggio mi sento a cercare su google maps la conferma, sotto gli occhi vigili del Dino. Però il neurone sopravvissuto alla tempesta logorroica mi ricorda che devo andare al di là del Velino. Arriviamo all’appuntamento con un quarto d’ora di ritardo ma Gianleonardo non se vuol sapere di salire sulla mia macchina preferendo “Costamaghina” sua che giunge incredibilmente intatta fino alla miniera di bauxite. Da qui in poi dovrei salire fino al Sebastiani con sti due che hanno messo da subito le mani avanti “non sappiamo se ci arriveremo”. Bon, problemi zero tanto dovrò cercare fiori già abbondantemente classificati da Enzo. Però la camminata per me è oltremodo piacevole ascoltando le somme disquisizioni di Dino e le sapienti risposte di Gianleonardo. Ma se gli tocchi la speleologia! Apriti cielo. Di colpo si accascia su una pietra assolata “andate avanti voi che non mi sento” dice Dino. La cosa non mi sconvolge più di tanto, lo conosco come valente speleologo e so che anche a lasciarlo sulla spinosa terra non si lagna, al limite interpella qualche passante con le questioni sue filosofiche. Gianleonardo però se ne fa una colpa “è che gli ho risposto male” “niente affatto, non lo conosci, più rispondi a tono e più si ingrassa a dirtene altrettante, è quello che va cercando, ora è così magro perché non è più Presidente della FSL e non sa con chi discutere accanitamente come il suo solito”. Rientriamo quindi in modalità botanica fino al Sebastiani dove Gianleonardo mi offre da bere, che dovrei farlo io a rigore che è la mia festa, ma, chiesto il caffè al rifugio, scopro che me lo danno gratis a fronte di una busta di mondezza da portare a valle. Ottimo scambio, così faccio anche la figura dell’ecologa. Espletati i riti del rifugio, scendiamo a recuperare Dino che ci sta venendo incontro “come stai?” “bene, si è fermato un escursionista chiedendomi se mi serve aiuto ma gli ho risposto che per chi va in montagna morirci così sarebbe auspicabile”. Ecco. L’avrà lasciato morente. Invece come tutti gli spelei usi a stringere i denti, scende tranquillo nonostante i malanni, avendo come interlocutore Gianleonardo dalle orecchie sanguinanti. Cosa che è successa anche a me, datosi che al casello c’era una fila interminabile sotto una calura disumana. E la mondezza? Dopo gran conciliabolo mi è stato consentito di depositarla al rifugio Alantino visto che pagano fior di quattrini per farla portar via.
E il mio compleanno l’ho speso in ottima compagnia e in uno splendido posto, grazie!!!
Alla prossima! Mg 31.7.2022

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