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Malga Kraun

20.8.2022. Malga Kraun Appuntamento con Sibilla e Diana alle 9 in punto sotto casa loro. La meta è Malga Kraun previa funivia da Mezzocorona e camminata....facile. Con Sibilla, poi, vorremmo andare in cima a Roccapiana. Alle 9 sotto casa non c’è un’anima, le anime stanno di sopra ancora in pieno caos. Diana non ha le chiavi, abbandonate chissadove e Sibilla sbraita con me che tento, con scarso esito, di imporre un minimo di disciplina ad entrambe. Prendo di tutti i titoli come se fosse normale avere una serva che corra appresso al loro caotico disordine, laddove non trovano niente. Finalmente sono pronte, sosta al supermercato per i panini e poi alla funivia. “Eh no” dice subito Sergio “non esiste che pago 20 euro di parcheggio” “poco male” rispondo “prendete i vostri zaini e vado a parcheggiare la macchina in tanta malora gratis”. Trovo uno spazio libero e raggiungo gli altri 3, prendiamo l’erta funivia e bon. La camminata fino alla malga Kraun sarebbe anche piacevole, lunghetta, 1, 40 m, ma dentro al bosco con colpi d’occhio sulla strapiombante valle del Piaget. E allora? Sehh a discutere con Sibilla non ne esce un ragno dal buco e Diana ha il muso come se stesse andando a un funerale. E va beh. Solo una frase di buona ha detto Sibilla “il nonno non ride mai” vero. Dillo a me che ci vivo insieme. Ma urge saggia risposta “però, cara Sibilla, ha altre qualità e poi è stato cresciuto ad essere l’uomo di casa, quello che ha la responsabilità del mondo sulle spalle, il capo scout, figurarsi se può derogare al compito che s’è imposto nella vita”. Entrambe ste nipoti, come credo quasi tutti i ragazzi di adesso, sono le classiche radical chic, si riempiono la bocca di alti proclami e fanno la vita da figlie di Agnelli. Che tanto ci pensa la serva. Sarà l’età, ma noi non eravamo così. C’è sempre troppo poco da ridere a pensarci bene. Finalmente alla malga ci rilassiamo a mangiare ma di andare oltre non se ne parla, troppo tardi, troppo lungo il percorso tra andata e ritorno, la funivia chiude prima. Alzarsi presto? Ma de che!!! Torniamo cercando di trovare punti di incontro tra pompose discussioni. Impresa, come ritrovare la macchina, come dice Diana “arrivare a dove l’hai parcheggiata è tanto la camminata in montagna”. Appena sedute vanno in modalità smartphone, talmente assenti da scordarsi giacchetta e borraccia. E domani? Dormire a oltranza, almeno per loro. Già, dimenticavo, noi siamo i nonni cattivi…del resto non siamo radical chic, piuttosto spartani direi.

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