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Seghe, mezzeseghe, malaticci (Esplorazione Ouso due bocche)

Ah, che bellezza appartenere al G.S.G., composto per lo più da seghe, mezze seghe e malaticci, qualcuno soffrirà alla fine per esaurimento nervoso da mancato raggiungimento dell’obiettivo, ma i più sono contenti di aver portato a casa la pellaccia, ovvero l’aver scampato l’orrido monito: “qui, regà, morimo tutti!!!!!”
Il prode Paolo, che gliela fa, decide un bel giorno di andare a vedere l’affluente in fondo al due bocche: detto fatto, convoca qualche residuo di gruppo rimasto e si decide di andare ad armarlo.
Fortuna volle che il prode sgami un facile by pass che permette di evitare la strettoia bagnata e l’occhio stretto, giungendo, con un bel pozzo, fino alla base della risalita. Il ciccione Sergio ha così modo di dare il suo contributo all’armo dei pozzi. Fatto sta che ci si ritrova, comunque in 3, alla base del 44 con pesanti zaini per armare tutto il resto, dei tre una c’ha la cistite cronica e l’altra deve tornare a casa più subito che presto, Paolo, che aveva perso un bel po’ di tempo ad armare con piantaspit (facendo patire un freddo cane a tutti), si sottomette al volere dei più, si torna.
Il sabato successivo, Paolo, Sergio e Manuela vanno a fare una risalita e sondare qualche ramo, ma senza esito, Maria Grazia sposa senz’altro la dottrina zen del fare niente tutto il giorno e Davide le fa volentieri compagnia.
Fortuna volle che arrivino due tizi dell’ASR 86, Sandro il tesoriere e Laura senza titolo, intenzionati a venire al due bocche. Il giorno dopo arrivano i rinforzi: Mauro e Laura, Sergio e Milena, nonché Michela.
Sandro il tesoriere, già pronto ed arzillo di prima mattina, si fionda dentro, seguito da Paolo, Manuela, Laura ASR e Davide. Ci sono già le prime defaillance: Sergio il ciccione ha problemi con le lenti a contatto, decide di restare fuori, Sergio piercing, con la scusa di aver sbevazzato la sera prima, non vuole entrare, Michela comincia a dar segni di cedimento strutturale delle viscere. Dopo un po’ entrano anche Maria Grazia e Milena, ma trovano Michela che vuol vomitare a destra e manca, così Milena e Michela decidono di uscire. Nel frattempo però entra Mauro che deve insegnare a Laura (GSG) a scendere i pozzi: intasamento totale. Maria Grazia nel frattempo incontra Davide e Laura dell’ASR che stanno uscendo, il primo con la gastrite e la seconda che vuol prendere il sole.
Paolo intanto continua imperterrito ad armare, seguito da Manuela e Sandro e raggiunto da Maria Grazia, alla quale passa uno zaino-incudine che la impianta per terra, cioè a mezz’aria, così che per passare un frazionamento da circo Orfei, ci mette un’era geologica.
Come dio vuole finalmente si arriva al fatidico meandro stretto, ma molto stretto, così Sandro decide senza meno di restare lì, Maria Grazia si sente in dovere di fargli compagnia. Manuela però viene colpita da un improvviso strappo tra collo e spalla, e Paolo nel frattempo si infila anche nel pozzo da 7, con partenza in strettoia spigolosa. A questo punto Maria Grazia ha un residuo di senso di colpa, così decide di seguire Paolo, tanto per non mandarlo solo, ma ci ripensa immediatamente appena si infila nella strettoia del pozzo da 7. Paolo, solo ed abbandonato, rientra mestamente, ad un passo dalla meta, colto da subitaneo esaurimento nervoso, che fa sentire tutti più o meno in colpa, ma non più di tanto, resta il disarmo.
Fortunatamente il disarmo si rileva meno disastroso del previsto, Sergio piercing, forse anche lui in colpa, arriva per incollarsi lo zaino incudine dal fondo del 44, Sergio il ciccione anche lui entra per prenderne un altro, Sandro il tesoriere ne porta due (come si fa a comprarlo dall’ASR 86?).
Morale, Paolo, due sono le cose, o facciamo un’imbarcata a Lourdes o adegui le tue velleità all’anda del gruppo.
Alla prossima! Mg 15.7.2001

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